Ricordando Alfonso...

Paternopoli/Grave lutto per la Comunità

 

RICORDANDO ALFONSO ...

 

E' sera. E' quella del primo febbraio 2007. Anche questo mese è iniziato in modo insolito. Un vento gelido presente nelle prime ore del mattino ed in quelle serali racchiude gran parte di una giornata che è accarezzata da un sole tiepido. Si fa fatica ad abituarsi. Specie alla luce che di questi tempi dovrebbe cedere il passo al buio. E' proprio in questo intervallo, che Alfonso Giusto è andato via. Sicuramente in cielo c'è stato un gran rumore. E' stato accolto dal suono di quelle bande musicali che lui, qui in terra, ha tanto amato. Tanto da esserne stato protagonista. E da protagonista ha allevato generazioni di ottimi musicisti. Insegnando loro musica e vita. Vita che Alfonso ha vissuto in maniera impeccabile. Uomo, marito, padre che può essere di esempio per tutti. La Comunità ha pianto Alfonso. Per quanto, per la mia storia, poche lacrime ancora mi rimangono, io ho pianto Alfonso. E piangendo ne ricordavo la sua sensibilità, la sua riservatezza, la sua bontà, il suo essere presente in tutta la mia personale via Crucis. In cielo, dicevo, c' è rumore di bande. In terra, qui da noi, c' è il rumore di una sinfonia triste. Sinfonia che accarezza i nostri pensieri, i nostri ricordi e che ci aiuta, dovrebbe aiutare tutti, a vivere questo dolore come una spinta a migliorarci. La Comunità, la nostra Comunità ha bisogno di questi uomini. Silenziosi, discreti, ma incisivi nella vita, nella famiglia, nella Società. Sua moglie Lina, i figli Guido, Maria ed Alessandra, inconsolabili nel loro dolore, devono avere certezza che una Comunità intera si è stretta intorno a loro. Poca cosa, certo, rispetto alla incommensurabile perdita. Epperò tanta partecipazione al dolore è la testimonianza che ci ha lasciato un uomo giusto, buono, onesto. Caro Alfonso, quanti ti hanno conosciuto e quanti come me ne hanno potuto apprezzare ed ammirare la tua enorme disponibilità a condividere anche un dolore che non era tuo, ma che tu facevi tuo perché di una Comunità va condiviso tutto, ti abbracciano e ti ricorderanno per sempre.

    Mario SANDOLI

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