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Quale è oggi la situazione della cultura nella nostra cittadina?
Di quali strumenti essa dispone per ambire ad orientare, a dirigere, a influenzare, a condizionare, lo sviluppo della nostra società, per tanti aspetti caotico e contraddittorio?
Quali succhi può ancora essa trarre dall'eredità del passato e quali sforzi, e in qual senso, deve compiere per aggiornarsi come richiedono i tempi e per mettersi in grado di fissare quei punti di riferimento dei quali sempre più vivo, di giorno in giorno , si avverte il bisogno?
Le generalizzazioni, certo, sono sempre pericolose. Il giudizio di arretratezza e di staticità richiede di essere temperato da alcune eccezioni. Una maggiore ricettività, invece, va ricercata prevalentemente nelle nuove generazioni. E' auspicabile che esse si accostino alle manifestazioni della cultura non solo con la consapevolezza dell'importanza che l'aggiornamento culturale assume nel mondo d'oggi, ma anche ogni giorno di più con la schietta volontà di partecipazione, con la pronta percezione del nesso tra una vita culturale più ricca e un avanza-mento civile. I tentativi di produrre cultura nella nostra cittadina, pur in presenza di un patrimonio artistico ed ambientale di un certo valore e di una tradizione che affonda le sue radici nei secoli, sono sempre falliti sul nascere per la mancanza di adeguate strutture e, soprattutto, per l'assenza di una progettualità organica, in grado di assicurare continuità temporale alle varie iniziative.
La scuola media di Paternopoli ha cercato di invertire quella direzione. Per alcuni anni si è presentata con "Almanacco paternese", un giornalino di modeste pretese, edito soprattutto con lo scopo di far conoscere nomi, vita e opere di alcuni personaggi che hanno fatto la storia della nostra comunità.
Ora si presenta con questo volume, uno spaccato temporale che. rivisitando il nostro passato storico, culturale, economico ed urbanistico e rapportandolo ai tempi presenti, ci consenta di essere gli artefici di un futuro diverso da lasciare a coloro che verranno, testimonianza e messaggio di civiltà e non di degrado. Alla cultura della rassegnazione e della sopravvivenza bisognerà sostituire una cultura della crescita individuale e collettiva, dello sviluppo di tutte le risorse a nostra disposizione e delle iniziative.
Una cultura che trovi il suo fonda-mento nella capacità di decidere e di gestire, di produrre benessere, di valorizzare il patrimonio delle tradizioni ed aprirsi al nuovo. Ogni crescita, implicando un momento di separazione, è dolorosa. ma credo che valga la pena di accettare la sfida del cambiamento. Per accettare tale sfida, occorre essere in grado di scrivere la storia, la nostra storia recente.
Paternopoli - Linguaggio e testimonianze di una antica cultura ha la pretesa di far rimeditare il nostro presente, attraverso i momenti più significativi del passato, e riaffidarlo ad un futuro da condizioni e ruoli di maggiore vivibilità.
L'idea originaria era di una ricerca di termini dialettali paternesi. Essa cominciò a prendere colpo verso la fine dell'anno scolastico 1988/89 e si concretizzò con l'inizio dell'anno scolastico successivo. Fu quello un periodo di intenso lavoro. Una mobilitazione generale che ci consentì la raccolta di oltre tremila termini, ma che non ci lasciava interamente soddisfatti. Perché limitarsi semplicemente ed essenzialmente ad un ‘glossario'?
Altre testimonianze di una civiltà non recente erano alla nostra portata ed andavano pubblicizzate. Perché non aggiungere quanto di più bello la tradizione paternese possa vantare? Mi riferisco ai canti, ai detti popolari, ai proverbi. E molte altre idee ancora, ma poche le risorse, specialmente quelle di carattere finanziario.
Una mano ci, fu data dall'attuale presidente della Cassa Rurale ed Artigiana di Paternopoli che da tempo lamentava la mancanza di un testo che raccogliesse in modo organico scritti su Paternopoli. Gli piacque la nostra idea ed egli, unitamente a tutto il consiglio di amministrazione, offrila disponibilità della Cassa al finanziamento dell'opera. Li ringrazio a nome di tutta la scuola.
E non posso, a questo punto, non ringraziare per la fattiva collaborazione gli alunni, i docenti. il personale amministrativo ed ausiliario. Hanno tutti gareggiato in termini di apporto, di suggerimenti. di disponibilità, di impegno.
I nominativi di alcuni collaboratori specifici appaiono in altra parte di questo volume, ma é doveroso citare in questa sede il nominativo di un amico che ha dato tutto se stesso pur di vedere ultimata l'iniziativa. Ha lavorato più di tutti, con competenza, con abnegazione, con spirito organizzativo e con un pizzico di "cocciutaggine" che gli è caratteriale e che non guasta.
Grazie. Antonio Salerno!
Paternopoli, dicembre 1990. Raffaele Natale - Preside