5° comunitato del sig. Felice D'Amato

5°) Al Presidente e ad Alcuni Membri del Comitato Festa

MARIA SS. DELLA CONSOLAZIONE di PATERNOPOLI

 

Egregio Signor Presidente del Comitato festa Maria SS. della Consolazione, con "quello che hai scritto nel "Vostro manifesto", cioè: ".. a noi risulta che all'epoca l'autore non era ancora nato..." la gente ha capito la stessa cosa che ho capito io!!

Egregio Signor Presidente, anche se vai dicendo che la tua intenzione non era quella di insinuare il plagio dell'Opera "E fu di Venerdì..." da un'Opera già esistente nel 1922, mi vuoi spiegare, cortesemente, anzi vuoi spiegare alla gente, quali siano state le tue reali intenzioni? Visto che, come dicevo prima, la gente ha capito la stessa cosa che ho capito io?

Forse, non hai capito che, con quell'insinuazione hai messo in discussione la mia onorabilità?

Già..., tu sei uomo di chiesa..., cosa importa a te di quelli che non vengono in chiesa ad imparare "i Diritti Ecclesiastici"!

So, anche, che il tuo Amico ha detto che io non faccio niente per niente!

Io dico a te ed al tuo Amico: informatevi su quanti soldi abbia avuto quando ho fatto i carri per il carnevale, quanti soldi mi abbia dato il Sindaco quando ho dipinto i tre scenari per il Gruppo Etnografico, quando gli realizzai il carro per "la pasta e fasuli" quanti soldi mi abbia dato il Comitato festa di Sant'Antonio per aver realizzato le opere teatrali, quanti soldi mi abbia dato il Comune di Taurasi per aver realizzato sia l'Opera di Sant'Antonio, l'anno

scorso, sia, quest'anno, con la MIA Opera "E fu di Venerdì..." ; quanti soldi mi abbia dato

l'Azione Cattolica di Rocca San Felice per aver realizzato la "via Crucis"?; quanti soldi mi

abbia dato il Gruppo Etnografico per la realizzazione degli altri tre fondali oggi in loro

possesso...?; quanti soldi mi abbia dato il Comitato festa Maria SS. della Consolazione

quando quando gli ho stampato gli inviti per l'Estemporanea di Pittura?... E' inutile proseguire nell'elenco, perché risulterebbe lunghissimo!

Ti invito, egregio Signor Presidente, unitamente al tuo Amico, ad indicarmi una sola persona che possa dire che ciò che ho fatto l'abbia fatto per soldi!

Qualche "Passerella", qualche "Mostra" sono state sì organizzate per soldi, ma, per quanto evvero Iddio: non le ho organizzate io!!!

Egregio Signor Presidente alcuni vecchi proverbi recitano così: "Chi pè ‘sto mare vace, quisti pisci piglia"; "Lo potearo te venne quero chi ttene" ; "Figlio re jatta, acchiappa surici"; "Chi vace cò lo zuoppo, se ‘mpara a zuppichià"; "Cò chi tratti, ‘mpari"; "Chi semmena spine, non ha dda ì scaozo"; "Re calunnie songo com'a le foglie, chi re ssemmena le raccoglie"... Egregio Signor Presidente, devo continuare?... mica è tanto difficile il concetto?

Già,... diceva Gesù: "E' il malato che tra bisogno del medico..." Però, so per certo che, questo tuo amico, ha una brutta malattia contagiosa: "la cattiveria", in quanto, sono convinto che solo la sua mente poteva partorire l'offesa alla mia persona. Egregio Signor Presidente, purtroppo, quello che mi meraviglia di più e che gli hai permesso di rendere pubblico il manifesto sottoscritto dal "Il Comitato", facendo presumere che sia stato tutto il Comitato a sottoscrivere il manifesto, o quanto meno la maggioranza dei componenti e non hai specificato, invece: "alcuni Membri ritenutisi offesi dal manifesto del D'Amato" .

Sono sempre in attesa che rendiate pubblico il documento dal quale fate presumere che abbia copiato l'Opera! A presto!

 

Paternopoli, 03 Novembre 2003

 

Felice D'Amato

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