Colazione con Niko

Questa mattina i paternesi si sono svegliati al rumore di un passo cadenzato che annunciava uno sparuto gruppetto di soggetti politici, guidati dal Presidente della Comunità Montana Terminio-Cervialto, Nicola Di Iorio. Alla orgogliosa marcia partecipavano: Giuseppe Tecce, noto in paese per essere stato Consigliere di Minoranza dal 2004 - 2005 e per aver causato la "caduta" della prima Giunta Barbieri di cui facevano parte gli ex Assessori, Antonio Modano e Felicia Morsa, che invece questa mattina camminavano felicemente al suo fianco; il Consigliere Gianni Fiorentino; il dipendente Comunale Mario Lo Vuolo che seguiva il Capogruppo di Maggioranza della lista "La Bilancia", Luigi Barbieri; l'ex Assessore di Felice De Rienzo, Pasquale Iannuzzo; ed il noto e stimato Architetto Mario Sandoli. Qualche buontempone affacciato alla finestra, dopo averli visti felicemente insieme, goliardicamente ha esclamato: "ma che bella compagnia politica: la "stretta di mano" va a braccetto con "la colomba n' buttita" (il riferimento certamente va ricondotto alle due liste civiche che si affrontarono nel 2004). Certo, effettivamente la politica è strana ed a volte fa miracoli. Persone, fino ad ieri, divise su tutto, tanto da rendersi protagonisti dell'atto politico che in paese viene ricordato come: "l'imboscata dei compagni di merenda", si sono ritrovate insieme per marciare uniti contro il Sindaco di Paternopoli, Duilio Raffaele Barbieri, e la sua Giunta.

Dobbiamo forse credere che questa colazione sia da preludio ad un'ennesima merenda? Il sospetto viene alimentato dall' unanime percezione che la "colazione con Niko" (frase utilizzata nel sms di invito dalla Presidente del Circolo Aldo Moro della Margherita) altro non è che una dimostrazione politica anti-Duilio Barbieri, anti-Antonio Rauzzino, anti-Gilda Storti, anti-Gianni Storti e anti-Annarita Colantuono e di conseguenza, anti-Partito Democratico. Qual è la contraddizione che emerge da questa marcia, voluta da Licia Morsa ed avallata da Nicola di Iorio? La contraddizione, a nostro avviso, sta nel fatto che esponenti provinciali della Margherita e rappresentanti locali del Circolo "Aldo Moro" marciano uniti contro il Sindaco Duilio Barbieri, che da sempre si definisce demitiano doc, e contro la Giunta Comunale, che si riconosce interamente nel Partito Democratico. Se Nicola Di Iorio, in qualità di Responsabile Enti Locali della Margherita, viene a Paternopoli per dividere la Margherita, e non per portarla unita nel Partito Democratico; se Nicola Di Iorio viene a Paternopoli per chiudere le porte in faccia alla Società Civile e non per aprirle alla necessaria contaminazione culturale; allora non possiamo esimerci dal porci alcune semplici domande: Il Responsabile degli Enti Locali della Margherita sta lavorando per il Partito Democratico o contro di esso? Sta lavorando per la Giunta Barbieri o contro di essa? Sta lavorando per risolvere i problemi dei cittadini paternesi o contro di essi? Sta lavorando per aiutare gli amministratori di Paternopoli a risolvere gli storici problemi o per crearne di nuovi? Troppi dubbi accompagnano l'operato politico di Nicola Di Iorio.

Non vorremmo che avesse ragione chi, come alcuni autorevoli esponenti della Margherita, individua nel Responsabile Enti Locali del Partito, l'anello di congiunzione tra il Movimento politico "Italia Popolare" di Gerardo Bianco, Gerardo Capozza e Giandonato Giordano, e quelle esperienze di governo centrista che guardano a destra e che ad Ariano Irpino hanno trovato attuazione. Questa operazione, secondo i ben informati, dovrebbe garantire una spaccatura nella Margherita ed il successivo passaggio di quote significative di iscritti in un area di "grande centro" che dovrebbe poi saldarsi con il gruppo politico di Giuseppe Gargani. Agli osservatori più attenti non sono sfuggite alcune avvisaglie di questo ingegnoso progetto i cui elementi si possono cogliere anche nello stesso equilibrio politico che regge l'Amministrazione Comunale di Morra de Sanctis. Noi, i Democratici, lavoriamo per impedire tutto ciò e, fin dall'inizio, non abbiamo risparmiato energie per edificare questa grande "Casa dei Riformisti". Dopo un anno di incessante impegno politico, abbiamo dato vita a tante iniziative in favore del PD, coordinandoci con le altre Associazioni presenti sul territorio irpino ed in particolare abbiamo favorito l'adesione di tutta la Giunta Barbieri al progetto Partito Democratico.

Inoltre insieme ai Democratici di Sinistra ci siamo già espressi a favore  del  Progetto "Casa comune del PD" che da qui a poco, si concretizzerà in una iniziativa pubblica. Comprendiamo le ragioni che spingono l'amico Sandoli a lavorare contro il PD, anche perché egli è come sempre coerente con se stesso e i suoi articoli pubblicati ne sono prova evidente. Comprendiamo quindi, la sua eventuale adesione ad "Italia Popolare" dove, certamente troverà affinità politico-culturali, come un amico fra gli amici. Comprendiamo anche le ragioni dell'Amico Iannuzzo che è stato sempre scettico sul progetto PD, al punto di rinunciare, all'ultimo momento, a partecipare alla Prima Convention per il PD, nonostante avesse dato la sua piena disponibilità. Come pure comprendiamo Giuseppe Tecce, che negli ultimi tempi, per questioni politiche non ancora esplicitate, ha assunto posizioni politiche vicinissime a quelle del Sindaco di Morra, Gerardo Capozza. Quello che non comprendiamo è la posizione della Presidente del Circolo "Aldo Moro" della Margherita che pure si era sempre espressa in favore del PD. Saranno state forse le famose tisane che si sorseggiano nei salotti politici di Paternopoli a far cambiare idea alla Presidente? Meglio sarebbe stato se la Margherita fosse arrivata all'appuntamento con il PD con la guida sicura dell'amico Francesco Gentile. Se il fine politico di queste persone, che hanno partecipato alla marcia, è quello di mettere sotto tutela l'Amministrazione Comunale o di frantumare sul nascere il PD, ebbene, noi Democratici non lo permetteremo. Mai e poi mai, permetteremo ad alcuno di "incaprettare" il nostro progetto politico. Se qualcuno perseverasse in questo intento, sappia che ai democratici non fa difetto né il coraggio, né la fermezza, né la statura morale per azzerare e superare questa esperienza eventualmente preda di appetiti esterni. A Paternopoli la storia insegna che solo i paternesi sono protagonisti del proprio futuro. Pertanto, giù le mani dalla Giunta Barbieri, giù le mani dal Partito Democratico, giù le mani da Paternopoli, oppure, tutti a casa.

 

Data 17 giugno 2007

PER IL PARTITO DEMOCRATICO PER L'IRPINIA

IL PRESIDENTE PROF. ING. ANTONIO PETRUZZO

IL VICEPRESIDENTE SIG. ANDREA FORGIONE

IL SEGRETARIO ARCH. ALEVIDIO ZOENA

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