Vi ricordate dell'antenna? Perché un silenzio così lungo?
Apro con questi interrogativi e ricordo la sfilata dei politici nell'Ottagono dietro l'appello del CPAE nel mese di agosto2007; il risultato è stato un fiume di parole sconnesse senza seguito di fatti reali, pertanto, in risposta, deduco che il silenzio è stato generato dalla politica locale che ha finto di risolvere il problema.
Oggi va ricordato che il politico è una persona che per definizione è in grado di affrontare e risolvere i problemi della gente, dando risposte concrete alle problematiche. Le circa 800 firme danno a questa comunità un elevato spessore e, se 800 firme chiedono delle risposte alla politica e queste non arrivano significa che la politica è sorda ed assente.
Il rendiconto odierno è che circa 1300 persone hanno involontariamente reso vana la loro volontà.
Non è pensabile che una persona si prodighi in faccende che spettano di dovere ad altre persone ivi preposte, eppure io ho dovuto farlo. Ebbene, nonostante il silenzio di questi mesi, ho individuato gli Enti che hanno chiesto e rilasciato le autorizzazioni per la delicata vicenda dell'antenna in via Serra.
La sorprendente scoperta è che l'autore delle richiesta originaria dell'impianto radiofonico è stata la Comunità Montana (Ente richiedente) e il soggetto deputato all'autorizzazione è il Ministero delle Comunicazioni (Ministero competente) oltre il Comune di Paternopoli per gli aspetti urbanistici.
Quale persona interessata dei fatti, ho condotto ricerche documentali presso tali Enti inoltrando richieste legittime di accesso agli atti.
A seguito della richiesta ho fatto verificare formalmente ed a proprie spese le documentazioni ottenute attraverso un consulente tecnico coadiuvato da due avvocati di rilievo, ed è emerso quanto segue:
- nella domanda originaria della Comunità Montana, all'allegato tecnico è indicato la potenza totale di 0,20 kW che corrisponde a 200 W; a tal uopo, è da sottolineare che il parere ARPAC di compatibilità elettromagnetica è riferito invece a 20 W e su tale base si fonda l'autorizzazione del Comune di Paternopoli (AV);
- altresì, nella domanda originaria della Comunità Montana, l'altezza del sistema radiante è di 28 m, mentre è stata depositata nel mese di marzo 2007 presso il Comune di Paternopoli (AV) una variante in DIA per circa 40 m;
- inoltre, nelle successive comunicazioni tra I'Ente richiedente ed il Ministero competente sono stravolte del tutto le schede tecniche ed i documenti progettuali originari, in quanto compare un ponte radio anziché un doppino telefonico, le caratteristiche del sistema radiante sono variate, compare l'inclinazione verticale ed anche addirittura una portante video.
Sorgono spontanei i seguenti quesiti:
- l'impianto in esercizio funzionerà a 20 o a 200 Watt?
- l'impianto in esercizio avrà altezza 40 in o 28 m?
- le coordinate geografiche dopo lo spostamento in variante saranno le stesse rispetto a quanto richiesto?
- i ponti radio sono stati inglobati nell'originario parere ARPAC per la salvaguardia della popolazione da possibili effetti nocivi di esposizione ai campi elettromagnetici?
consequenziali interrogativi sono:
- l'Ente richiedente ed il Ministero competente sono al corrente di tutte queste modifiche?
- L'impianto come sarà realizzato corrisponde al progetto autorizzato dal Ministero?
lo non posso aggiungere altro su tale faccenda già oggetto di interessamento legale, in quanto, oltretutto, ritengo che sia di competenza in primis dell'Ente Comune, ma ho sentito doveroso chiudere questa vicenda con tali interrogativi per il rispetto della dignità e dell'intelligenza umana. In futuro, ove dovesse accadere qualcosa a me od ai miei cari fatti i dovuti scongiuri, qualcuno potrà rendermi giustizia riportando la memoria di questa nota nelle sedi opportune.
Grazie al Comitato delle Mamme che coraggiosamente hanno abbracciato la difesa di tale causa con spirito materno, e comunque grazie a tutti per la solidarietà manifestatami in questa stagione di dura e solitaria battaglia.
Paternopoli, lì 19/03/2008
Giuseppe STORTI