Nella vecchia Magna Italy, patria di mafiosi, banditi e malviventi legalizzati, paese dei governi e delle istituzioni "forti con i deboli e deboli con i forti", culla del "diritto e del rovescio", della dottrina dei "due pesi e due misure", in cui da sempre regna sovrano il delitto per antonomasia, ossia vincono i misfatti e le nefandezze dei prepotenti (si pensi ai farabutti e alle canaglie come Don Rodrigo), in cui i crimini economico-finanziari di classe sono eletti a norma di legge a vantaggio esclusivo dei ceti più ricchi e più forti, è possibile di tutto. E' possibile anche che un ministro della Pubblica (d)Istruzione si alzi un bel dì dal proprio morbido guanciale, non esattamente desto e cosciente, in preda ai fumi non ancora svaniti di chissà quali sostanze stupefacenti, e si decida ad emanare (a parte l'alito ancora fetido) una circolare, una direttiva o un decreto legge mirato, si dice, a perseguire "i docenti assenteisti e inadempienti"... L'obiettivo dichiarato è di "accelerare i tempi relativi all'applicazione di eventuali procedimenti sanzionatori contro insegnanti colpiti da provvedimenti disciplinari". Come se i poveri insegnanti "bricconcelli" (già troppo bistrattati, malpagati e mortificati in tutti i modi, sbandati e disorientati da continue "riforme" e "controriforme" presentate dal ministro di turno che vuole soltanto passare alla "storia") fossero l'unico, vero problema della scuola statale italiana! Quindi, dopo aver declamato l'ennesimo pistolotto demagogico-populista, propinando un altro velenoso stratagemma, camuffato sotto mentite spoglie ideologico-propagandistiche al fine di distrarre e blandire i mass-media e l'opinione pubblica nazionale, viene concesso l'ennesimo regalo alle scuole private. Complimenti per l'idea nuova ed originale! Davvero una bella pensata, degna del mitico Don Abbondio. Infatti, è facile sparare a zero nel mucchio dei miserabili, scegliendo sempre gli elementi più deboli della società, additandoli come un facile capro espiatorio di colpe commesse da altri soggetti, ben più potenti e privilegiati, malfattori e criminali superprotetti dall'ordine costituito. Ma chissà perché le stesse regole e gli stessi principi sanzionatori non valgono, ad esempio, nei confronti di un parlamentare assenteista, cialtrone e lassista, per giunta inquisito e condannato in via definitiva, o verso un ministro inetto e inadempiente o, peggio ancora, ladro e furfante? Infatti, il sistema politico-economico vigente è organizzato in modo tale da preservare e far prevalere sempre i privilegi e gli arbitri di classe, le angherie e i soprusi commessi dai più forti, le truffe e i raggiri perpetrati dai più furbi e lestofanti. Anzi, in politica e nel campo degli affari (ma non solo) capita che il malandrino più incallito ed abusato (adopero un simpatico eufemismo lessicale) faccia addirittura carriera e venga premiato dal successo. W l'Italia!
P.S. Scusate lo sfogo.
Lucio Garofalo