Cari Compagni, teniamo la schiena dritta

Le polemiche scatenate dalla mancata partecipazione delle Associazioni per il PD al Comitato Provinciale dei 66 hanno reso evidente la profonda debolezza del pensiero e dell'azione politica dei Democratici di Sinistra irpini ed in particolare della dirigenza provinciale. Infatti, il modo con il quale la dirigenza dei DS ha accettato gli umori del dott. Giuseppe De Mita hanno mostrato all'opinione pubblica un volto mai conosciuto prima. I DS irpini sono apparsi totalmente subalterni e subordinati ai voleri del suo "potente" alleato. Una debolezza politica che si rifletterà anche nel prossimo PD dove i nostri compagni, di questo passo, saranno relegati al solo ruolo di comparse o di esecutori ubbidienti di via Tagliamento. Come si può tacere quando Giuseppe De Mita dichiara pubblicamente che la Società Civile e le Associazioni per il PD sono tutte rappresentate nel Comitato Provinciale, mentre tutta la provincia sa che così non è? Personalmente, sono un dirigente della Sezione DS di Paternopoli ed al contempo sono anche iscritto all'Associazione per il PD per l'Irpinia.

Questa Associazione, non rappresentata nel Comitato Provinciale dei 66 perché discriminata, fin da luglio 2006 si è resa protagonista di iniziative promosse sul territorio tendenti ad informare e sensibilizzare i cittadini sul progetto PD. Unanimemente viene riconosciuto all'APD di aver svolto un' importante ruolo di catalizzatore e di lievito in favore del nuovo soggetto politico anche quando altri soggetti politici, come Giuseppe De Mita, erano scettici e non disdegnavano di lanciare anatemi contro chi era definito ironicamente esploratore del PD. Quello che voglio dire è che, mentre De Mita e soci facevano gli schizzinosi rispetto al nuovo soggetto politico, gli iscritti e la dirigenza dell'APD per l'Irpinia, senza essere professionisti della politica, sottraendo tempo ed energie preziose alla famiglia e alla sfera personale, con spirito di abnegazione, circondati a volte anche dall'ilarità dei tanti detrattori del PD, hanno saputo mantenere accesa e viva la fiammella della speranza per un' Italia e un'Irpinia più giusta, più libera e più democratica.

Questi uomini e queste donne dell'APD, con scarse risorse economiche, hanno saputo dare vita a ben due iniziative di rilievo provinciale, senza eguali. La prima, il 9 settembre 2006 che si è materializzata in un convegno dibattito sul tema del PD, primo evento assoluto in provincia di Avellino; la seconda, il 28 aprile 2007 che si è materializzata nella Convention delle Associazioni per il PD, dove al tavolo della presidenza sedevano insieme: "Democraticamente Insieme" di Franco Maselli, "Unipade" di Mario Matarazzo, "Apd d'Oriente" di Vito Marchitto, "Apd per l'Irpinia" di Antonio Petruzzo (organizzatrice dell'evento), "Rete Insieme per il PD" di Felice Rubinaccio. Alle manifestazioni suddette hanno partecipato anche autorevoli rappresentanti dei DS. Alla prima manifestazione erano presenti il compagno senatore Angelo Flammia, attualmente Presidente dei DS irpini e il compagno Peppino Di Iorio, dirigente provinciale DS ed oggi designato nel Comitato dei 66; alla seconda manifestazione hanno partecipato la compagna Luana Evangelista, dirigente Sinistra giovanile DS, designata nel Comitato provinciale dei 66, ed ancora il compagno Peppino Di Iorio. Inoltre alla manifestazione del 9 settembre 2006 la compagna Presidente Alberta De Simone fece pervenire un telegramma, letto dal sottoscritto ad una folta platea, composta da cittadini, amministratori e segretari di sezione di DS e Margherita, dove l'on. De Simone esprimeva compiacimento e condivisione, sia rispetto alla manifestazione che agli obiettivi comuni. Inoltre, io stesso, ho contattato telefonicamente più volte l'attuale Segretario provinciale, compagno Carmine Russo che, scusandosi per non poter essere presente fisicamente alla Convention delle Associazioni per il PD, mi autorizzò a portare il suo saluto e ad esprimere la sua vicinanza politica alle Associazioni per il PD che erano presenti alla manifestazione.

Ed allora, io mi chiedo, perché oggi i dirigenti DS usano la memoria per dimenticare? Io credo che lo fanno per assecondare la volontà del Coordinamento provinciale della Margherita che ha chiaramente posto una pregiudiziale ad personam nei confronti dell'APD di Petruzzo, dell'APD di Marchitto e dell'APD di Rubinaccio, anche se nei giorni che hanno preceduto la composizione del Comitato dei 66, entrambi i Segretari dei partiti dell'Ulivo si erano espressi per una sicura partecipazione di tutti i rappresentanti delle associazioni per il PD presenti sul territorio. Cari compagni dirigenti così non va bene. Dobbiamo imparare a tenere la schiena dritta, altrimenti finiamo per dare ragione a chi ha lasciato il Partito dopo il Congresso al grido di: "non intendiamo appassire come fiorellini nel giardino di Nusco". Perbacco, noi siamo la sinistra riformista, abbiamo le carte in regola e la statura morale per portare nel PD la nostra storia che è fatta di democrazia, libertà e solidarietà. La politica è un meraviglioso viaggio collettivo, dove la pluralità di idee arricchisce ogni viaggiatore. Ho idea che i DS provinciali vogliono invece viaggiare in prima classe, in cuccette riservate, in compagnia solo dei colleghi diellini. La domanda sorge spontanea: possono questi dieci uomini che reggono i vecchi apparati di partito decidere da soli il Futuro dell'Irpinia? Avevamo immaginato un altro percorso e un destino diverso per i DS.

 Tra le nostre fila hanno sempre militato, uomini e donne, capaci, liberi ed autorevoli, in grado certamente di guidare in futuro il PD. Per ambire al ruolo di Leader però occorre avere sopra ogni cosa, la libertà di pensiero e di azione. In occasione della formazione del Comitato dei 66 questa condizioni a noi DS è completamente mancata. Personalmente dissento totalmente  dal comportamento pilatesco tenuto dalla nostra dirigenza nella formazione del Comitato. Mi permetto di lanciare un appello alla compagna, on. Rosetta D'Amelio e al compagno senatore Angelo Flammia per ritrovare coraggio ed autorevolezza, doti che ad entrambi non hanno mai fatto difetto, per dire a muso duro al dott. Giuseppe De Mita che in questa circostanza ha sbagliato. La prepotenza, l'arroganza, il non porsi in ascolto, la paura ancestrale di confrontarsi con chi la pensa diversamente ed appare disubbidiente, che hanno accompagnato molte delle decisioni prese dal Coordinamento provinciale della Margherita, devono tradursi invece in comportamenti ospitali, sensibili, fiduciosi ed aperti da parte del nostro partito. Senza ciò il PD Irpino è morto già prima di nascere. Personalmente sono un vero e convinto democratico, non resterò a guardare inerme la morte del progetto nel quale ho creduto fin dal primo momento. Scriverò al compagno Segretario Piero Fassino e al candidato alle Primarie Walter Veltroni per rappresentare questa degenerazione del processo costituente del PD irpino. Infine, annuncio dalle pagine del giornale, che dopo profonda riflessione ho accettato di candidarmi nella lista LIBERALIRPINIA promossa dal Comitato provinciale delle Associazioni per il PD. Non lo faccio per velleità personale o per amore di gloria. Intendo solo testimoniare, con la mia umile persona, il mio NO ad ogni forma di prevaricazione e discriminazione nei confronti di quelle centinaia di migliaia di cittadini che subiscono tutti i giorni le angherie di un sistema politico ormai vecchio e superato che non deve trovare cittadinanza nel PARTITO NUOVO.

Data 16/7/2007

 

Andrea Forgione: Militante del PD e Dirigente Sezione DS di Paternopoli

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