Comunicato Sindacale

Si rappresenta cha la Comunità Montana "Ufita", con nota n°4225 del 22.07.11, ha inteso ricusare e annullare la richiesta di avviamento a selezione per n°222 lavoratori a tempo determinato rinunciando alla procedura a suo tempo richiesta “

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Questa che sembrerebbe all’apparenza una normale comunicazione di blocco delle procedure di avvio di selezione di personale, in realtà è l’esempio più  evidente di come nella nostra provincia non funzionino per niente le Istituzioni e la politica è solo interesse.

Tutto è cominciato agli inizi del mese di luglio, quando presso il Centro dell’impiego di Grottaminarda   era possibile “ candidarsi”  per un posto per 100 giornate di lavoro presso la Comunità Montana Ufita. Nei 5 giorni in cui era possibile effettuare la domanda, è inutile dirlo, la piazza antistante l’ufficio del Lavoro di Grottaminarda era stracolma. Giovani, disoccupati di lunga durati, laureati e padri di famiglia  in fina per tentare la fortuna . Tutti a pensare “vuoi veder che stavolta tocca a me” , “ vuoi vedere che stavolta faranno le cose seriamente”; “ sarà finita l’epoca delle spintarelle?” . Tutto sembrava presagire una corretta selezione tra disoccupati, anche perché nel bando vi erano criteri oggettivi da rispettare. Anche tanti nostri compaesani hanno tentato la fortuna. Ma come tutti gli altri ingenui candidati sono stati beffati dal solito metodo utilizzato nel gestire queste  questioni. Infatti, la Comunità Montana , al momento in cui i Centri per l’Impiego avrebbe dovuto pubblicare la graduatoria  provvisoria per chi aveva i titoli per accedere al lavoro, ha emesso la nota in cui tutto viene annullato. Nel frattempo, la stessa CM ha provveduto ad assumere direttamente i 222 lavoratori che da lunedì inizieranno a lavorare.

Una delle più evidenti atteggiamenti su come, nella nostra irpinia vengono considerati i disoccupati. E come ,soprattutto, vengano garantite  le opportunità di lavoro in maniera ugualitaria.

Ci sarebbe da indignarsi e da fare una rivoluzione. Tanti padri di famiglia,  che già vivono con difficoltà il proprio stato di disoccupazione , vengono illusi ed ingannati.

In una fase in cui la crisi economica sta mietendo vittime tra i lavoratori, l’ultima in ordine di tempo il rischio che stanno correndo i nostri compaesani dell’Irisbus, i signori della politica continuano a giocare con la vita della persone.

Però credo che stavolta non possiamo farcela passare liscia. Dobbiamo unirci ai nostri compaesani ed indire una protesta contro chi gestisce  la CM.

Non possiamo continuare a stare a guardare inermi che queste ingiustizie penalizzino sempre chi sta solo e chi è meno “protetto”.

Giuseppe MORSA

 

FIOM CGIL FMA Pratola Serra

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