Da uno studio effettuato dalla consigliera delle pari opportunita' , dottoressa Domenica Marianna Lomazzo, e' emerso che in provincia di Avellino ci sono ancora 49 giunte comunali dove non vi e' alcuna rappresentanza femminile. Fra questi comuni vi e' anche Paternopoli. Era dagli anni 90 che Paternopoli aveva sempre avuto donne in giunta, in particolare negli ultimi anni le giunte erano a maggioranza femminile. Sia l'amministrazione di Duilio Raffaele Barbieri , che quella guidata dal dott. Felice de Rienzo sono state a maggioranza femminile. Doveva arrivare la Rinascita ed il sindaco Giuseppe Forgione per riportare indietro le lancette della storia politica paternese. Infatti, la Rinascita , pur avendo fra le sue file 4 donne candidate, di cui due elette, ha nominato una giunta tutta al maschile. Questa scelta non fa onore alla cultura politica del nostro paese e dimostra la poca sensibilita' della Rinascita nei confronti delle donne. Lo studio della dottoressa Lomazzo e le sue buone ragioni ci spingono a chiedere al sindaco Giuseppe Forgione ed alla sua compagine di fare un rimpasto di giunta , inserendo un assessore donna . Vogliamo assessore la professoressa Teresa Filippone o, a scelta, la signora Lidia Troisi. Anzi, sarebbe un bel gesto se i due uomini , che oggi siedono in giunta, il cavaliere Antonio Morsa ed il dott. Mario Balestra, si dimettessero per far entrare in giunta entrambe le signore, persone competenti e capaci.Ma cosi non sara' perche' la Rinascita e la rinascita del maschilismo e dei vecchi ed obsoleti metodi e liturgie della politica. Ci scusera' la dottoressa Lomazzo per il fatto che il nostro paese e' fra i 49 comuni maschilisti. La prossima volta il Pd di Paternopoli , nella futura giunta, sara' onorato di avere una maggioranza tutta femminile, come e' nella tradizione paternese. Ci scusiamo ma la Rinascita e' solo un incidente di percorso, una parentesi dalla vita breve.
Andrea Forgione, segretario circolo Pd Angelo Vassallo di Paternopoli e dirigente provinciale