Giù le mani dalla provincia

Abbiamo letto della volontà degli assessori provinciali, in quota Margherita, di autosospendersi dall'ente di governo . Lo scopo, non dichiarato ma implicito, è di creare difficoltà alla compagna Alberta De Simone Presidente dell'Ente. Questa inutile prova muscolare sembra più utile ad accreditarsi quali attendenti fedeli dell'amministratore delegato della Margherita .

Questo manipolo di amministratori è guidato dall'assessore Dott. Di Milia . Questi, a nostro parere, farebbe meglio ad occuparsi della viabilità Irpina e nello specifico del tratto della ex statale delle tre croci di Acerno, dal bivio di Fontanarosa all'entrata di Paternopoli. I lavori erano stati progettati, deliberati, spesati e cantierati dalla precedente amministrazione provinciale.

Per quale motivo non si e' proceduto alla esecuzione dei lavori? Dove e' l'arcano senso di tutto ciò? Le genti Irpine chiedono a gran voce la risoluzione di questi ed altri importanti problemi. Quindi assessore Di Milia, faccia la cortesia, non si autosospenda ma si dimetta. Ala compagna De Simone esprimiamo la più completa e sincera solidarietà politica ed umana a nome di tutto il nostro partito. La invitiamo ad andare avanti senza tenere conto di chi vuole usare la ribalta delle istituzioni per aspre battaglie politiche di parte.

Da parte nostra, fin da ora, ci impegnami a prendere alla lettera l'ordine impartito a Fontanarosa dall' Onorevole Ciriaco De Mita che testualmente dichiarò: "I voti dei comunisti non li voglio e non li chiedo".

Con spirito di obbedienza promettiamo a De Mita che ci adopereremo per eseguire gli ordini facendo anche azione di proselitismo. Ci riserviamo di portare all'attenzione di Fassino, D'Alema e del presidente Romano Prodi qualunque azione politica che diverga dal progetto nazionale dell'UNIONE e tendente a disarticolare l'esercizio di governo unitario delle istituzioni locali.

 

 

Comunicato Ufficiale della sezione dei DS "Nilde Iotti" di Paternopoli.

 

Paternopoli 15 agosto 2005

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