Chi ha vinto il congresso dei DS?

Sabato 10 marzo si è consumato il congresso della sezione dei Democratici di Sinistra di Paternopoli. In questo documento proviamo a rimarcare alcuni aspetti, positivi e negativi, di questa assise che speriamo sia l'ultima prima di dar vita al Partito Democratico.

Fra i perdenti del congresso annoveriamo certamente il compagno Giuseppe Morsa. Già segretario di sezione, più volte delegato al congresso provinciale, stimato dirigente sindacalista, in questo congresso è stato completamente ignorato dagli iscritti. Infatti i diessini di Paternopoli oltre a non averlo votato quale delegato al congresso provinciale non lo hanno nemmeno riconfermato nel direttivo della sezione, che pur conta nove nomi. Ora noi ci domandiamo: Quale perversa logica ha fatto sì che il compagno Giuseppe Morsa, con una storia politica limpida e dignitosa, primo presentatore della lista DS alle ultime elezioni amministrative, venisse praticamente "trombato politicamente" dalla segreteria Pescatore?

Altro perdente, a nostro avviso, è il consigliere comunale Antonio Lo Vuolo. Il giovane, che ha ricoperto anche la carica di segretario di sezione, ha sperato fino all'ultimo minuto di potersi far delegare al congresso provinciale, ma di certo la sua amicizia con il ribelle Garofano lo ha reso inviso agli occhi della segreteria che ha così deciso di "trombarsi politicamente" anche lui.

Potrebbe apparire una sorpresa ma un altro perdente eccellente, a nostro avviso, risulta essere proprio il riconfermato segretario Pescatore. Sembra strano, ma è proprio così. E' pur vero che per vincere il congresso, il segretario Pescatore doveva battere i suoi avversari politici (cosa che gli è riuscita bene anche grazie ai suoi familiari tesserati), ma nel contempo doveva altresì indicare una prospettiva, disegnare un percorso praticabile, descrivere e dare un senso alla comunità partito. Di questo, sia nella relazione che nell'attività politica quotidiana non vi è traccia. Questo partito ci pare che senza la concreta partecipazione dei vari Morsa, Troisi, Martone, Iorio, Palermo, Aliasi, Forgione, brancoli letteralmente nel buio. L'unica cosa che invece sa fare bene il partito di Pescatore è quella di continuare a sopravvivere in un deserto arido e senza vie d'uscita. Tutto questo mentre il resto del Partito Nazionale è invece impegnato in un grande dibattito ed è pronto a vincere la sfida per dar vita al "partito nuovo dei riformisti". Il segretario di sezione, arroccato su posizioni di retroguardia, ha lavorato in questi mesi per tenere fuori dal partito tutti quegli elementi che lui giudica ostici, in quanto liberi ed indipendenti, e per questa via ha decapitato le migliori risorse culturali e politiche che per anni hanno dato lustro e dignità alla sezione DS di Paternopoli. La sconfitta del Pescatore assume i contorni da operetta quando arriva a dichiarare che la sezione si pone con forza e determinazione all'opposizione della BILANCIA e del Sindaco Duilio Raffaele Barbieri. La domanda, come dice un noto presentatore televisivo, sorge spontanea: con quali uomini il Pescatore intende fare opposizione alla maggioranza consiliare? Forse con il Consigliere Lapio? o meglio ancora, con il Consigliere Pasquino? Beh, qui la storia ci insegna che su queste basi politiche la strada è lunga, irta di difficoltà e segnata da lunghi silenzi e pochi, pochissimi, risultati. Un solo consigliere si pone seriamente all'opposizione di questa maggioranza e questo è il consigliere Antonio Garofano ma purtroppo il Pescatore se lo è fatto scappare. Infatti, l'amico Antonio Garofano, al termine del suo intervento congressuale si è recato vicino al Presidente D'Ambrosio, che nel frattempo è apparso turbato e riluttante, e gli ha consegnato la tessera dicendo in sintesi: restituisco la tessera del partito perché mi avete deluso in varie occasioni ed aderisco da questo momento in poi all'Associazione Italia Popolare di Gerardo Bianco e Gerardo Capozza. Quindi il segretario Pescatore privo di prospettiva politica, oltre ad aver impoverito la sezione di riconosciute personalità e pluralità culturali ha avuto anche il pregio di spaccare la minoranza.

L'ultimo sconfitto del congresso DS è sicuramente il Presidente della federazione provinciale Michele D'Ambrosio, per le seguenti ragioni:

  1. Ha dovuto supportare la visione di un partito accartocciato su se stesso, non in grado di trovare il bandolo della matassa per uscire dalla profonda crisi di consensi, di legittimità e di credibilità che riscontra nel nostro paese;
  2. Ha dovuto sopportare le forti e legittime accuse del compagno Andrea Forgione che lo ha dapprima bacchettato politicamente a dovere, e successivamente invitato a trasferirsi stabilmente nel nostro Comune, luogo rinomato di tranquillità e di riposo, per godersi la meritata pensione all'ombra di una quercia, visto che a vincere il congresso provinciale sarà la mozione Fassino.

Fra tanti sconfitti vi sono però alcuni vincitori. Uno di questi è certamente Federico Troisi. Infatti, scegliendo di rappresentare la mozione Fassino per il Partito Democratico, Troisi ha dimostrato di essere un politico ancora sveglio, lucido e capace di leggere i veloci cambiamenti della politica italiana. Inoltre, in mezzo a tante difficoltà, è stato in grado di ottenere ben cinque voti, pari a circa 20% dei voti espressi. La vittoria sarebbe stata completa se Federico avesse potuto contare sui voti di Forgione (dei bassoliniani). In quel caso egli sarebbe stato nominato delegato provinciale per la mozione Fassino. D'Ambrosio questo lo sapeva e perciò, per l'ennesima volta è giunto a Paternopoli, per evitare che Forgione e Troisi gli sottraessero un delegato.

L'altro vincitore morale è certamente l'amico Andrea Forgione. In realtà Andrea Forgione la tessera la voleva soprattutto per sostenere la mozione Fassino e per questa via sostenere anche nei DS un progetto a lui molto caro e per il quale si sta battendo da pioniere. Non dimentichiamo infatti che Andrea Forgione è il Vicepresidente dell'Associazione per il Partito Democratico Irpino, avendo creduto fermamente, sin dal primo momento, in questo progetto politico. Noi Associazione del Partito Democratico siamo orgogliosi di avere tra le nostre fila un militante, nonché un Vicepresidente, tanto prezioso e valoroso. Cosa succederà prossimamente? Il destino dei D.S. di Paternopoli è segnato. Nelle condizioni politiche attuali di strada ne faranno poca. Giusto qualche mese. La vittoria della mozione Fassino taglierà le gambe al sogno utopico di Pescatore di realizzare il partito di Mussi. Tocca quindi a noi, alla società civile ed alla Margherita svolgere il ruolo di protagonisti e costruttori della grande casa riformista. In questa direzione ci muoveremo, già a partire da domani, invitando l'amica Licia Morsa coordinatrice del Circolo della Margherita, l'amico Pasquale Iannuzzo, l'amico Angelo Franciosa, l'amica Gilda Storti, l'amico Gianni Fiorentino, l'amico Luigi Barbieri, insieme all'amico Federico Troisi e a tutti i diessini, di fede riformista, ad un incontro per ragionare e confrontarci sulle future scelte politiche e sui modi, i tempi e le forme per costruire il Partito Democratico. Noi, i democratici, amiamo l'Italia, amiamo l'Irpinia, amiamo Paternopoli e siamo convinti che il dialogo tra le forze riformatrici aiuti a superare definitivamente le barriere ideologiche che hanno caratterizzato il secolo scorso e sproni i cittadini a guardare con fiducia al secolo che è appena iniziato.

  

12 marzo 2007                                   

 

Per l'APD Irpinia -  

Prof. Ing. Antonio Petruzzo, PRESIDENTE  A.P.D.  IRPINIA E COMPONENTE APD CAMPANIA

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