Scene di ordinario orrore

Chi il 24 ottobre percorreva la strada provinciale compreso nel nostro Comune fra "La Rondinella" e il cavalcavia sul Calore, si imbatteva in una scena raccapricciante: su di una carreggiata il corpo di un cane travolto dalle auto e, sul ciglio della carreggiata opposta, il corpo di un altro cane pure ucciso dalle auto con una lunga corda di canapa al collo.

Su questo breve tratto scene simili sono frequenti, ammali di tutte le razze sono regolarmente falciati dalle macchine ciò non è dovuto al caso o all'imprudenza (degli animali ovviamente) ma  ad una serie di ragioni, alcune delle quali provo ad elencarle:

  • la scarsa considerazione, di noi meridionali soprattutto, verso gli ammali, guardati con fastidio, considerati poco meno di cose;
  • l'abbandono dei cani praticato regolarmente, e socialmente accettato, che è all'origine del randagismo;
  • il mancato rispetto dei limiti di velocità (su quel tratto è di 50 Km/h), e l'assenza di controlli: a quella velocità si può scansare qualsiasi animale, compresi i ricci, ma alzi la mano chi rispetta questo limite, a partire dai conducenti degli autobus;
  • la manifesta impotenza delle associazioni per la protezione e tutela degli animali, che si arrendono di fronte alle dimensioni del fenomeno del randagismo e dell'abbandono;
  • la legislazione in materia a volte complessa e contraddittoria, spesso tanto severa da essere inapplicabile, che scoraggia anche le autorità che dovrebbero farla rispettate, le quali preferiscono evitare "mal di pancia" per problemi che in fondo interessano i soliti pochi: tutto si riassume nei canili che, in quanto ad orrore, offrono un vasto campionario.

Un' ultima osservazione sui VERDI non se l'abbiano a male ma non sempre tengono fede alla loro sigla che li vorrebbe vedere impegnati in prima linea nei temi ambientalisti. Nella realtà dell'ambiente e di chi in esso ci vive se ne occupano poco o per niente, preferendo 1a politica pura, in nulla distinguendosi dalle altre sigle della sinistra estrema se non per la particolare cura nell'apparire

La conclusione peggiore di quanto sopra sarebbe tutti colpevoli, nessun colpevole.

Io penso che tutti possiamo fare qualche cosa perchè spettacoli come quello sopra descritto non si ripetano, certamente la peggiore cosa é di fare come gli struzzi, o di chiudere gli occhi, girare la testa da un'altra parte e cercare di dimenticare in fretta, perchè il prossimo orrore è dietro l'angolo e, poiché la natura sa vendicarsi, forse domani potrebbe toccare a noi.

Con l'occasione desidero rivolgete un invito a riflettere su ciò che stiamo facendo all'ambiente in cui viviamo, e non dimenticare che esso è il frutto di un equilibrio complesso nel quale dobbiamo trovate posto tutti, uomini, anomali e piante. Ambiente non è solo il problema dell'immondizia o quello degli scianchi fognari, e neanche solo acqua o aria o alberi o prati, ma anche gli animali che in esso vivono insieme a noi e meritano il nostro rispetto, da quelli che lottano tutti i giorni per la sopravvivenza della loro specie, come le volpi o i serpenti, a quelli che sono vittime del nostro divertimento come i pesci o gli uccelli, a quelli che di noi si fidano e cercano la nostra amicizia e che spesso ricambiamo con disprezzo, se non con prove di efferata cattiveria

 

Grazie per l'attenzione

 

Paternopoli, 27 ottobre 2006

 

Angelo Bianco

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