Il Volontariato si fa in silenzio

IL VOLONTARIATO SI FA IN SILENZIO SENZA RICEVERE NULLA DI MATERIALE IN CAMBIO

 

Ho letto con stupore e meraviglia l'articolo pubblicato sul giornale a firma Giuseppe Storti il quale sostiene che la commissione elettorale della Misericordia gli voglia impedire di fare volontariato.

Inoltre spara a zero sulla mia persona e sull'altro componente della commissione elettorale il Confratello Giuseppe Rabasca.

Premesso che le modalità che hanno portato alla sua esclusione dalla candidatura del Magistrato non precludono la sua possibilità di fare volontariato, ci appare che la polemica che egli solleva sia semplicemente strumentale e che intenda garantirsi con questa solo effimera visibilità.

Restituiamo dalle pagine del giornale, strumento caro al confratello Storti, un minimo di verità.

Nella riunione della commissione elettorale, composta dal sottoscritto, da Giuseppe Rabasca, da Giuseppe Tecce, Antonio Modano e Presieduta dal Confratello De Prisco Evarista, sono state valutate tutte e venticinque le candidature per la elezione del nuovo Magistrato.

Ne sono state escluse sette a norma dell'art. 31 dello statuto della confraternita.

Nel caso del confratello Storti l'esclusione è avvenuta in quanto l'articolo 31 recita che è fatto divieto assoluto di candidarsi nel Magistrato a chiunque ricopra cariche politiche.

Il sig. Storti si autoproclama Segretario dei Verdi ed è componente del direttivo provinciale e quindi è incompatibile con la carica di Magistrato.

Inoltre il medesimo articolo recita che sono incompatibili alla carica di Magistrato chiunque ricopre altri incarichi in organi di garanzia della confraternita.

Il confratello Storti è componente della commissione verifica statuto, quindi è due volte incompatibile alla carica di Magistrato.

Il sottoscritto, insieme all'amico Rabasca non si sono candidati nel Magistrato per scelta e non per ragioni di incompatibilità.

Lo statuto non dice che chi fa politica è incompatibile con il Magistrato, ma solo chi occupa cariche politiche, tant'è vero che l'attuale Governatore Mario Lo Vuolo è iscritto alla Margherita quale militante ma non è incompatibile.

Affinché la candidatura di Storti fosse legittima il Confratello avrebbe dovuto presentare contestualmente le dimissioni dalla carica di segretario dei verdi e da componente commissione verifica statuto della confraternita.

Le regole sono le regole e si applicano all'uomo di legge, all'intellettuale e all'ignorante.

Se Storti vuole servire il paese lo può fare anche senza avere la sedia sotto il "glutei" come lo fanno altri nostri concittadini ricevendone in cambio solo la frase "che Iddio ve ne renda merito".

In futuro se il Sig. Giuseppe Storti dovesse rifare il mio nome sia sulle pagine del giornale che altrove darò mandato al mio procuratore legale di valutare se ci sono gli estremi per una querela per diffamazione.

 

Confratello Andrea Forgione

Fondatore della Misericordia di Paternopoli

Componente Commissione elettorale di garanzia Confraternita di Misericordia

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