L'ennesima vicenda "scandalistica" e "gossippara" che coinvolge Piero Marrazzo, così come lo scandalo Berlusconi/escort, tutto sommato ci investe e ci tocca da vicino, malgrado la gente sia interessata direttamente da questioni più concrete, ossia da priorità di ordine evidentemente economico.
A mio parere, gli scandali politici e morali si intrecciano con quelli economici e con le pesanti ingiustizie sociali e materiali che investono la condizione delle classi lavoratrici e subalterne nel nostro Paese.
Il tema della moralità pubblica, così pure la crisi della democrazia liberale borghese, che sta spingendo il nostro paese ad assomigliare ed avvicinarsi sempre più ad un regime di stampo sudamericano, sono tutte emergenze reali ed importanti che pesano ed incidono direttamente anche sul versante sociale.
Dunque, non si tratta di questioni distinte e separate come si vuol far credere.
La riduzione degli spazi di agibilità democratica, la carenza di un minimo di opposizione in ambito parlamentare, non dico di segno "comunista" ma persino di natura "socialdemocratica" e riformista, la mancanza di un quadro politico che sia minimamente "di sinistra", l'inesistenza di un soggetto politico interessato a salvaguardare e preservare la sfera dei diritti e delle garanzie costituzionali che appartengono e si riferiscono ad una mera democrazia formale e rappresentativa, sono intimamente legate all'assenza di una forza politica e sindacale in grado di tutelare i diritti e gli interessi dei lavoratori.
In effetti, sia a livello politico nazionale, come pure sul piano internazionale, è in atto uno scontro aspro e feroce per il potere, condotto anche con il ricorso a vicende scandalistiche e di gossip o di altro genere.
Lucio Garofalo