Sono un " masto di festa re la maronna" , come si dice in gergo. Insieme ad altri generosi paternesi sottraiamo tempo e denaro alle nostre famiglie per garantire al nostro piccolo paese qualche manifestazione pubblica utile anche all'economia del paese, oltre che a mantenere le tradizioni di un popolo. Al massimo queste manifestazioni durano una decina di giorni su 365 e vanno dal carnevale, alla festa della Madonna della Consolazione, alla festa di Sant'Antonio da Padova, alla festa di San Michele , a qualche sagra e da due anni alla amnifestazione Terra Arte. Sono poche, pochissime, quasi niente. Pensate che a Taurasi solo la sagra del vino dura 5 giorni, occupa tutto il centro storico e garntisce 50 mila presenze di pubblico, con confusione , musica e risate fino alle 5 di mattina. Eppure a Taurasi nessuno si lamenta degli schiamazzi notturni o di fantomatici gruppi elettrogeni che limitano il sonno della gente. Lo stesso vale per Ariano dove si tiene il folkfestival o ad avellino con il concerto di Pino Daniele o a Montefalcione per i fuochi pirotecnici. Si tollera perche' si vive in comunita' e qualche ora di sonno in meno non ha mai ucciso nessuno. Io per esempio ho fatto i turni di notte per venti anni , nelle corsie dei pronto soccorso , eppure non sono ancora morto. Tolleranza , dunque e pazienza.
Quando c'e' la festa di San Michele , giu' all'Angelo, si fa baccano fino a notte inoltrata e i miei genitori sono anziani e disabili, eppure non si lamentano . Sanno che per due giorni devono avere pazienza , devono sopportare per il bene comune. Ma anche per permettere alle attivita' economiche e commerciali del paese di godere di un po' di ossigeno in questo periodo di crisi profonda. Chi vive in paese gode di alcuni privilegi rispetto a quelli che vivono in campagna ma deve , per il bene del paese, sapere essere tollerante nei 10 giorni di feste che si svolgono a Paternopoli.Se qualcuno crede che Paternopoli debba diventare solo un dormitorio sbaglia e fa pecccato perche' evidentemente non vive di commercio ma , come me di soldi pubblici, essendo dipendente dello stato. Solo che io non protesto, anzi mi adopero per favorire momenti di aggregazionbe e di incontro che portino piu' persone a Paternopoli.
Ed e' con questo spirito , senza volonta' di polemica, che offro a terra arte la possibilita' , nella prossima edizione, di svolgere qualche spettacolo anche in piazza Angelo. State tranquilli il gruppo elettrogeno per due giuorni , fino alle 4 di mattina, lo potete mettere sotto casa mia. Anche il mio vecchio padre, disabile e malato e' d'accordo. Per Paternopoli e per la comunita' si puo' fare questo piccolo sacrificio.
Andrea Forgione, paternese .