Cari concittadini,
l'avviso di garanzia inviato dalla procura di Ariano Irpino a tutta la vecchia amministrazione comunale guidata dal sindaco uscente Duilio Raffaele Barbieri ha di fatto decapitato tutto il gruppo dirigente dell'Udc. In particolare, proprio i cosiddetti "de mita boys" che ambivano a sostiuirsi alla vecchia lobby del nobilantato politico democristiano. L'accusa ipotizzata dalla procura della repubblica che ha raggiunto i giovani di Casini è molto grave: abuso in atto d'ufficio in concorso. In pratica, come scrive la procura della Repubblica, gli ex amministratori comunali, in concorso tra loro e nell'esercizio delle rispettive funzioni, avrebbero intenzionalmente procurato vantaggio patrimoniale ad alcuni cittadini beneficiari dei contributi stanziati per il terremoto dell'Irpinia con corrispondente danno per lo stato.
Tradotto politicamente significa la fine politica dei centristi demitiani di Paternopoli.
La loro incapacità di amministrare era già nota, ma nessuno si aspettava che a questa si aggiungesse un'accusa così pesante. Tanto dovrebbe bastare ai cittadini per chiudere una volta per sempre con la cultura democristiana e demitiana che aveva fatto di Paternopoli un feudo prostrato ai piedi del satrapo. Una cultura politica medievale che prevedeva benefici solo per i pochi intimi del satrapo, mentre la gran parte della popolazione viveva in condizioni d'assoluta sottomissione culturale ed economica. E' questo il male di Paternopoli, è questa la cultura politica che il centrodestra continua a praticare sul nostro territorio. Negli ultimi tempi, poi, nostro malgrado, abbiamo dovuto assistere allo svaporamento anche della cultura comunista, relegata a sensibilità di riserva indiana, in mano ad elementi folkloristici ed estemporanei, succubi dei poteri forti, tanto che amano aggredire tutto il centrosinistra al solo scopo di rendersi simpatici agli occhi dei democristiani. In questo sfacelo politico, morale ed economico il nostro paese muore.
Quindi cari paternesi se non vogliamo far morire le nostre speranze di rivedere rinascere la nostra comunità dobbiamo cambiare il modo di rapportarci alla politica e togliere la testa da sotto alla sabbia, mettendo da parte per un attimo gli interessi personali. Un paese maturo e democratico dovrebbe chiedere le immediate dimissioni degli indagati che siedono ancora in consiglio comunale senza perdersi in inutili pettegolezzi da bar, di cui noi paternesi siamo maestri. Noi le chiediamo pubblicamente a chi ha avuto l'avviso di garanzia come l'ex sindaco Duilio Raffaele Barbieri dell'Udc perché la missione del Pd è stata sempre quella di rendere la politica trasparente, meno polverosa e comprensibile anche ai più umili. Noi del Pd in questi anni ci siamo sforzati di occuparci dei problemi della collettività, di far partecipare la gente alla vita politica-amministrativa e di difendere il bene comune. Non abbiamo mai dato credito a chi pratica una politica schizofrenica che prima si candida con il sindaco De Rienzo e poi senza una chiara motivazione politica sveste i panni di amministratore e indossa quelli di fiero oppositore. Questo modo di fare non giova né al paese né a chi lo pratica. A tutto questo si aggiungono le cosiddette "capre politiche", senza cultura politica, che coltivano la smodata ambizione di fare il "sintaco", e diciamo "sintaco" perché questi non conoscono neppure la differenza fra la d e la t, e poi fuggono di fronte alle responsabilità.
Allora, cari cittadini paternesi, di destra, di centro e di sinistra, o cambiamo metodo o come dice un vecchio adagio paternese: "finimo tutti indo a lo puzzo".
Per salvare Paternopoli, noi del Pd siamo altresì disponibili a parlare con tutti, a partire dal Sindaco De Rienzo e dall'amministrazione comunale, forti del nostro consenso e del nostro radicamento sul territorio, senza porre questioni di natura personale o di rivalsa, in maniera propositiva. A voi cittadini diciamo: finché ci sarà il Pd a Paternopoli, voi sarete sempre informati di tutto, avrete sempre dalla vostra parte un partito di uomini e donne forti, liberi e coraggiosi che con
abnegazione e fiducia nel futuro saprà aiutare il paese ad uscire dalle secche dove un manipolo di democristiani, con la complicità di servi sciocchi e famelici, lo hanno spinto.
Con la stima di sempre, per i democratici di Paternopoli, il segretario cittadino del Pd, Andrea Forgione.
27/7/2012
Segretario cittadino Pd, Andrea