I nostri figli ….e l’antenna (sunto dell'incontro)

   

CPAE 16 agosto 2007

I nostri figli .... e l'antenna

Si è svolto ieri sera (16 agosto 2007) l'incontro pubblico organizzato dal CPAE (Comitato Paternese Anti Elettrosmog) sul tema "I nostri figli...e l'antenna" presso il salone ottagono del centro CEPAS di Paternopoli. Ottima oltre le aspettative la partecipazione popolare sia in termini di presenza che di contributo al dibattito.

All'incontro erano stati invitati anche tutti i rappresentanti dei partiti politici e delle associazioni presenti sul territorio comunale che in buona parte non hanno fatto mancare la loro testimonianza.

Il dibattito è stato introdotto ricordando che innumerevoli studi scientifici nazionali ed internazionali riferiscono la sussistenza del rischio leucemia infantile, tumori cerebrali ed altre patologie vivendo in prossimità di campi magnetici e campi prodotti da radiofrequenza. Inoltre molte riviste specializzate riferiscono del significativo aumento di tali malattie in presenza di radiazioni non ionizzanti. Tutto ciò rende necessario proteggere soprattutto i bambini in età pediatrica (0-14 anni) perché la loro condizione fisica è di maggiore fragilità di fronte a possibili rischi, adottando il principio di precauzione, il cosiddetto Risk Management, che è stato sancito dall'Unione Europea sin dalla sua costituzione (Trattato di Roma). Inoltre l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e l'Unione Europea stabiliscono che il PRINCIPO DI PRECAUZIONE "dovrebbe essere invocato quando vi è una buona ragione, basata sull'evidenza empirica o su una plausibile ipotesi di causa, per credere che potrebbero determinarsi effetti negativi sulle persone anche se la probabilità del danno è remota".

La parola è passata quindi all'avv. Pina Spatuzzi (CPAE) che ha riepilogato l'iter tecnico amministrativo riguardante l'antenna di via Serra evidenziando tutti i passaggi che hanno portato prima alla concessione del permesso e poi alla comunicazione di decadenza precisando e spiegando tutti i passaggi che hanno portato alla sospensiva del TAR evidenziando la mancata costituzione del comune che ha lasciato campo libero al ricorrente. Pina Spatuzzi ha concluso invitando l'Amministrazione comunale a costituirsi in giudizio ed a far valere le ragioni che hanno portato il comune a comunicare la decadenza del permesso rilasciato nel febbraio 2006, a rappresentare in giudizio anche le perplessità e le legittime richieste di tutela delle 800 persone che hanno sottoscritto la petizione popolare, ad approvare il regolamento sulle installazioni di radio-trasmittenti e stazioni radio-base ed, ancora, invitando le parti in causa a valutare con attenzione la possibilità di una delocalizzazione condivisa dell'antenna.

La dott.ssa Patrizia Imperiale (CPAE) ha ribadito le incongruenze rilevate tra la prima richiesta dell'azienda e la successiva variante precisando che mentre la prima fa riferimento al Dlgs 259/2003 la seconda è presentata solo in base al DPR 380/2001 quindi ha invitato l'Amministrazione Comunale a sospendere i lavori, che nel frattempo sono ripresi, e ad invitare la parte a ripresentare correttamente l'istanza concertando la localizzazione dell'impianto in conformità al più volte richiamato regolamento che nel contempo dovrà essere approvato senza ulteriori indugi. La dott.ssa Imperiale solleva anche l'interrogativo sul perché si è preferito ricorrere al TAR anziché presentare nuova istanza ed ha invitato l'amministrazione comunale a farsi portavoce delle istanze della collettività che non vuole questa antenna nei pressi della scuola e invita tutti i Paternesi che amano questo paese, che amano vivere in un ambiente accogliente e familiare, lontano dall'inquinamento e dal caos della città ad unirsi nella lotta contro il polo tecnologico di via Serra e a non farne una questione politica, piuttosto di una questione tra il bene comune ed il bene individuale. Patrizia Imperiale ha concluso invitando i presenti a sottoscrivere una richiesta di controlli, da inoltrare al sindaco affiche a sua volta provveda anche nei confronti dell'ARPAC, sugli elettrodotti e sulle antenne attualmente installate nel territorio di Paternopoli.

La prima iscritta a parlare, nel corso del dibattito, è stata l'Assessore all'Ambiente del Comune di Paternopoli la quale oltre a porgere i saluti dell'Amministrazione Comunale stessa ha assicurato la sensibilità dell'intero Consiglio Comunale rispetto al problema, ha precisato che la Giunta Comunale ha dato mandato legale sia per la costituzione in giudizio presso il TAR ed eventualmente presso il Consiglio di Stato, sia per assistenza amministrativa. Ha inoltre assicurato che il Regolamento sulle Installazioni è pronto e sarà approvato in tempi brevissimi e che la stessa amministrazione sta sollecitando la parte private a valutare l'ipotesi di una delocalizzazione.

Il dibattito è proseguito con l'intervento del nuovo dirigente scolastico dell'Istituto Comprensivo di Paternopoli, dott. Giovanni Ferrante, il quale ha colto l'occasione anche per presentarsi come nuovo dirigente scolastico ed ha sottolineato la necessità di non politicizzare il problema antenna però senza mai perdere di vista la responsabilità, oltre che giuridica, morale della tutela della salute dei bambini che frequentano la scuola di Paternopoli. Inoltre il dott. Ferrante ha garantito il suo personale massimo impegno affinché si arrivi a soluzione di questo problema dichiarando di voler seguire con la massima attenzione l'evolversi delle situazioni ed auspicando una soluzione alternativa che allontani l'antenna dalla scuola pur nel rispetto delle esigenze dell'azienda privata.

Gli interventi proseguono con l'intervento dell'avv. Salvatore D'Amato il quale oltre a presentarsi come militante politico ha ribadito la necessità di costituire un tavolo tecnico-giuridico aperto alle forze politiche ed alle associazioni, oltre che alle parti interessate affinché si possa arrivare ad una soluzione condivisa del problema. Ha ricordato che la massima autorità sanitaria locale è il sindaco e che, purtroppo, a Paternopoli si manifestano alcune particolari malattie in maniere superiore alla media quindi andrebbe fatto uno screening al fine di cercare di individuarne la causa effetto.

Antonio Morsa, quale coordinatore del locale circolo di Forza Italia, ha salutato favorevolmente l'intervento dell'assessore Gilda Storti però ha ricordato che le ultime amministrazioni comunali, fino ad oggi, hanno completamente ignorato il problema PUC che poteva individuare delle aree, anche pubbliche, da destinare a polo tecnologico in modo tale da conciliare le esigenze dell'imprenditore con quelle della popolazione che legittimamente teme per la salute dei propri figli ed ha ringraziato il CPAE per la battaglia di civiltà che sta portando avanti.

Federico Barbieri, dell'Associazione la "Giostra", ha sollevato il problema dell'informazione e di una eventuale voluta disinformazione nella quale si è perso anche il cpae. Infatti mentre si battagliava contro l'antenna wind, che anche grazie ad una scelta politica ed alla convocazione della conferenza dei servizi veniva allontanata dalla scuola, nessuna si curava, né informava della richiesta della radio privata e sicuramente qualcuno ne era a conoscenza ed allora perché non informare la cittadinanza? Poi, Federico Barbieri, sottolinea che il comune poteva intervenire e doveva intervenire attraverso la regolamentazione e la pianificazione del territorio, che doveva provvedere a redigere lo strumento di pianificazione urbanistica, che la richiesta di installazione dell'antenna risale al giugno 2005. Ha anche sollecitato la popolazione a fare la propria parte e a non delegare ad altri, ad assumere le proprie responsabilità ed a dimostrare coerenza e non essere sensibili "a tempo".

Il dott. Federico Troisi nel prendere la parola ha precisato che pur essendo stato invitato come reggente della sezione DS di Paternopoli in realtà non esiste né un reggente né un comitato di reggenza dei DS e che il suo intervento è impegnativo solo per se stesso. Ha poi confermato la sua adesione alla petizione popolare per chiedere lo spostamento dell'antenna dalle vicinanze della campus scolastico ed ha auspicato una soluzione equilibrata che possa consentire sia la realizzazione delle esigenze imprenditoriali individuali sia la necessaria tutela della salute dei cittadini.

Nei vari interventi di coordinamento fatti da Giovanni Tecce, a nome del CPAE, si è più volte ribadita la piena disponibilità dello stesso comitato a trovare una soluzione condivisa che però non può prescindere dalla delocalizzazione del costruendo traliccio che, sempre a parere del Comitato, è sproporzionato e spropositato rispetto alle effettive esigenze imprenditoriali manifestate e che perciò potrebbe di per sé divenire un vero e proprio polo tecnologico aperto a più aziende sia nel campo tele-radiofonico sia nel campo delle telecomunicazioni. Dubbi ed incertezze sono state manifestate anche sull'iter autorizzatorio perseguito e sulla mancata costituzione del comune di fronte al TAR Salerno. Viene accolta con soddisfazione la notizia del mandato legale da parte della Giunta Comunale e si auspica l'immediato stop dei lavori in corso che da una analisi tecnica, fatta dal Cpae, non potrebbero essere continuati. In conclusione viene ribadita l'assoluta preoccupazione da parte della popolazione rispetto alla vicinanza tra l'antenna e la scuola e l'invito agli interessati a scegliere un sito più consono che possa conciliare le loro esigenze imprenditoriale con la legittima preoccupazione di genitori e cittadini.

 

A Cura del Comitato Paternese Anti Elettrosmog

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