Il Carnevale paternese: goliardia o sviluppo economico?

Un gruppo di cittadini e imprenditori di Paternopoli  si erano ritrovati, animati da un univoco obiettivo: rilanciare il Carnevale in quanto fatto economico e possibile volano per l'economia paternese.

Nei vari incontri tenutisi,  è stato posto rimarcato  il ruolo ed il lavoro svolto dalla Pro Loco 2000 alla quale  per l'impegno profuso.

I cittadini di cui sopra  avevano ipotizzato di operare alla luce del sole costituendosi giuridicamente, a tal fine avevano sondato la disponibilità dell'Ente Comune notificando la proposta di un protocollo d'intesa.

L'analisi effettuata ha rilevato in primo piano  l'opportunità di coinvolgere chiunque condividesse il fine ed in secondo luogo, ma non meno importante l'investimento per dotare la società del capitale necessario.

Agli amici carristi è stato prospettato, con dovizia di particolari l'intero progetto compreso le somme disponibili per ogni carro e gli importi dei premi in palio.

A coloro che vogliono pescare nel torbido e riempire il proprio cavo orofaringeo diciamo che gli importi comunicati ai carristi erano i seguenti:

importo  base per ogni carro euro 2000 ai quali andavano  aggiunti euro 1000 per il 1° posto, euro 600 per il secondo posto, euro 400 per il terzo posto, mentre per tutti i balletti euro 500.

A chi ha scelto la vecchia strada giungano  i migliori auspici di buon lavoro.

La società ed il suo progetto non viene accantonato, anzi.

Lavorerà per il futuro, per una piena sintonia con i carristi che consenta alla  tradizione carnevalesca la  prosecuzione  ma nello stesso tempo perché la manifestazione  diventi anche sviluppo economico per il paese.

E' per questo che nel progetto veniva e  viene  proposto un patto di sviluppo tra la società e i carristi per riscattare Paternopoli ed assegnarle un ruolo da protagonista nella Regione.

La crisi del carnevale è ormai sotto gli occhi di tutti perché non è più possibile che tale manifestazione venga gestita da semplici associazioni che nascono e muoiono in continuazione; occorre capacità e  volontà di investire.

Riaffidare l'organizzazione  del carnevale alle  associazioni non farà altro che prolungarne l'agonia in attesa solo dell'epilogo di una vicenda trascinatasi penosamente  solo per la protervia di chi ha paura di cambiare.

La società ritiene giunto il momento di "vedere" e vivere  il carnevale in maniera nuova.

La società ha la straordinaria occasione di determinare un rilancio della manifestazione unitamente a i carristi. Progetto credibile e fattibile.

La centralità della società è fondamentale, è trainante  per assicurare la crescita della manifestazione,  garantire sviluppo turistico, occasioni di lavoro  ed eventuale indotto.

Sa di antico pietire offerte  ai gestori delle piccole attività locali senza offrire loro occasione economica alcuna.

Bandite le polemiche, resta la  constatazione condivisa  che questo paese è pronto per compiere un salto di qualità a cominciare dal Carnevale.

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