Carnevale: nuova edizione, vecchie polemiche

Sembra quasi un rito, ma ogni anno compaiono uno o più articoli di persone "anonime" che esprimono il proprio parere sul Carnevale... pardon, sugli organizzatori del Carnevale.

La prima di quest'anno è la seguente:

Sono un giovane paternese che ho scritto questo articolo per rendere pubblico il mio malumore, ma comune a molte persone di Paternopoli, su una questione cruciale per il nostro territorio, la questione è il più famoso e più bel Carnevale d’Irpinia. Tutto il mio malumore nasce ormai un anno fa quando, vedendo l’organizzazione da parte della Pro-Loco Paternopoli della 29° ed. del Carnevale, mi iniziarono a nascere seri dubi sulle competenze dei membri di codesta associazione; di certo molti potrebbero controbattermi sul fatto che è solo il secondo anno di organizzazione, ma io vi dico che alcuni atteggiamenti non cambiano nel corso degli anni, e quindi già ora vi dico che se non cambiate modo di fare, il Carnevale morirà e anche nel breve volgere di un paio d’anni! Quest’anno poi si è raggiunto l’apice dell’assurdo quando, a solo poco più di un mese da Carnevale mi fate partire (con disarmante, quasi ridicolo, ritardo) una lotteria legata al Carnevale con in paio un’auto da 8000 euro, io a questo punto vi chiedo come avete intenzione di guadagnare questi 8000 euro nell’arco di un solo mese di vendite? Non potevate farla partire ad esempio nelle vacanze natalizie?!?! E non venitemi a dire che prolungate la lotteria anche dopo Carnevale, perché sapete come si dice: Passato lo Santo, passata la Festa! Un’ altra cosa quasi da commedia tragi-comica è il fatto che sempre questa cosiddetta Pro-Loco, non contenta di ‘sfruttare’ più di un mese di lavoro dei carristi, decide anche che non ci sono fonti e quindi i carristi (molti dei quali giovanissimi e altri con famiglie alle spalle) anticipino i soldi per fare i carri (non meno di 2500 euro) di tasca propria! Per non parlare di un altro tema scottante, la pubblicità, l’anno scorso, dove lavoro io, a non più di 25 km da Paternopoli, il mercoledì prima di Carnevale, alcuni ancora mi chiedevano se si facesse o no, quest’anno la pubblicità del Carnevale di Montemarano, ad esempio, è iniziata sulla nostra radio, ARC, il 17 di gennaio mentre qui ancora si deve vedere l’ombra di un manifesto o sentire l’eco di uno spot radiofonico! Si è arrivati al punto che il nostro Carnevale è bello solo per le sarte che cuciono i vestiti (25 euro a vestito!) e per gli esercizi commerciali, che posso garantirvi guadagnano molto, sono al corrente di un esercizio che nei 4 giorni di Carnevale ha fatturato circa 10000 euro! A questo punto io mi chiedo e vi chiedo come puoi funzionare un Carnevale che nasce da queste (chiaramente poco solide) fondamenta? E’ chiaramente destinato a morire presto, e io da giovane amante del Carnevale, unico motivo di vanto del paese a livello provinciale, ma soprattutto amante di Paternopoli, vi chiedo di cambiare il vostro modo di fare oppure di andarvene se non siete capaci di organizzare questa manifestazione! State uccidendo il Carnevale!

F.to Anonimo

Al di là di tutto, volendo cogliere quanto di buono c’è nell’intervento, si scopre un’attenzione a 360gradi rispetto al nostro Carnevale ma, e questo è il grande problema, una difficoltà di realizzare una strategia per il suo rilancio, nonostante gli sforzi notevoli dei vari enti (non ultimo quello dell’attuale ProLoco) che si sono cimentanti nella sua organizzazione.

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