LA VERITA' DEI NUMERI
Chi fino ad oggi, scientemente o per ignoranza, o peggio ancora per interessi, ha sostenuto la balzana tesi che la DICHIARAZIONE DEL DISSESTO FINANZIARIO, operata dall'attuale Amministrazione Comunale, fosse un'atto non necessario, è stato miseramente smentito. A dirlo è la verità dei numeri in possesso del Commissario liquidatore dott. Napoletano. La forza incontrovertibile della matematica finanziaria che, pare ci restituisca un debito fuori bilancio di circa due milioni di Euro, fa finalmente luce sul barotro economico e sociale sul quale si trova la nostra comunità. Il debito ovviamente non si è costruito da solo, nè si è manifestato per inetercessione divina. Politiche scellerate, superficialità ed atteggiamenti politici votati alla megalomania, consumati in oltre 20 anni di storia amministrativa, oggi trovano il loro drammmatico epilogo. Il dado è tratto. Non c'è piu' appello. Di chi è la colpa saranno le Istituzioni Deputate a certificarlo. Quello che ci preme è invitare invece all'unità. Partiti, libere associazioni e semplici cittadini, hanno in questo difficile momento politico della nostra comunità il diritto - dovere di evitare la gogna pubblica, di stringersi intorno ad un sincero progetto di coesione sociale, che superi inutili personalismi fini a se stessi. Auspichiamo che venga bandita per sempre la politica di basso cabotaggio che troppo spesso, purtroppo, è stata soltanto utile a mantenere le solite clientele elettorali. Dobbiamo sforzarci di far crescere nella sensibilità dei paternesi il concetto di BENE COMUNE. Questo lo si può ottenere in un unico modo: chi governa ed amministra la cosa pubblica deve dimostrare, al di sopra di ogni ragionevole dubbio, di essere mosso da nobili intenti ed animato da vero senso di responsabilità. Altresì, i cittadini sono chiamati ad approppriarsi attivamente del loro diritto di partecipazione alla vita politica e sociale di Paternopoli. I partiti politici, tutti nessuno escluso, smettano di arroccarsi, nel chiuso delle proprie sezioni; abbattano le paratie dietro cui nascondono guerre politiche interne e si dedichino con amore e dedizione a disegnare percorsi politici praticabili che migliorino le condizioni di vita dei cittadini. Il momento è serio. Potrebbe essere il punto di non ritorno. Se non si trovano ora le ragioni per un sincero confronto che si traduca in un compromesso alto, sempre per il bene della collettività, si rischia di perdere la più grande occasione per il rilancio della politica e della comunità paternese. E' vero, qualcuno fino ad ora ci aveva detto che il dissesto era stato dichiarato per soli settantamila Euro. Noi pensiamo che questi soggetti politici si siano fatti ingannare da notizie strumentali e poco veritiere, utili sempre ai soliti noti. L'amara verità ci pone tutti di fronte ad un bivio: o ci adoperiamo tutti per riportare a Paternopoli le condizioni di legalità, trasparenza, crescita sociale e democrazia; oppure continuiamo a rimpallarci le responsabilità rischiando di frantumare definitivamente il tessuto sociale della nostra amata comunità. Cari amici, cari paternesi gettiamo la maschera, il gioco delle parti non conviene più a nessuno. E' urgente e necessario tornare a parlarci al di là delle leggittime convinzioni culturali e politiche di ognuno di noi. Dobbiamo essere uniti nello sforzo comune di salvare il salvabile. Noi faremo umilmente, ma con tenacia, la nostra parte, senza protagonismo e con la sincera convizione che così facendo si potrà fare il bene di Paternopoli. Questa cari paternesi non è una campagna elettorale permanente, ma la condizione data delle finanze comunali che ci impone una strategia di coinvolgimento di tutte le forze sane che possono e devono superare i motivi di divisione.
19 marzo 2007
Prof. Ing. Antonio Petruzzo, Presidente APD Irpinia
Giuseppe Rabasca, Referente Alta Irpinia Sinistra Europea
Andrea Forgione, VicePresidente APD Irpinia
Arch. Alevidio Zoena, Segretario APD Irpinia