L’efficienza della deficienza

Stazione di Napoli   16/02/2005

 

L'efficienza della deficienza.

 

Dopo quello che mi è successo stamane ho deciso di farmi "sentire" scrivendo questa lettera che non vuole accusare, ma ho lo scopo di far notare il disagio che un po' di neve ha creato sul tratto stradale tra Paternopoli e Avellino.

 

Quattro giorni di vacanza dopo gli esami universitari.

Quattro giorni di pausa per incontrarsi con il proprio fidanzato.

Quattro giorni trascorsi nella più completa tranquillità e serenità.

Quattro giorni a Paternopoli, un paesino di 2800 anime.

Due giorni e una notte in cui non ha smesso di nevicare.

La neve si deposita sui tetti, sulle automobili, sui prati, sulle strade. Purtroppo, queste ultime per un po' di neve non sono più percorribili e transitabili, e non in tutti i punti si trovano disagi, solo in alcuni tratti (molti) dove gli spazzaneve non sono ancora passati o, addirittura, non passeranno mai.

 

Un servizio per la viabilità che non viene fornito nel modo corretto e adeguato possibile.

Normalmente le persone, anzi preferirei definirle i lavoratori, e molti studenti si mettono in macchina per recarsi a scuola o negli uffici la mattina presto. Si consideri che le lezioni iniziano alle ore 8 o alle 8.30 e i lavoratori di diversi settori si recano alla propria sede di lavoro più o meno allo stesso orario. Quindi il servizio andrebbe fornito con anticipo per poter permettere alla gente di spostarsi per qualsiasi (e sottolineo "qualsiasi") necessità.

 

Com' è possibile che stamattina per raggiungere Avellino alle 7.00 (e quindi in orario cosiddetto "di punta", perché la maggior parte delle persone è sulle strade) non è stato possibile transitare con comodità?

 

Com' è possibile che fino a Chiarino c'era ancora quel poco di neve che creava disagi a coloro che erano alla giuda?

Sottolineo "poco", mi chiedo se facesse più neve cosa succederebbe?

 

Gli studenti,a causa di una notte di neve non sono andati a scuola e alcuni lavoratori non hanno lavorato e io (che avevo per destinazione Napoli) sono arrivata ad Avellino dopo un'ora a causa di 2-3 mezzi pesanti incontrati sul tragitto che non riuscivano a transitare, sempre a causa di quel poco di neve di cui parliamo.

Alle 8.10 ho preso l'autobus che da Avellino porta a Napoli, quello, però, che sarebbe dovuto partire alle 7.30 se l'AIR non avesse deciso di sopprimere alcune corse, a causa, ancora una volta, di quel poco di neve, che ha causato notevoli problemi.

 

Dopo la partenza dalla stazione dei pullman (piazza Macello), a causa di alcune difficoltà dell'autobus nel transitare, tutti noi passeggeri siamo scesi per salire su un altro autobus e, infine, arrivare a Napoli dopo un'ora e 45minuti, non senza difficoltà anche con quest'altro autobus ad arrivare al casello, a causa di quel poco di neve che non era stata spazzata.

Solo a titolo informativo aggiungo che sono arrivata alla stazione di Napoli alle ore 9.45 perdendo l'eurostar per Milano centrale delle ore 9.30 e perdendo anche i 39euro per l'acquisto del biglietto (era un biglietto in offerta e quindi non rimborsabile).

Dopo aver avvisato la mia famiglia e il mio fidanzato dell'avvenuta perdita del treno ho acquistato un altro biglietto per Milano pagandolo 56,29euro e partire alle ore 11.30.

  

Ora nasce qualche dubbio:

è possibile che in alcuni paesi d'Italia, nel 2005, nell'era della teconologia esistano disagi enormi causati da condizioni atmosferiche?
Il problema è dovuto alla neve o all'organizzazione e/o all'efficienza dei servizi?

 

Siamo nel 2005, è migliorato il servizio sanitario, la scienza ha fatto e continua a fare passi da gigante, possediamo telefoni cellulari che si "trasformano" in macchine fotografiche, in sveglie, in agende per gli appuntamenti...telefoni che ti permettono di chiamare e vedere la persona con la quale parli contemporaneamente e tanto altro...

Poi, però, la neve, in alcune zone d'Italia, blocca tutto; anche se non è stata poca la neve che c'è stata poco tempo fa vorrei non dimenticare il caso del tratto di autostrada Salerno-Reggio Calabria. È risultato, a mio parere, una situazione indecente e vergognoso. La neve ha bloccato tutto e ha creato disagi su disagi.

 

Allora, un'altra domamda che sorge è:

perché non c'è nessuno che si lamenta o, comunque, perché non ci sono mai abbastanza proteste per sollecitare e rendere noti i problemi che si vengono a creare?

 

Perché si vedono lavoratori milanesi e torinesi e provincia che occupano i binari del treno in quanto sono stanchi dei continui ritardi e dei continui disagi che incontrano ogni mattina per andare a lavorare (e quindi sono costretti a fare gli straordinari) e non si vedono lavoratori (nelle zone colpite da neve) che protestano per avere strade più agibili per poter andare a lavorare e poter mandare i propri figli a scuola?

 

Perché succede tutto ciò? E c'è una soluzione a tutto quello a cui la gente va incontro?

 

Concludo affermando che i giovani di oggi dovrebbero riflettere su quello che accade nel proprio paese (piccolo o grande che sia), nalla proprio provincia, nella propria regione, nel proprio Stato.

Dovrebbe chiedersi il perché(?) di tante cose.

I giovani di oggi rappresentano il futuro e dovrebbero cercare di migliorare e promuovere, senza fare teorie o "vendere chiacchiere", ma agendo concretamente. Siamo noi, con le nostre conoscenze, con la nostra cultura, con il nostro modo di fare e di essere, con il nostro modo di osservare e di agire che possiamo aiutare a migliorare il Paese.

Noi siamo il futuro e noi dobbiamo impegnarci a costruirlo nel miglior dei modi.

 

Accetto volentieri considerazioni, critiche ed eventuali domande.

Potete scrivere al mio indirizzo di posta elettronica: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

 

 

Lidia Petruzzo

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