L'Irpinia guarda all'Europa

COMUNICATO STAMPA

 

L'IRPINIA GUARDA ALL'EUROPA E AL MEDITERRANEO

DIEGO CAVANIGLIA: AL VIA L'EVENTO

DEDICATO AL CONTE DEI MISTERI

 

 

Avellino - La storia e le gesta, la leggenda e il mito di Diego Cavaniglia per scoprire risorse e potenzialità di un territorio. E' questo lo spirito dell'evento "Diego Cavaniglia - L'uomo, il tempo, il territorio", ciclo di appuntamenti diviso in tre episodi, per una durata complessiva di diciotto mesi tra l'Irpinia e Napoli, articolato in iniziative di carattere culturale, scientifico e turistico.

Ieri mattina (24 maggio 2005), presso la Sala Grasso di palazzo Caracciolo, la presentazione ufficiale dell'evento ideato e progettato da uno staff coordinato dal convento di San Francesco a Folloni (Montella), e promosso dalla comunità montana Terminio Cervialto, con il patrocinio della Provincia di Avellino, della Generalitat Valenciana (Spagna) e sotto l'alto patrocinio dell'Unesco.

Il primo appuntamento è in programma per sabato, 28 maggio, presso il convento di San Francesco a Folloni. Ci sarà una giornata di studio sul tema "La rinascita di un Conte", interamente dedicata a Cavaniglia.

Sono intervenuti alla conferenza stampa di presentazione fra Agnello Stoia del convento di San Francesco a Folloni, Nicola Di Iorio, presidente della comunità montana Terminio Cervialto, Giuseppe Muollo in rappresentanza della Sovrintendenza ai Bappsae di Salerno ed Avellino. Ha concluso Alberta De Simone, presidente dell'amministrazione provinciale di Avellino.

"Questo evento - ha commentato Nicola Di Iorio - deve diventare il nostro fiore all'occhiello. Abbiamo costruito questo avvenimento non solo per ricordare la figura di un cavaliere e delle sue gesta, ma per legarlo fortemente al nostro territorio e per promuovere, attraverso la sua storia, le nostre gemme e le nostre bellezze. Finora abbiamo promosso questa terra attraverso l'enogastronomia e le produzioni tipiche di qualità. Ora lo facciamo con un testimonial d'eccezione. Lo faremo anche in futuro con il principe Carlo Gesualdo e con Giovanni Palatucci. L'evento ha come epicentro Montella ma ha uno sviluppo reticolare che coinvolge numerosi comuni. Non posso non ringraziare le amministrazioni comunali e le aziende vitivinicole che hanno deciso di aderire all'evento». Per Di Iorio eventi del genere non possono avere un carattere estemporaneo ma rientrare in una programmazione più organica, tanto da poter diventare veri attrattori turistici.

Giuseppe Muollo è partito dal ritrovamento delle spoglie mortali di Diego Cavaniglia. «E' stato - ha detto - un episodio fondamentale che come Sovrintendenza abbiamo seguito con passione. Questo evento è per noi una tappa importante. In più è un'occasione di conoscenza. Si potranno così approfondire aspetti legati al ritrovamento, ma anche allo splendido sarcofago di Cabaniglia e all'abbigliamento del '400. Si potrà conoscere la storia di un cavaliere, ma l'occasione è utile per conoscere e scoprire le nostre radici e la nostra storia».

Per fra Agnello Stoia l'evento rappresenta una delle risposte alle esigenze del territorio, portata avanti in modo francescano. Il convento di San Francesco a Folloni, infatti, è luogo di spiritualità, ma anche laboratorio culturale e testimonianza storica. «Il convegno di sabato - ha detto - è la prima tappa di un complessivo progetto di comunicazione. Cavaniglia diventa il gancio che può proiettare l'Irpinia in Europa e nel Mediterraneo». L'obiettivo finale è quello di poter realizzare presso il convento un centro di studi e documentazione dell'Alta Valle del Calore. «Questa - e così ha concluso - è davvero la terra del buon vivere. Ed è da qui che bisogna partire per il rilancio».

Ha concluso l'onorevole Alberta De Simone. «Questo progetto - ha detto - è una delle perle del nostro progetto politico ed amministrativo. Si inserisce, poi, nell'area del Terminio Cervialto che resta la più preziosa di tutta l'Irpinia. Questa fetta di territorio va valorizzata e resa appetibile per captare flussi turistici. Tutto in un'ottica di ricettività compatibile rispetto al paesaggio, che è l'unica grande risorsa che abbiamo. Per fare questo è necessaria una collaborazione strettissima tra gli enti. Non possiamo dimenticare, poi, che la cultura è uno dei principali attrattori turistici. Quest'evento dedicato a Cavaniglia rappresenta una formidabile saldatura tra enti, Sovrintendenza e realtà culturali del nostro territorio». Avellino, 24 maggio 2005

 

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