Forgione i demitiani di Paternopoli sono al piedi di Pilato

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L’UDC di Paternopoli è ai piedi di Pilato. Con una serie di errori politici, spesso guidati da presunzione ed arroganza, lo sparuto gruppo dei demitiani, con in capo il coordinatore locale Giuseppe Tecce, ha costretto il partito di Casini in un angolo.

Una serie di veti incrociati posti al PD, e di rimbalzo all’IDV, SEL, Federazione della sinistra e al gruppo civico di Massimo De Silverio, ha ristretto i margini di manovra dell’UDC per un’irrealizzabile alleanza solo con il PDL di Antonio Morsa e FLI di Pasquale Lapio. Questo naturalmente sulla carta perché in realtà l’arch. Lapio nella riunione avuta con l’UDC ha chiarito che il suo partito non accetta veti da parte dell’UDC e che se anche l’UDC volesse aderire a “Grande Alleanza per Paternopoli” dovrebbe in ogni caso sottostare alle regole che  disciplinano l’accordo sottoscritto il 24 ottobre da PD, FLI e PDL, fra le quali vi è la scelta del candidato sindaco con un metodo democratico e condiviso.

Ed ancora, il PDL di Antonio Morsa nell’incontro avuto con l’UDC ha ribadito che mai accetterebbe un candidato sindaco dell’UDC, sia perché c’è necessità di alternanza dopo cinque anni di monocolore demitiano, sia perché a Paternopoli il PDL ha il doppio dei consensi del partito di De Mita. Se poi a ciò va aggiunto che Giuseppe Tecce ha fatto di tutto per impedire la ricandidatura del sindaco demitiano uscente, Duilio Raffaele Barbieri, se ne deduce che l’UDC si è stretta da sola la corda intorno al collo.

A questo punto ai demitiani non restano che due possibilità: o fare una lista di partito capeggiata dal loro iscritto, che gode di maggiori consensi a Paternopoli, il professore Gallo Paride, oppure rinunciare a esprimere la leadership ed accettare un ruolo di comprimario in una lista civica, che per quanto ci riguarda può avvenire solo se cade la bizzarra pregiudiziale ad personam posta dall’UDC di Giuseppe Tecce al PD di Forgione.

Per quanto riguarda il Partito democratico, noi confermiamo la nostra lealtà a grande alleanza per Paternopoli ed avanziamo la candidatura a sindaco dell’avv. Antonio Rauzzino, candidatura che non vogliamo imporre e che siamo disponibili a sottoporre al giudizio degli elettori attraverso le primarie di coalizione. Come l’amico Lapio, coordinatoore di FLI, anche noi democratici rimaniamo fedeli al progetto “Grande Alleanza per Paternopoli”, senza accettare veti e senza porne, dando spazio alla partecipazione dei cittadini e privilegiando l’accordo tra partiti politici. Sia chiaro però che il Partito democratico a Paternopoli è il primo partito per consensi e che mai accetterà di regalare la leadership ad un partito che vale appena 15 per cento, qual è l’UDC. Dunque l’amico Pasquale Lapio ha la nostra fiducia e stima per continuare a mediare con l’UDC, così come da lui richiesto, ma sappia che il tempo stringe e che dopo le feste natalizie si rende necessario passare alla fase operativa. Noi democratici siamo persone pazienti e tolleranti ma una volta presa una decisione non torniamo indietro. A buon intenditore poche parole.

 

1/12/2010

Andrea Forgione, segretario del circolo PD “Martin Luther King” di Paternopoli

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