L'elezione dei due CDA dell'Alto Calore hanno riproposto in Provincia di Avellino le solite e vecchie logiche spartitorie dei professionisti della politica. Scartata l'idea che i due CDA siano stati eletti liberamente dai Sindaci del Consorzio, anche perché nella nostra provincia nulla si muove se le vecchie sedi di partito non vogliono, l'elezione dei due CDA lascia sul tavolo due precise domande:
- 1. perché non si è deciso di nominare un unico CDA, come pure da più parti si era avanzata richiesta?;
- 2. chi si è arrogato il diritto di fare le trattative a nome e per conto del Partito Democratico?
Premesso che ritengo tutti i componenti dei due CDA, Servizi e Patrimonio, eletti ieri, persone corrette e competenti, come mai questi signori non hanno avvertito l'esigenza di accorpare i due CDA in modo da razionalizzare la spesa e soprattutto di dare risposte più efficaci ed efficienti su un tema così importante come sono le acque pubbliche? In realtà, a nostro modesto avviso, la decurtazione dei posti del CDA, disciplinata per legge, ha consigliato ai professionisti della politica di mantenere in piedi due carrozzoni in modo da poter accontentare più gruppi politici ed i loro "discepoli". Come dire: "in Irpinia la classe politica cambia il pelo ma non perde il vizio". Appena pochi giorni prima dell'elezione dei due CDA, nella sede di Rifondazione Comunista, era stato organizzato un tavolo di incontro di tutte le forze del centrosinistra. Orbene, a questo incontro si sono presentati solo SD, PRC e PdCI, mentre UDEUR, VERDI, SDI e PD hanno disertato l'incontro. Il PD, che è la forza di maggioranza, ha motivato la sua assenza adducendo questioni di rappresentanza. Gli pseudo dirigenti del PD hanno infatti fatto circolare l'idea che il PD, essendo in fase costituente, non aveva le condizioni per portare al tavolo organizzato della sinistra irpina una rappresentanza legittima. Nonostante ciò, però, questi pseudo dirigenti provinciali del PD hanno brigato nottetempo, sottotraccia ed a scavallo per spartirsi gli otto posti a disposizione con gli alleati più fedeli. Cari signori, questa è una vergogna. Il sottoscritto, eletto alla Costituente Regionale del PD è di fatto un Dirigente Provinciale del Partito democratico. Questo dice il regolamento del PD voluto da Veltroni e certificato dai tre milionicinquecentomila cittadini italiani che hanno partecipato alle Primarie del 14 ottobre. Da qui la mia domanda: chi ha trattato al tavolo "separato" nel mio nome e per mio conto? Chi si è fregiato a questo "tavolo separato" del voto dei Riformisti Coraggiosi senza che essi ne fossero stati informati? Chi strumentalizzando anche il consenso da me ottenuto ha di fatto influenzato le scelte dei Sindaci Irpini, obbligandoli a scegliere una "minestra" cucinata da pochi intimi? È questo il rinnovamento che ha animato tutti gli irpini forti, liberi e democratici che ancora credono in un PD nuovo e plurale? Provo profonda vergogna per quanto accaduto e a nome di tutti i democratici porgo le mie scuse a tutti i cittadini irpini che sono stati sostanzialmente truffati praticando il gioco delle tre carte. Personalmente eravamo e siamo per l'accorpamento dei due CDA che si traduce nell'elezione di un unico Consiglio di Amministrazione composto da persone libere, competenti e svincolate dai partiti. Siamo per mantenere il servizio pubblico delle acque evitando ogni forma di privatizzazione (l'acqua è un bene primario e su di essa non si può lucrare); siamo per ridurre le spese della politica a partire dalla riduzione drastica degli CDA degli Enti di Servizio; siamo per una politica trasparente e partecipata. I nostri valori di uomini e donne democratici ci obbligano, quindi, a palesare il nostro completo dissenso rispetto a quanto è accaduto all'elezione dei due CDA dell'Alto Calore e non riconoscendoci in questo operato prendiamo le distanze da questa elezione e chiediamo ai due Presidenti di non accettare l'incarico. La parola ritorni ai Sindaci per un confronto serio e democratico, nell'unico interesse dei cittadini. Contestualmente diffidiamo gli pseudo dirigenti provinciali del PD ad operare in nome e per conto del PD senza avere la legittimazione necessaria da parte dell'Assemblea Costituente degli eletti.
Data, 06 novembre 2007
Andrea Forgione - Delegato eletto Assemblea Costituente del PD - "Riformisti Coraggiosi"