Dal gruppo "Paternopoli LIFE" di Facebook.
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Non è mia abitudine rispondere o concedere repliche a qualcosa a cui ho già ampiamente dato risposta a suo tempo, ma non posso fare a meno di replicare ad un fazioso articolo apparso sul sito di "Paternopolionline" a firma dell'amico concittadino Antonio Garofano. E' pur vero che ognuno ha il diritto di esprimere una sua libera opinione che può essere condivisa o meno, tuttavia non sono ammesse, comunque, accuse gratuite nei nostri confronti, né ritrattazioni sulla campagna diffamatoria perpetrata ai nostri danni con l'unico scopo di oltraggiare la nostra immagine umana e professionale, oltre che la nostra rispettabile azienda radiofonica. L'autore, come altre poche persone, si ritengono ancora in diritto di strumentalizzare l'antenna di via Serra aggrappandosi a delle insulse e gratuite insinuazioni, ribaltando su di noi atteggiamenti e frasi proprie di chi, all'epoca, parlò di noi come criminali, terroristi ambientali e responsabili di immani sciagure che di lì a poco avrebbero colpito la comunità di Paternopoli.
Noi siamo persone costruttive e ci dedichiamo al ns. lavoro e ai ns. progetti, grazie alle nostre capacità intellettuali ed imprenditoriali. Non siamo mai stati interessati a polemiche, pettegolezzi o quant'altro. Le accuse gratuite mosse nei ns. confronti nell'articolo citato poc'anzi " .... All'interno del documento sono state scritte solo calunnie e menzogne.....", lasciano il tempo che trovano e si capisce molto bene il perché. Bastano queste foto che allego per smentire, per l'ennesima volta, le accuse faziose e gratuite rivolte nei ns. confronti. Le stesse dimostrano, senza ombra di dubbio, come la passata Amministrazione Comunale ha usato 2 pesi e 2 misure: a noi ha sospeso per ben 2 volte i lavori per cui siamo stati costretti a ricorrere altrettante volte al TAR Campania per difendere i ns. diritti e a nostre spese mentre, gli stessi Amministratori, hanno fatto gli "spacconi" con i soldi di tutta la comunità. A distanza di poco tempo, la medesima Amministrazione, ha fatto installare apparati trasmittenti sulla scuola e sul comune di Paternopoli documentati dalle foto.Dunque, la domanda sorge spontanea: come mai l'Amministrazione Comunale ha causato ingenti danni alla nostra Azienda, infierendo in tal modo contro la costruzione del ns. traliccio a 220 metri dal campus scolastico per scongiurare, a detta degli improvvisati esperti, l'esposizione della scolaresca ai campi elettromagnetici e, a distanza di pochissimo tempo, ha fatto installare proprio sullo stesso edificio scolastico, oltre che sui tetti della Casa Comunale, degli impianti di trasmissione di un'azienda privata (fatti rimuovere dall'attuale Sindaco in seguito al suo insediamento), oltre a degli impianti trasmittenti ancora ben evidenti installati sul terrazzo adiacente l'ufficio del primo cittadino? Per non parlare poi degli apparati trasmittenti privati che nel centro urbano e nelle periferie di Paternopoli già all'epoca, abbondavano ed erano abbastanza evidenti.Allora come mai solo per alcuni, gli impianti di Radio Magic e Radio Magic 2, che sono apparati tecnologici tra i migliori prodotti sul mercato e con tanto di omologazioni da parte del Ministero e della Comunità Europea, dovrebbero arrecare danni mentre tutti gli altri NO?
Ne approfitto anche per ricordare all'autore dell'articolo che, all'epoca dei fatti, era consigliere di minoranza e, come tale, parte integrante della vita amministrativa di Paternopoli. Aveva libero accesso agli atti amministrativi, nonchè il diritto e il dovere di informarsi e documentarsi sulle riunioni indette a tale
scopo e sulla ns. disponibilità alla delocalizzazione dell'antenna, anche se il sito di Via Serra era e resta il migliore per una copertura più omogenea del territorio, così come a suo tempo aveva convenuto con noi anche l'Amministrazione comunale. Come ex consigliere di minoranza, credo proprio che l'autore non si documentasse sulle riunioni che abbiamo a suo tempo tenute sul Comune, riunioni in cui l'Amministrazione si era impegnata a fornirci un sito di ns. individuazione per delocalizzare la costruzione del ns. traliccio. Non uno, ma tre siti furono da noi individuati, anche se tecnicamente e logisticamente non equivalenti a quello della Serra, di cui uno alla contrada S. Felice. Ricordo ancora all'autore che l'Amministrazione Comunale, di cui anche lui faceva parte, non fu in grado di provvedere, con gli strumenti tecnici e amministrativi che gli competevano e di cui disponeva, di trovare una soluzione idonea ma, nelle varie riunioni svolte, da parte degli attuali amministratori ci veniva offerta solo "aria fritta". Eppure, il terreno nella parte più alta di Contrada San Felice, da noi individuato, fu messo a disposizione gratuitamente dal proprietario per cui sarebbe bastato un minimo impegno per giungere ad una definizione. Ma così non fu.
Non mi risulta che l'autore all'epoca, anche se come consigliere di minoranza, ci abbia mai interpellato almeno per ascoltare anche le ns. esigenze di imprenditori e magari potersi prodigare alla ricerca di una soluzione alternativa. Invece si è prodigato, a suo dire, con fierezza, solamente per ostacolare pretestuosamente la costruzione dell'antenna con l'unico obbiettivo di danneggiare la ns. impresa dimenticandosi finanche che l'Azienda Radio Magic s.r.l. ha pieni diritti di operare e trasmettere sulle proprie frequenze, autorizzata con Atti di Concessioni Ministeriali.
Invito l'autore ad astenersi nel fare demagogia sulla ns. pelle e farebbe bene ad astenersi anche nell'esternare competenze tecniche, sanitarie ed ambientali che non gli competono in quanto non mi risulta che abbia abilitazioni professionali in tal senso. Per fare ciò ci sono autorevoli Enti Istituzionali preposti come ARPAC e USL.
Invece, in virtù delle "autorevoli" conoscenze tecniche in materia espresse, chi sa se l'autore si è posto la domanda del perché la Vodafone ha costruito questo sito trasmittente di Paternopoli su un'area sottostante la cima e non sulla parte più alta come dovrebbe essere? Tecnicamente, in una posizione sottostante, la diffusione radioelettrica non può essere efficiente come lo potrebbe essere su una quota più alta. Poi, perché nella zona più alta e tecnicamente più idonea a tale scopo, il proprietario del terreno non avrebbe dato la sua disponibilità ad offrire il terreno gratuitamente? Chi sa se è stato interpellato e se sono stati interpellati anche gli altri proprietari di appezzamenti di terreni adiacenti? Sarebbe opportuno che l'autore si ponga la domanda anche del perché il gestore di telefonia mobile avrà scelto una posizione geografica più sottoposta, tecnicamente penalizzante, quando avrebbe potuto avere la disponibilità di una posizione geografica tecnicamente molto più ampia e favorevole alla diffusione del proprio spettro radioelettrico?
Chi sa se ancora l'autore è a conoscenza che all'epoca qualche proprietario del terreno di contrada San Felice si oppose all'Amministrazione circa la costruzione dell'antenna in detta località in quanto la stessa non era compatibile con la villa che avrebbe dovuto costruire a breve. Fino adesso, nuove costruzioni di ville non se ne sono ancora viste, forse si sta ancora aspettando il permesso a costruire? Ma qualcosa non torna e mi sorge il dubbio: questo traliccio Vodafone potrà essere compatibile con la villa se il nostro non lo poteva essere?
E per concludere, un invito e un dovere da parte dell'autore dell'articolo, non come semplice cittadino, ma come ex amministratore dell'epoca, di rendere pubblici i costi legali e quant'altro sostenuto dall'Amministrazione Comunale – pagato con denaro pubblico - per le pretestuose vicende giudiziarie perpetrate contro di noi e di cui anche lui si è reso responsabile.
Dunque chi scrive solo "MENZOGNE E CALUNNIE"? Alle persone di "BUON SENSO" le proprie deduzioni e valutazioni.
Barbieri Salvatore