La luna poteva essere una preziosa alleata dell'uomo se se ne conoscevano i cicli. A tal fine, nella comunità, c'erano sempre uno o più individui attenti alle evoluzioni lunari, a cui far ricorso prima di intraprendere particolari attività. I ritmi di vita venivano, così, regolati dalle lunazioni.
Il viandante programmava il proprio viaggio per la notte in cui la luna piena gli avrebbe illuminato il cammino e fugato le tenebre, predilette dal maligno; mentre il contadino doveva evitare di dissotterrare le patate nel periodo del plenilunio o, comunque, se costretto, doveva immediatamente ricoprire i tuberi in quanto, se esposti al chiarore lunare, pigliavano re luna, ne subivano cioè un influsso negativo che li rendeva verdognoli e non commestibili.
Perché un bambino nascesse dovevano compiersi re nove lune, cioè trascorrere nove lunazioni.
La chioccia veniva messa alla cova tenendo conto che la schiusa delle uova, dopo ventuno giorni, avvenisse in fase di luna crescente, il che propiziava una rapida crescita della chiocciata.
Parimenti, semine e piantagioni andavano effettuate re crescenza, cioè in fase di luna crescente, in quanto ciò favoriva la crescita del raccolto.
E così, re mancanza, cioè in fase di luna calante, bisognava evitare di panificare in quanto la lievitazione ne sarebbe risultata compromessa.
A1 contrario, il maiale doveva essere ammazzato in fase di luna calante poiché il sopraggiungere del plenilunio avrebbe esercitato influssi negativi sulla lavorazione delle carni e sulla preparazione della sugna.
È opportuno rammentare, a questo proposito, che mai il maiale veniva ammazzato nel periodo della Quaresima in quanto, per l'intera durata di essa, per nessuna ragione era consentito consumare carni.