4°) Al Presidente e ad Alcuni Membri del Comitato Festa
MARIA SS. Della CONSOLAZIONE di PATERNOPOLI
Egregio Signor presidente del comitato, non avendo ancora ricevuto le tue scuse, presumo che ti sia sentito con quell'altro "fratello" di Taurasi, il quale, evita di salutarmi, come se gli avessi "acciso lo criaturo a la connola", credo, perciò, che ti abbia spiegato anche il perchè di questo suo comportamento. Naturalmente, presumo che, essendo uomo di chiesa, ti abbia detto la verità
La verità è che si arrabbioò moltissimo con me, perchè sostenne che gli avevo rubato i ragazzi dall'Azione Cattolica, in quanto volevo mettere in scena la MIA rappresentazione teatrale "E fu di Venerdì..." e per questo mi avrebbe diferito, prima al Preside della Scuola dove io lavoro e successivamente al parroco di Paternopoli, per cui, a buona ragione, presumo che si sia fatto vivo anche con te. Anche il "fratello" vorrebbe insegnarmi conme ci si comporta! Io potrei dire a te ed al tuo "fratello" che ci si comporta svolgendo ognuno il proprio ruolo: io faccio l'Applicato di Segreteria, ma, soprattutto, facendo attivilà sociali, cioè quelle cose nelle quali riesco meglio, in altre parole, le rappresentazioni teatrali. Il "fratello" deve fare il "fratello", e non abbandonare i propri fedeli per due mesi per andarsene a prendere il sole unitamente alle "sorelle".
Io ho sacrificato due mesi e mezzo della mia vita, per restare insieme ai ragazzi, mentre lui se ne stava "spalo a lo sole" con le "sorelle", ed ebbe il coraggio di sostenere che gli avevo "rubalo" i ragazzi dall'Azione Cattolica. Avrei desiderato sapere, da lui, quale attivilà stesse svolgendo quando gli "rubai" i ragazzi.
Questa, egregio Signor Presidente, è la grande offesa elle gli ho fatto.
Ma a te quale offesa ho fatto, per sostenere elle ho copialo l'opera "E fu di Venerdì..."?
A dire la verità dei "religiosi cattolici" ho sempre avuto gran rispetto, perchè ho sempre sostenuto che la nostra Religione e l'unica a1 Mondo che s'interessi veramente delle questioni sociali, è l'unica che sacrifichi i propri sacerdoti anche dando la propria vita, ma se la nostra religione e rappresentata, nei nostri paesi, da gente che semina zizzania, da gente che dice il falso, da gente che è invidiosa, insomma da gente conme voi, vuol dire che mi sono smpre sbagliato, perché non credo che siate le persone da prendere a modello.
Egregio Signor Presidente, visto che hai vergogni di chiedere scusa alla mia persona, in quanto, lo sai bene che non ho copiato affatto, perché non ti dimetti pubblicamente?!?
Non ha fatto effetto, né a te né agli altri Membri, neppure l'articolo comparso sul giornale "Otto Pagine" del giorno 14 Ottobre 2003. Probabilmente a voi non fa effetto nulla ?!?
Pertanto se non ci saranno le scuse, o le dimissioni pubbliche, informerò di tutta questa faccenda prima il Vescovo e poi... si vedrà.
Naturalmente non e finita qua, a presto a risentirci.
Paternopoli, 22 Ottobre 2003.
Felice D'Amato