Gli eredi del Cinghiale Politico

Comunicato stampa della componente "Sinistra e Mezzogiorno" Democratici di Sinistra sezione Nilde Iotti Paternopoli.

 

Il voto espresso dai cittadini di Paternopoli alle elezioni amministrative ci restituisce la vittoria storica della lista "La Bilancia" con Sindaco l'amico Duilio Raffaele Barbieri e la cocente sconfitta del progetto del Sig Michele D'Ambrosio.

Barbieri ha incassato un risultato bulgaro con il 74,5 per cento dei consensi e con 827 voti di scarto rispetto alla lista capeggiata dal sig. Quirino Lapio.

Come avevamo preannunciato, due settimane fa, il rapporto matematico è di uno a tre con uno scarto che passerà alla storia come il margine più ampio mai ottenuto nella storia repubblicana di Paternopoli. A nulla è valsa la presenza asfissiante e continua sul territorio della federazione provinciale che anzi, a nostro avviso, ha finito per compromettere ulteriormente il risultato finale.

L'unico rammarico per quanto è accaduto è dato dalla mancata elezione, per soli due voti, del compagno Aliasi Carmine candidato dei DS nella lista Bilancia. Ridicolo il documento ricevuto da Aliasi, la mattina della chiusura dei seggi, che annunciava che le scelte fatte da Carmine lo ponevano fuori dal partito. Personalmente non ho ricevuto niente e sfido chiunque a dimostrare il contrario.

Il documento non ha le caratteristiche di un provvedimento disciplinare ma più di un mero giudizio politico, non è firmato da nessun dirigente della sezione ed ha le sembianze di un falso di qualche mattacchione. Mi sono stancato di ripetere sempre le stesse cose: la censura, il richiamo, l'espulsione, la sospensione, per statuto, sono iniziative che attengono alla commissione di garanzia e non al direttivo sezionale, che oltretutto deve riunirsi secondo le regole.

Inoltre le decisioni di cui sopra sono a totale appannaggio delle commissioni di garanzia provinciale, regionale e nazionale.

Se qualche capra politica crede di usare il partito come uno strumento di potere personale mi vedrò, mio malgrado, costretto ad adire alle vie legali per salvaguardare il buon nome della componente di rilievo nazionale, che mi onoro di rappresentare ed il mio onore politico. Piuttosto di pensare di liberarsi di Forgione, cosa alquanto difficile e che richiede un prezzo politico alto, i presunti leader del partito, che lo controllano arbitrariamente e contro le regole statutarie, farebbero meglio a togliersi di dosso Felice De Rienzo che ha fatto votare per il suo antico amico e complice politico (vedi la storia del primo circolo di Rifondazione Comunista) e che oggi grazie ai voti dei suoi legionari (più di 47 voti) siede in consiglio comunale, o a chi versò la tessera dei DS dichiarando che mai più avrebbe messo piede nella sezione e che la sua parola aveva valore di giuramento.

Se le parole avessero un valore la sua sarebbe una cambiale scaduta. Il saluto della nostra componente va ai due giovani compagni, uno iscritto ai Ds , e l'altro indipendente di sinistra, Antonio Lo Vuolo e Antonello Garofalo che rappresentano il vero rinnovamento nella sezione Nilde Iotti e che dai banchi dell'opposizione, se non si faranno guidare da chi si è accordato con il "cinghiale politico" , potranno porre le premesse per un roseo futuro anche se lontano dal venire. Onore a loro per la scelta che hanno saputo fare anche se nel progetto fallito del sig. Michele D'Ambrosio.

Per quanto mi riguarda io sono iscritto dei DS della sezione di Paternopoli e solo il compagno Gianfranco Nappi o il compagno Piero Fassino possono cacciarmi. Piuttosto i dambrosiani stiano attenti al congresso provinciale. Un augurio va al neo eletto sindaco Duilio Barbieri ed alla sua squadra ed un invito a continuare sulla strada della democrazia partecipativa profondendo energie nel risanamento finanziario dell'ente comune.

Noi di sinistra e mezzogiorno terremo gli occhi puntati su alcuni elementi della minoranza onde evitare che la politica portata avanti, fregiandosi arbitrariamente del simbolo dei DS, deragli nella abitazione di qualche vecchio politicante o di qualche nuovo aspirante che già si prepara per le elezioni fra cinque anni.

Una promessa ci sentiamo di farla a chi, con l'inganno e l'opportunità di un coyote americano, ha saputo approfittare della bontà d'animo del mio amico e compagno Giuseppe Rabasca, per ritagliarsi una altra stagione politica, funzionale solo ai suoi interessi personali: fra cinque anni vi faremo quello che fecero a me e poi a Federico Troisi meglio noto come processo di azzeramento e superamento.

Perciò mentre io mi godrò il meritato riposo con la mia famiglia voi datevi da fare e se riuscirete a conquistarvi un minimo di credibilità vi annunciamo che già c'è chi passerà all'incasso.

Senza offesa ed basta la victoria siempre.

 

Per la componente Bassoliniana, fino a prova contraria, componente del direttivo di sezione.

Eletto all'ultimo congresso politico

Il portavoce Andrea Forgione

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