L''Istituto Comprensivo

L’ambiente, il paesaggio, la salute pubblica a chi appartengono? Sono forse proprietà individuali che ognuno gestisce in maniera autonoma e senza vincoli? E’ forse possibile nel nome della proprietà privata, della ragione dell’impresa, del calcolo economico, modificare a proprio piacimento il paesaggio? E’ forse possibile disporre, sempre nel nome dell’individualità, dell’ambiente che ci circonda a proprio piacimento? E’ forse possibile, nel nome del singolo interesse, ignorare le preoccupazioni collettive e gli effetti sulla salute pubblica delle proprie attività?

 

Tutto ciò non deve e non può essere possibile anche perché la nostra Costituzione non lo permette. La Costituzione Repubblicana, che tra l’altro quest’anno festeggia i 60 anni, tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione e perciò sottrae il paesaggio al privato arbitrio assegnandolo alla collettività quale patrimonio comune e bene della Nazione. La Costituzione Italiana assegna alla Repubblica la tutela della salute come fondamentale diritto dell''individuo e interesse della collettività e pur riconoscendo che l’iniziativa economica privata è libera precisa che essa non può svolgersi in modo da arrecare danno alla sicurezza, alla libertà ed alla dignità umana.

 

Uno dei compiti della scuola è l’insegnamento della Costituzione della Repubblica Italiana unitamente all’insegnamento della convivenza civile, del rispetto del bene pubblico e del bene comune e, oggi più che mai, dell’educazione al rispetto ed alla salvaguardia dell’ambiente e della salute. La scuola non può e non deve mai prescindere da questi insegnamenti e soprattutto non può non tradurre nella pratica quotidiana ciò che essa stessa insegna. E’ per questi motivi che il Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Fiorentino Sullo” di Paternopoli, nella seduta del 01.02.2008, ha voluto dire la propria, e deliberare questo documento, sulle questioni del costruendo polo tecnologico di via Serra.

 

Vogliamo ricordare che stiamo parlando di un traliccio di 40 metri d’altezza capace di ospitare decine di trasmettitori di qualunque genere e potenza, ubicato nelle immediate vicinanze del plesso scolastico, della casa canonica e del campo sportivo comunale. Praticamente nelle immediate vicinanze di quei luoghi quotidianamente frequentati da tutti i bambini e ragazzi di Paternopoli per molte ore della giornata. La continua esposizione ai campi elettromagnetici a cui sarebbero sottoposti i bambini ed i ragazzi ha destato notevole preoccupazione ed apprensione tra i genitori e tra l’intera comunità Paternese tanto che è subito nato un comitato spontaneo di cittadini che si oppone alla realizzazione di questo “ecomostro”. L’attività del comitato, che si è fatto carico di organizzare una campagna di sensibilizzazione e di una petizione popolare culminata nella raccolta di circa 800 firme, ha portato il Consiglio Comunale di Paternopoli ad approvare un regolamento sulle installazioni ed a revocare i permessi concessi in regime di commissariamento dell’Ente Comune.

L’assoluta contrarietà di gran parte della popolazione di Paternopoli alla realizzazione, nei pressi del campus scolastico, di una fonte inesauribile d’inquinamento elettromagnetico e di un’opera di stravolgente impatto sull’assetto urbanistico, paesaggistico e ambientale del paese è dimostrata dall’astensione dalle lezioni di più del 50% degli alunni per quattro giorni consecutivi (9-10-11-12 gennaio 2008). Oggi, però, nonostante la contrarietà di gran parte della comunità e l’approvazione del regolamento comunale sulle installazioni, la partita non è chiusa, anzi i lavori, per svariati motivi, stanno procedendo anche se in attesa di un pronunciamento definitivo della magistratura nella quale noi tutti confidiamo.

 

In questo quadro, come Consiglio dell’Istituto Comprensivo “Fiorentino Sullo” di Paternopoli, intendiamo manifestare la nostra contrarietà affinché si realizzi il Polo Tecnologico di via Serra e  

 

CHIEDIAMO

 

Al Comune

di esercitare con efficacia ed autorevolezza i poteri di programmazione e di controllo e, nel caso specifico del polo tecnologico, di non mollare e di battersi fino all’ultimo grado di giustizia; di perseguire la qualità, di ricercare la bellezza e l’eccellenza per il proprio territorio; di fermare la distruzione del paesaggio; di supportare le proprie tipicità territoriali, la conoscenza delle proprie produzioni tipiche come risorsa di lungo termine e presupposto di sviluppo, benessere e qualità della vita.

 

Alla Provincia ed alla Comunità Montana

di non deresponsabilizzarsi richiamandosi passivamente all’autonomia di scelta dell’Ente Locale; di orientare la pianificazione provinciale e territoriale in modo tale da aiutare ed indirizzare i Comuni a raggiungere obiettivi di qualità.

 

All’Ufficio Scolastico Provinciale di Avellino

di prendere a cuore la situazione “polo tecnologico” di Paternopoli e di dare segno tangibile della presenza della scuola sul territorio; di dare prova concreta della inscindibile simbiosi tra la teoria dell’insegnare e la trasposizione nell’agire; di mettere in campo ogni azione possibile a sostegno dell’Istituto Statale Comprensivo “F. Sullo” di Paternopoli contro la costruzione dell’antenna di via Serra.

 

Alla Prefettura di Avellino

di sostenere l’azione comunale tesa a difendere il territorio; di sostenere la popolazione nell’azione intrapresa contro l’installazione di una fonte di inquinamento permanente.

 

CHIEDIAMO

alla sig.ra Presidente della Provincia di Avellino, al sig. Presidente della Comunità Montana “Terminio Cervialto”, al sig. Sindaco di Paternopoli, al sig. Dirigente dell’USP di Avellino, al sig. Prefetto di Avellino, alle Associazioni Ambientaliste e a tutti coloro che hanno a cuore il bene comune, atti coraggiosi ed efficaci per fermare la deriva dello scempio a tutto campo e del consumo indiscriminato del territorio; di avviare una svolta nella direzione di un corretto uso delle risorse naturali e del territorio.

 

 
IL CONSIGLIO D’ISTITUTO
(f.to dal Dirigente Scolastico)
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