Dopo il commissariamento della Misericordia, resosi necessario per la irregolarità degli elenchi soci, su cui si erano tenute le elezioni del 26 ottobre, si è proceduto speditamente a redigere il nuovo elenco soci effettivi. Ultimato domenica notte, esso conta 545 soci aventi diritto al voto ed alla candidatura. Tali registri, saranno consultabili presso la Misericordia, in alcuni locali pubblici oppure rivolgendosi ai componenti della commissione elettorale e della commissione verifica poteri. Passati sette giorni, nei quali sarà possibile verificare, a seguito di segnalazione dei confratelli, errori ed omissioni si passerà alla stesura delle liste dei candidati. Ci troviamo quindi di fronte ad una nuova ricostruzione della Misericordia, dopo anni di crisi vocazionali e di credibilità. La causa principale di tale crisi è da ricercare in una opinione pubblica che negli anni ha avuto la sensazione che l'associazione fosse diventata una agenzia di affari, un luogo di potere, uno strumento di privilegio per pochi.
Una totale perdita dello spirito misericordioso che ha trasformato un ente morale quale deve essere la Misericordia in un club privato ad uso e consumo di pochi eletti. Infatti, alcuni confratelli siedono comodamente nel Magistrato fin dal 1993 e non hanno sentito fino ad oggi la necessità di garantire il ricambio generazionale. Anzi, insistono per consolidare le loro posizioni dentro il Magistrato e fanno trapelare la notizia che intendono ricandidarsi nonostante tutto quello che è successo. Noi della commissione elettorale riteniamo che chi ha gestito la Misericordia per due mandati (otto anni) debba fare un passo indietro. La misericordia si può servire anche essendo un semplice confratello, cosi come l'abbiamo servita noi senza mai candidarci. Attaccarsi troppo alla poltrona da la sensazione ai confratelli che questo comportamento sia dettato dall'interesse personale e non dal perseguimento del bene comune e della solidarietà cristiana. Annunciamo perciò a tutti i confratelli che in seno alle commissioni elettorali verrà presentata una proposta di regolamento elettorale che vieta la candidatura a chi è stato nel magistrato per più di due mandati. Questo è anche un modo per favorire il ricambio generazionale e fare largo ai giovani confratelli, vera risorsa della Misericordia. Al Commissario ad acta , Confratello Emilio Capriolo, l'ingrato compito di spiegare ai confratelli che sono stati nel Magistrato ininterrottamente per dodici lunghi anni, pari a tre mandati gestionali, la necessità che essi facciano un passo indietro e tornino ad essere semplici volontari cosi come lo sono stati per tanti anni più di cento confratelli. II perseverare nella volontà di ricandidarsi da parte di chi ha gestito la misericordia per più di due mandati apparirebbe.
Comunicato stampa del confratello Andrea Forgione , componente commissione elettorale della Misericordia di Paternopoli.