Per un nuovo orizzonte

Paternopoli è in subbuglio per l’arrivo di 17 profughi di origine pakistana causa chiusura dei centri di accoglienza di Monteforte e Mercogliano.
Si sono registrate numerose ondate di indignazione popolare e, nella comunità paternese serpeggia preoccupazione, angoscia e malcontento.
Una parte della popolazione invece, forse per attitudini, formazione professionale, orientamento politico, umanità, è pronta invece ad accogliere chi fugge e chi grida aiuto ed hanno già gonfiato le vele al vento dell’accoglienza e della integrazione.
Una popolazione civile, democratica, saggia,umana ed evoluta culturalmente e socialmente, in merito alla questione dell’accoglienza e della integrazione dei profughi, deve sempre avere un atteggiamento improntato sulla massima disponibilità. Vanno stigmatizzati gli intenti sociali sciovinisti e soprattutto, va debellata quella che alcuni esperti definiscono: sindrome di Nimby sociale(no nel mio quartiere).
Certamente, non bisogna essere favorevole all’accoglienza tout court.
E’ necessario attuare politiche conoscitive ed integrative; campagne di stampa e di informazione; stanare chi lucra e compie traffici illeciti; organizzare convegni ed assemblee pubbliche per questioni così impattanti e, soprattutto, creare meccanismi di garanzia tanto nel campo della coabitazione e coesistenza di etnie diverse su uno stesso territorio, quanto nel campo del partenariato e della cooperazione sociale.
Così facendo, da un lato si garantirà il massimo profitto per l’accoglienza e l’integrazione dei profughi nel tessuto sociale paternese dall’altro, si potranno isterilire le inquietudini, le angosce e le preoccupazioni che giustamente albergano nella comunità di Paternopoli.
In questa cornice sociale mal si addicono le esplosioni demagogiche e populistiche( con il loro linguaggio sovente altezzoso e magniloquente) sia del cultori dell’accoglienza che dei cultori della non accoglienza. Tali iniziative serviranno solamente ad alimentare forme di lacerazione e disgregazione sociale generando risentimenti,odio preconcetto e malcontenti.

Antonello Garofano

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