C.P.A.E. solidale con la richiesta di Fiorentino

Leggo con interesse, sia personale che a nome del CPAE, la lettera aperta inviata al sindaco dal consigliere comunale Giovanni Fiorentino se non altro per la giusta considerazione nei confronti degli oltre 600 cittadini che hanno firmato la petizione popolare contro la installazione di quello che ormai viene definito "Cavallo di Troia'.

Mi pare significativo il richiamo alla Giunta Comunale ed al Sindaco affinché diano attenzione ad una considerevole, se non maggioritaria, opinione pubblica nei confronti della quale sia il Sindaco che la Giunta Comunale hanno assunto un atteggiamento di chiusura preventiva e di rifiuto di qualsiasi dialogo. E' sintomatica la presenza del Sindaco e dell'Assessore al bilancio (che tra l'altro ha anche preso parte al dibattito) al convegno "pro-elettrosmog" promosso dall'azienda interessata ad installare un traliccio da 40 metri di altezza e la colpevole assenza, seppure invitati per iscritto, di questi al convegno-dibattito organizzato dal Comitato Paternese Anti Elettrosmog che, ripeto, ha raccolto oltre 600 adesioni.

Trovo raccapricciante la vicenda denunciata nella lettera ed inerente l'assessore Rauzzino. Se ciò che afferma il consigliere Fiorentino corrisponde alla verità ci troveremmo di fronte ad un caso di palese conflitto di interesse oltre che di fronte ad una situazione che può, legittimamente, far nascere seri dubbi sulla regolarità ed il fine ultimo di tutta questa faccenda. Spero sinceramente che l'interessato faccia chiarezza anche perché ad intorbidare ancora di più le acque è il persistente silenzio dell'assessore alla salute ed ambiente e del responsabile (politico) dell'urbanistica.

Sottoscrivo l'invito a trovare una soluzione condivisa del problema che può passare solo attraverso una disciplina comunale sulle installazioni non prima, però, di aver congelato ogni autorizzazione concessa o richiesta presentata. Questo è quanto chiede il CPAE. Al convegno-dibattito del 31 maggio u.s. abbiamo concluso dicendo "L'obiettivo è quello di tutelare sia i cittadini che l'ambiente. E' per questo che servono regole capaci di normare una materia critica su cui esiste una forte sensibilità da parte della cittadinanza, superando l'attuale deregolamentazione. La nostra proposta va in questo senso. Il fine è quello di minimizzare l'esposizione della popolazione ai campi elettromagnetici, di ridurre l'impatto urbanistico, paesaggistico e ambientale dei nuovi impianti, promuovendo la razionalizzazione e/o la ricollocazione di quelli esistenti, se in contrasto con il nuovo disegno. Rispetto alla collocazione si dovranno privilegiare, ove possibile, le aree di proprietà pubblica. Quanto ai controlli dovrà essere verificata la corrispondenza delle emissioni effettive rispetto a quelle dichiarate, attraverso sistemi di rilevamento per il monitoraggio in continuo dei campi elettromagnetici, allo scopo di contenere l'inquinamento ambientale. Dovrà essere realizzato un catasto comunale degli impianti e i gestori dovranno presentare una dichiarazione che contenga le caratteristiche radioelettriche e geometriche degli impianti stessi.

Chiedo al consigliere Fiorentino di essere coerente con ciò che dice e perciò di non essere complice di quel modo di amministrare da "etere certificatore degli stati di fatto". Lo invito perciò ad unirsi, insieme al suo capogruppo consigliere Luigi Barbieri, ai consiglieri di opposizione, che hanno già manifestato pubblicamente la loro disponibilità, per richiedere la convocazione urgente del Consiglio Comunale al fine di deliberare il congelamento o, se ne scorrano le condizioni, la revoca delle autorizzazioni concesse per le installazioni di stazioni radio base e per dare mandato alla commissione comunale regolamenti di disciplinare la materia. Questa coerenza (o convinzione) deve essere portata fino alle estreme conseguenze (dimissioni) perché se ciò non fosse ci riteniamo autorizzati a pensare che è tutta demagogia e che di vero non c'è proprio niente.

Concludo ribadendo la piena disponibilità del C.P.A.E. a discutere ed a ricercare una soluzione condivisa che però non può prescindere dal congelamento di tutte le situazioni pregresse e dal mandato alla commissione comunale regolamenti, che vogliamo integrare con almeno due nostri rappresentanti, di disciplinare la materia. Voglio anche annunciare la nascita di una componente femminile all'interno del CPAE costituita da mamme di bambini e ragazzi che studiano presso l'istituto comprensivo di Paternopoli e che sono determinate anche a trasferire i propri figli in altre scuole di altri comuni più sensibili a certi problemi e che mostrano più attenzione per la vita e per i bambini.

per il Comitato Paternese Anti Elettrosmog

Giovanni Tecce

 

C.P.A.E. - Comitato Paternese Anti Elettrosmog

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