Amici e Compagni per sempre

In riferimento all'articolo pubblicato sul corriere il 14 ottobre 2005 e a firma di Giuseppe Storti mi corre l'obbligo di fare alcuni chiarimenti.

Caro compagno Storti "chi semina critiche, non deve camminare scalzo".

Ti lamenti perchè ti senti isolato politicamente. Voglio prima di ogni cosa tranquillizzarti. Martedì 11 novembre, nei locali del circolo della Margherita, si è tenuto un incontro politico che aveva come tema l'organizzazione delle primarie.

Ti rammento che la Margherita ed i Democratici di sinistra fanno campagna elettorale per lo stesso candidato: il professor Romano Prodi. Quindi la riunione era solo logistica e non si è minimamente accennato a questioni di politica locale. Tu non sei stato invitato perchè voti e fai votare, in maniera coerente e legittima per Pecoraro Scanio. Ne noi, né, credo, la Margherita, mai abbiamo pensato di assumere atteggiamenti di ostracismo nei confronti del tuo partito. Certo non siamo intervenuti alla riunione indetta dal tuo segretario compagno Melfetano Raffaele.

Le ragioni le conosci bene e le sa anche il tuo segretario provinciale compagno dott. Gianluca Festa. Ritirate pubblicamente la pregiudiziale che arbitrariamente avete posto nei confronti dei Democratici di Sinistri e ripartiamo da dove ci eravamo lasciati.

Chi sei tu per dire Pasquale va bene e Federico no, oppure Andrea è vecchio e Giovanni è nuovo, e ancora Vittorio è compromesso mentre Maria è il futuro. Prima di rinnovare gli uomini io credo vada rinnovato il costume politico, i tuoi atteggiamenti non aiutano le politiche di rinnovamento.

Sei troppo impaziente, spari a zero, dialoghi e ti fai strumento di chi, come vedi poi ti pugnala senza rimpianti. Il tuo atteggiamento ha messo i Verdi in un angolo dal quale se ne esce solo con la politica Ti ripeto rettifica quella dichiarazione oppure, se vuoi tenere il punto accettane le conseguenze senza abbaiare alla luna. In riferimento agli aspetti più personali, io non rinnego nulla della rima storia politica. Sono orgoglioso e mi vanto di avere insieme a te e a tutti gli altri compagni fondato nel 1996 il circolo Antonio Gramsci di Rifondazione Comunista.

E' stata una grande ed intensa stagione politica che mai dimenticherò... Sono stato un avversario di Felice De Rienzo e della sua politica. Piuttosto molti di quelli che ieri erano al tavolo con De Rienzo o peggio ancor sotto la "moffetta" di De Rienzo, oggi tentano di ergersi a paladini di rinnovamento e chiamano a raccolta contro di lui. Trasformisti dell'ultima ora. Sono gli stessi che ci portarono in tribunale, che tramavano mentre noi gridavamo e combattevamo per la legalità e la trasparenza, gli stessi che applaudivano quando il despota si definiva, autocompiacendosi, LORENZO IL MAGNIFICO e spendeva e spandeva senza ritegno...

Io so quale è il tuo motto. Tu vuoi dire TUTTI A CASA, si volti pagina.

Ma questo non lo si fa sparando su chi come te vuole il rinnovamento. Io sono sempre tuo amico, perchè per me l'amicizia è una cosa sacra ma va distinta dalla politica e dagli affari. Mi comprendi amico e compagno Giuseppe. Credo come te nell'unione delle forze di centro sinistra ma non posso

sopportare che tu una mattina ti alzi e spari in direzione degli alleati. Cambiare idea è segno di

saggezza, spero che vorrai in futuro rivedere e rimuovere quella assurda pregiudiziale e camminare

insieme a me verso quel futuro radioso che sognammo da uomini liberi e fieri per la nostra amata Paternopoli.

 

Paternopoli  15/10/2005

 

 

Firmato dal Vice Segretario dei DS, Andrea Forgione

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