Il vero senso della Macenata

La Macenata è nata come strumento di promozione dei prodotti tipici locali ed in particolar modo dell'Olio e del Vino.

Questo perché un gruppo di persone, impegnate sia socialmente che come imprenditori sul nostro territorio, hanno sentito l'esigenza di promuovere i prodotti paternesi.

Niente di eccezionale e di particolarmente nuovo visto che nei paesi limitrofi, partendo da Taurasi, si fa da anni e con un enorme successo.

Eppure a Paternopoli la cosa non funziona!

Paternopoli, uno dei maggiori produttori del Taurasi D.O.C.G. non è stato in grado di creare un evento che calamitasse l'attenzione degli esperti, degli appassionati, dei comuni cittadini.

Sicuramente la nostra manifestazione è stata simpatica e originale, presentandosi come un contenitore di varie evocazioni legate alle antiche tradizioni paternesi.

Quello, però, che non si è riusciti a raggiungere è stato lo scopo della manifestazione: la promozione dei nostri prodotti.

Questo non per colpa nostra ma per il disinteresse da parte dei produttori. Abbiamo contattato tutti i produttori sul territorio e anche al di fuori, ricevendo anche diverse adesioni che poi si risultate false promesse.

Altra nota dolente è stato il convegno: aver portato a Paternopoli persone esperte del settore quale il dott. Perillo e il dott. Vitale e il presidente della Comunità Montana Terminio - Cervialto per parlare del nostro futuro è stato importante, visto che questo tipo di eventi mancano da molto tempo e possono essere un momento di chiarificazione e riflessione per i presenti.

Anche in questo caso pochissimi gli interessati.

La Macenata non è la pigiatura dell'uva da parte del caro amico Gerardo, ma deve dare ai produttori paternesi la possibilità di farsi conoscere, far conoscere i proprio prodotti dando una scossa alla nostra economia.

"Il Risveglio", permettetelo di dirlo, si è prodigata per questo scopo: ha organizzato la manifestazione, l'ha pubblicizzata, la promossa con insistenza presso i comuni vicini, creando quindi una discreta vetrina per chiunque volesse usufruirne.

Invece ci siamo ritrovati a dover giustificare con le persone che ci chiedevano di degustare i vini e gli altri prodotti locali, semplicemente perché non ce n'erano.

Lo chiarisco una volta per tutta: la Macenata non è una sagra, ma una vetrina. Personalmente ho rivolto l'invito ai rappresentanti dell'amministrazione comunale presenti durante la serata, affinché, insieme, si crei un progetto diverso intorno a questa manifestazione per renderla realmente quello che deve essere.

Il cambiamento è necessario perchè la Macenata come quest'anno lascia il tempo che trova e senza di esso diventerà un simpatico ricordo, casomai da rivedere in dvd con gli amici.

 

 

Felice Pescatore, Presidente de "Il Risveglio"

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