"Arobaleno"
"tutti i colori della vita"
INSIEME PER LA SOLIDARIETA'
(intervento del Coordinatore arch. Alevidio Zoena alla manifestazione di sabato 28 luglio c.m.)
Cari amici, buonasera.
Mi corre l'obbligo di ringraziare tutti i rappresentanti delle associazioni, dei partiti e delle istituzioni che questa sera ci hanno voluto onorare con la loro presenza.
Finalmente ci siamo. Oggi sabato 28 luglio presentiamo il progetto ARCOBALENO. La motivazione che ci ha mosso per avviare questo ambizioso progetto è quella di cercare di creare le condizioni per lo sviluppo occupazionale a Paternopoli nello sforzo di promuovere la cultura della solidarietà, dell'ascolto e dell'attenzione, verso le persone sole, malate, abbandonate, anziane. A muoverci è una forte mentalità di servizio, un profondo spirito di abnegazione, la fede incrollabile nell'umanità tutta, la carità cristiana. Non nascondiamo una certa emozione, che non sfocia mai nell'imbarazzo, e che oggi pervade lo spirito di tutti gli amici, e li ringrazio di vero cuore, che come me hanno deciso di spendersi per realizzare questo progetto rivolto ai giovani e teso alla più totale e completa integrazione rispetto a quelle che sono le fasce deboli della società.
Cosa vuole essere la Cooperativa Sociale Arcobaleno?
Nient'altro che un gruppo di cittadini sensibili a specifiche problematiche sociali che in modo autonomo e volontario si vogliono organizzare in una cooperativa per offrire al loro territorio quei servizi che possono contribuire ad affrontare le cause del disagio e a ricercare le possibili risposte: è per questo che nasce oggi la Cooperativa Sociale Arcobaleno. In essa non si ricerca esclusivamente i massimi benefici economici degli associati: La Cooperativa Sociale Arcobaleno avrà nella solidarietà concreta e nella promozione sociale, soprattutto verso le persone più deboli e in difficoltà, il motivo primario della propria esistenza.
La legge 381 del 91 al suo articolo 1 dice "Le cooperative sociali hanno lo scopo di perseguire l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale dei cittadini." Due quindi le grandi sfide e innovazioni rispetto al passato per chi opera (lavoratore o volontario) in una cooperativa sociale:
1. La cooperativa sociale non persegue l'interesse privato di un singolo o di un gruppo, bensì un interesse generale della collettività. Infatti gli eventuali utili non vengono ripartiti fra i soci ma reinvestiti in iniziative sociali.
2. Il lavoro di chi opera all'interno di una cooperativa sociale va oltre l'ottica dell'assistenzialismo, inteso come semplice fornitura di un servizio ed è finalizzato alla promozione umana e all'integrazione sociale di tutti i cittadini.
Il legame organico con la comunità locale volto a valorizzare in chiave solidaristica ed imprenditoriale le potenzialità di cui ogni territorio dispone per fronteggiare i bisogni dei cittadini, in particolare dei più deboli e svantaggiati, comporta la necessità di sviluppare un'azione costante di radicamento, di costruzione di rapporti con i cittadini, con i gruppi sociali e con le istituzioni, finalizzata al "perseguimento della promozione umana e all'integrazione sociale", opzioni queste inconciliabili con una politica volta esclusivamente al solo sviluppo economico e commerciale della cooperativa.
A tal fine la Cooperativa realizza rilevazioni circa le necessità ed i bisogni del territorio in cui opera, con l'obiettivo di definire aree di intervento ad essi coerenti. Inoltre, nei confronti di quegli interlocutori che hanno una rilevanza diretta o indiretta ai fini dei suoi obiettivi istituzionali, e per ognuno di essi, predispone le procedure di monitoraggio adeguate, assumendo un ruolo di mediazione nei casi in cui questi manifestino culture, sensibilità, obiettivi ed intendimenti contrastanti. Tale ruolo è sempre improntato a lealtà, chiarezza e legalità, evidenziando sempre e comunque le necessità socio-sanitarie delle persone svantaggiate. La Cooperativa, inoltre, parteciperà a promuove attivamente la formazione di luoghi di confronto permanente (forum, consulte, ecc.) al fine di promuovere scambi di esperienze, competenze ed informazioni, per integrare meglio la propria offerta con quella altrui, per sollecitare la messa a disposizione di risorse, per creare una nuova consapevolezza circa le problematiche delle persone svantaggiate, favorire la crescita della cultura della solidarietà e per aumentare la propria visibilità e riconoscibilità al fine di rendere più agevole l'attuazione e più pronta l'accettazione di nuove iniziative.
Siamo quindi espressione della comunità, persone che hanno deciso di dare delle risposte originali e concrete ai bisogni del territorio.
Un altro aspetto, forse il più importante, è il rapporto con l' istituzione pubblica; è chiaro che nell' organizzare queste risposte a determinati bisogni dobbiamo farlo in un rapporto
stretto con l'istituzione pubblica. Un rapporto che non deve annacquarsi dentro l'istituzione pubblica, perché siamo altro da essa. Oggi, troppo spesso le Cooperative Sociali sono dipendenti, economicamente e a volte ideologicamente, dalle istituzioni. Noi dobbiamo invece creare un rapporto che, nella distinzione dei ruoli e delle identità, rafforzi questo legame, perché entrambi dobbiamo rispettare un mandato istituzionale comune molto forte: l'interesse generale della comunità alla promozione umana e all'integrazione sociale, cioè il benessere di Paternopoli.
È per questo motivo che è un nostro preciso dovere ed impegno stare dentro il processo di programmazione del welfare locale con l' istituzione pubblica, riconoscendo alla stessa il ruolo di regia e di garanzia dei diritti di cittadinanza, ma avendo consapevolezza che anche la Costituenda Cooperativa Sociale Arcobaleno sarà portatrice di interessi pubblici dentro i territori ed in quanto tali meritevole di fare la propria parte nella programmazione locale al pari delle istituzioni pubbliche.
La cooperazione sociale, pertanto, non rappresenterà solo gli interessi dei propri soci, dei propri operatori, ma saprà rappresentare, nelle forme adeguate, anche gli interessi delle persone di cui si fa carico.
Un altro aspetto molto importante, che attiene al mandato della Costituenda Cooperativa Sociale e che ci teniamo ad inserire nel nostro Statuto, è quello della risposta ai bisogni e ai problemi delle persone che stanno male, delle persone che sono emarginate e di quelle a rischio di emarginazione e che si realizza in percorsi di inclusione sociale, sia attraverso le attività che attraverso forme di promozione umana.
È nostra ferma intenzione far nascere la Cooperativa Sociale Arcobaleno sul versante degli "ultimi", anche se non potrà limitare il suo futuro operato solo a queste categorie di persone, ma il suo luogo privilegiato di lavoro, le sue modalità operative e le sue attenzioni non possono prescindere da queste persone.
Un altro aspetto importante, che vorremmo fosse tenuto presente e che sicuramente prima della sottoscrizione dello Statuto dovrà essere rafforzato e valorizzato maggiormente è l'aspetto legato alla sovranità dell'assemblea, perché sarà l'autentica ricchezza dell'espressione del potere del singolo socio all'interno della cooperativa.
Le nostre future assemblee dovranno essere vere assemblee, dove la gente partecipa e dove esprime la propria posizione, sia quando è chiamata ad approvare i bilanci, sia quando è chiamata a nominare gli amministratori o decidere sulle scelte importanti dell'organizzazione. Questo esercizio concreto di democrazia economica che normalmente si svolge nella vita delle Cooperative in genere, nel nostro caso, dovrà essere mostrato all'esterno con la massima convinzione, consapevoli che esso rappresenta un altro elemento che dà valore aggiunto ai rapporti tra le persone.
Siamo convinti che la vera sfida sarà quella che vedrà la cooperazione sociale come attore protagonista della costruzione di un nuovo sistema di sviluppo a Paternopoli e che dovrà ridisegnare nuovi rapporti tra i soggetti pubblici e privati, anche dentro l'istituzione mercato.
Noi siamo agli inizi, ma ci siamo proposti fin da subito e soprattutto con l'aiuto di tutti coloro che vorranno esserci di gettare le basi per creare un "mercato di qualità sociale".
Si tratta di realizzare un modo nuovo di fare economia, dove assieme alla presenza del pubblico e del privato, si inserisce anche l'elemento della società civile o delle associazioni, capaci di includere nella sfera dello scambio tra equivalenti e della ridistribuzione della ricchezza, anche gli elementi della reciprocità, della relazione, del dono e della cooperazione.
Il benessere e lo sviluppo della nostra comunità potrà essere veramente raggiunto solo se sapremo coniugare bene tutti gli elementi che sopra abbiamo elencato: questa è la sfida di un nuovo mercato di qualità sociale o dell'economia civile.
La nostra è una sfida che ci porta a dire che questa costruzione è possibile ed è la vera strada per rispondere ai bisogni delle persone, per dar loro diritto di cittadinanza e benessere, e perché no, forse anche un po' più di felicità.
La promessa è quella di lavorare sodo, di impegnarci fino in fondo, profondendo energie, ideali e materiali, per giungere alla fine a realizzare compiutamente il progetto prefissato.
La parola chiave del nostro agire sarà "insieme". Insieme a settembre ci recheremo dal notaio per firmare l'atto costitutivo della cooperativa, insieme approveremo lo Statuto della Cooperativa, insieme redigeremo i progetti, a partire dal primo che abbiamo denominato "assistenza - sanitaria - riabilitativa per persone anziane, sole e diversamente abili".
Sempre insieme, fra due anni, gestiremo il costruendo "Centro diurno per disabili" che rappresenta per Paternopoli una grande possibilità di sviluppo economico, culturale e sociale. Fino a quel giorno, però, non intendiamo chiuderci, né nasconderci agli occhi della popolazione, faremo tutto alla luce del sole, perché l'altra parola chiave della Cooperativa Arcobaleno, oltre che "insieme", è "partecipazione".
In queste settimana sono circolate in paese molte voci, per lo più prive di ogni fondamento. Noi non siamo nati contro qualcuno ma a favore di qualcosa. Vogliamo ottenere, questo si, la gestione del "Centro diurno per disabili", perché questo Centro è l'occasione per tirare fuori dalle secche Paternopoli. Perché sul questo Centro, insieme alla sana politica e agli amministratori di buona volontà, vogliamo costruire una Paternopoli città dei Servizi, dove c'è posto per tutto l'associazionismo paternese, compresa la "mostra di arti figurative per persone diversamente abili", il "carnevale dei disabili", il "Gruppo Fratres", la "Consulta degli anziani" e "la Misericordia".
A quest'ultima, però, e mi rivolgo alla sig.ra Sofia Troisi, Governatrice della Confraternita, proponiamo un "patto di solidarietà". I nostri giovani e i tuoi giovani del Magistrato, che fin ora hanno bene operato, hanno il diritto-dovere di costruire, insieme, il futuro della nostra amata Paternopoli. L'invito è quindi quello di integrarci reciprocamente in questo grande progetto.
Se il progetto di assistenza domiciliare andrà in porto, potremo gestire fondi pari a centocinquantamilaeuro l'anno per il triennio successivo. La vostra esperienza maturata negli anni, la nostra volontà di fare del bene, la capacità di lavorare insieme a tutte le altre Associazioni, senza farci lo sgambetto ed entrare a gamba tesa, potranno garantire lavoro sicuro a più di 20 giovani di Paternopoli. Questa occasione non la possiamo perdere né possiamo permettere che a gestirla siano "singoli gruppi". Il bene comune si costruisce insieme, garantendo a tutti l'accesso alla ricchezza, alla cultura e alla felicità. Su un punto vogliamo essere chiari, niente e nessuno ci farà recedere dal progetto, non sarà la politica spicciola a fermarci, né qualche nome altisonante che sponsorizza solo alcune parti, lasciando indietro altre.
O Paternopoli si salva tutta o per questo paese non ci sarà futuro. Da oggi ci rimbocchiamo le maniche, ci concentreremo sul progetto Arcobaleno e siamo certi che alla fine ce la faremo. Cari giovani di Paternopoli investite con noi, aiutateci a realizzare il sogno possibile di una rinata Paternopoli, solidale, democratica, civile. Grazie.
Data 28.07.2007
Il Coordinatore del Progetto Arcobaleno
Arch. Alevidio Zoena