Di oggi la notizia che la Prometal ha ufficialmente avviato la procedura di mobilità dei 38 dipendenti, tra cui alcuni operai di Paternopoli.
Vi riportiamo l'articolo presente sul Corriere:
"Operai davanti l'Unione degli Industriali per contestare la decisione di Prometal di avviare la procedura di mobilità per 38 persone. Insomma si va verso il licenziamento dei lavoratori dell'azienda presente nel nucleo industriale di Luogosano.
Azienda che aveva anche bloccato l'iter del Contratto d'area. La situazione è dunque precipitata alla Prometal e in tutto il settore metalmeccanico sono a rischio oltre 100 posti di lavoro, nell'immediato. La procedura di mobilità annunciata dai vertici della Prometal, che è partita oggi, scaturisce dalla cessazione di attività. La motivazione è stata data dai vertici societari.
Il sindacato di fronte a questa decisione insorge. Luciano Vecchia della Fiom Cgil dice con sdegno:«Non saremo l o sgabello di nessuno. Era stato sottoscritto un accordo all'Unione degli Industriali, gli impegni si mantengono». E intanto oggi proprio all'unione degli Industriali c'è una riunione sulla consorella di Prometal, la Tubi sud. Mentre davanti l'ingresso la Fim Cisl di Giuseppe Zaolino terrà un sit in di protesta con i lavoratori.
Il sindacato ricorda che proprio la Prometal aveva creato problemi all'Irpinia. C'era un progetto del gruppo Abate che insieme alla Cln di Torino avrebbe dovuto avviare la produzione. Aveva anche ricevuto uno stanziamento di fondi, 25 milioni di euro circa di cui già 10 erogati. Questi potrebbero anche essere restituiti creando ancora maggiori problemi. La Prometal aveva poi fatto ritardare l'iter del Contratto d'area. Ma il progetto diventava obsoleto e quindi c'era stato uno stop. Tanto è vero che 18 dipendenti erano passati alla Tubi sud mentre si prevedeva una ristrutturazione dell'azienda entrata nel giro delle multinazionali. Lunghe sedute poi l'accordo alla presenza del presidente della Provincia Franco Maselli e dell'Unione Industriali."