Siamo e restiamo convinti sostenitori di Walter Veltroni nella consapevolezza che, guardando la sua storia politica, i suoi convincimenti e il ruolo che ha avuto nel fondare e promuovere il partito democratico, esistevano ben poche alternative alle dimissioni da segretario nazionale del PD.
La scelta di Walter Veltroni, dopo la sconfitta elettorale in Sardegna e dopo un'interminabile azione di logoramento condotta all'interno stesso del gruppo dirigente del PD, è un gesto coraggioso, di lealtà verso il partito ed il paese, oltreché di dignità e di limpidezza, che costituisce un'eccezione rimarchevole in un panorama politico in cui tutti mirano a conservare la poltrona.
Speriamo solo che questo gesto non caschi nel vuoto e serva a far capire al gruppo dirigente che il partito democratico è nato fondamentalmente per rinnovare e innovare la proposta politica, dove si chiuda con le oligarchie, la logica della cooptazione, le garanzie reciproche di una "casta politica inamovibile" che si auto-conserva.
All'Italia non servono partitini personali o politici che mirano più a gestire piccoli poteri che a condividere un ampio progetto riformista che guarda al futuro.
I veri democratici non tollerano inciuci o accordi sottobanco con il governo Berlusconi.
Per questo ci auguriamo che il PD sopravviva a Walter Veltroni e che vengano cacciati dal partito gli sciacalli ed i corvi.
Se questo rinnovamento non si concretizzerà e non si darà vita a un partito davvero democratico, il gesto di Walter Veltroni risulterà inutile e a quel punto saranno gli stessi elettori a mandare a casa il PD.
La gente non ne può più dei politici di professione, della casta che salva solo se stessa, dei pizzini della malapolitica che passano di mano in mano tra gli amici del palazzo e vuole cambiare definitivamente pagina.
Data, 18 febbraio 2009
Coordinamento dei Circoli Veltroniani del PD "Valle del Calore"
Andrea Forgione - delegato regionale del P.D.
Antonio Petruzzo - delegato provinciale del P.D.