Gli amministratori demitiani vogliono la mobilità dei dipendenti comunali

pd_miniIl Sindaco demitiano-neoberlusconiano Duilio Raffaele Barbieri ed, il suo fedelissimo assessore alla cultura, il demitiano-neoberlusconiano Giovanni Fiorentino lavorano sottotraccia per mettere in mobilità quattro dipendenti del Comune di Paternopoli. A riprova delle nostre dichiarazioni giunge la notizia che mercoledì 7 gennaio, alle ore 15,30, nella stanza del Sindaco Barbieri sono stati convocati i rappresentanti delle maggiori sigle sindacali. Per la CGIL era presente Marco D'Acunto, responsabile provinciale per la Funzione Pubblica. Inoltre, da Roma giunge notizia che i nostri amministratori demitiani, approdati nel centrodestra insieme al loro leader di Nusco, all'atto della dichiarazione di dissesto finanziario avevano ricevuto un bonus dal Governo Prodi di un milione e seicento mila euro per pagare i debiti fuori bilancio a patto che venisse rispettato il piano di rientro che prevede, tra l'altro, una riduzione significativa del numero dei dipendenti presenti in pianta organica. Appunto, ben quattro dipendenti da mettere in mobilità.

Per questo patto, che premiava le amministrazioni comunali cosiddette "virtuose", gli amministratori di Paternopoli avevano anche ottenuto la concessione dal Ministero degli Interni di poter applicare la massima aliquota sui tributi comunali pagati dai cittadini. Il Sindaco demitiano-neoberlusconiano Duilio Raffaele Barbieri e la sua giunta avevano, in un primo momento, provato a fare la mobilità del personale, ma, per comportamento antisindacale, furono portati in tribunale dalla CGIL, che ottenne l'annullamento della delibera sulla mobilità e la condanna per gli amministratori dal Tribunale di Ariano Irpino. Seguì un periodo di apparente tranquillità tra dipendenti ed amministratori comunali in quanto il Sindaco fece credere ai dipendenti comunali che la mobilità non si sarebbe più fatta. A far sorgere qualche dubbio, però, fu la relazione del Revisore dei Conti, allegata all'ultimo bilancio consuntivo, in cui si consigliava di attuare la mobilità dei dipendenti comunali per non incorrere in un eventuale danno erariale. La relazione del Revisore dei Conti, tra l'altro, era stata inviata dallo stesso revisore, per atto dovuto, alla Corte dei conti che dopo averla esaminata, aveva concordato sulla necessità di avviare al più presto la mobilità dei dipendenti comunali, pena l'apertura di un fascicolo per eventuale danno erariale a carico degli amministratori di Paternopoli. Tutta questa storia può essere definita con un solo concetto: inadeguatezza amministrativa. Naturalmente il prezzo di questa inadeguatezza lo pagano principalmente i cittadini sottoposti ad una insostenibile pressione fiscale ed i dipendenti comunali che dovrebbero preparare le valigie. Noi, democratici, componenti del governo ombra, e forza di opposizione in consiglio comunale annunciamo, fin da ora, che siamo vicini ai dipendenti comunali e alla CGIL che cerca di difendere tutti i posti di lavoro con soluzioni praticabili ed alternative e ci adoreremo democraticamente per rendere inefficaci le politiche dei demitiani-neoberlusconiani che in questo momento pensano a salvare solo se stessi. Mai approveremo la mobilità dei dipendenti comunali! Anzi, abbiamo una soluzione possibile per conciliare l'esigenza di garantire l'occupazione con la necessità di razionalizzare la spesa. In primis, il Sindaco e gli assessori sostenuti da una maggioranza esigua (7 consiglieri di maggioranza contro 6 di opposizione), continuano a percepire le indennità di carica che ammontano complessivamente in un anno a più di 30 mila euro. Rinunciando alla indennità di carica, questi amministratori salverebbero praticamente un dipendente dalla mobilità. Altro intervento potrebbe essere quello di incentivare la messa in pensione di quei dipendenti che hanno già maturato gli anni per essere collocati a riposo. Infine, se fossimo noi democratici a governare saremmo già andati a Roma per trovare insieme alle Istituzioni una soluzione praticabile e per conciliare le esigenze di risparmio della spesa con quelle di salvaguardia dei posti di lavoro proprio ora che le Istituzioni hanno deciso di introdurre meccanismi di tutela dei posti di lavoro. Quindi, se proprio la mobilità si deve fare, questa è quella dei sette amministratori demitiani-neoberlusconiani. Ed è l'unica mobilità che la comunità paternese accetterebbe di buon grado.

Dimettetevi, dunque, prima che il danno arrecato a Paternopoli sia ancor più grave, lasciate agli elettori la possibilità di indicare una nuova classe dirigente, capace, lungimirante e che lavora per il bene di Paternopoli. Voi demitiani-neoberlusconiani non avete più le condizioni politiche per amministrare il Comune, tra l'altro, in un momento così difficile per la comunità paternese. Noi del PD e del governo ombra ci auguriamo che questa amministrazione comunale tolga il disturbo quanto prima possibile per permettere così ad una nuova classe dirigente, più adeguata e capace, di progettare un nuovo sviluppo per Paternopoli.

 

 

Data, 8 gennaio 2009

 

Per il Governo ombra del PD

Andrea Forgione

Sindaco ombra del PD

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