Il Futuro Coordinatore Provinciale

Il Futuro Coordinatore del PD Provinciale

Il 24 di novembre sarò convocato ad Avellino, quale delegato all'Assemblea Costituente Regionale,  per eleggere il Coordinatore provinciale del Partito Democratico. Desidero far conoscere la mia personale posizione politica all'elettorato del collegio n.13 - Alta Irpinia - che mi ha onorato di ben 1253 voti, pari all'8,3% dei voti validi. Il progetto politico dei Riformisti Coraggiosi di Francesco Rutelli nasce in Irpinia come alternativa all'accordo di potere De Mita-Bassolino; si arricchisce, poi, di quella Società civile organizzata ed indipendente che rappresenta il valore aggiunto del PD. Questa Società civile si distingue perché costituita da uomini e donne, forti e liberi, non professionisti della politica, perché crede fortemente in un processo democratico e partecipato e perché esige una discontinuità rispetto ai metodi e alla costumanza politica. In conseguenza di ciò, alle primarie del 14 ottobre, i Riformisti Coraggiosi hanno presentato liste composte da candidate e candidati assolutamente nuovi e con età media inferiore ai quarantanni. L'elettorato irpino che ha risposto con più di quattromila voti ha premiato la coerenza dei "Coraggiosi" che hanno fatto del rinnovamento e dell'innovazione la loro bandiera.

Su questa stessa linea intendiamo muoverci nei prossimi appuntamenti politici che ci vedranno partecipi. Rispetto all'elezione del Coordinatore provinciale, esprimiamo il nostro secco "no" alla eventuale candidatura dell'ex Coordinatore della Margherita, dott. Giuseppe De Mita, come pure del suo omologo dei DS, arch. Carmine Russo. Chi è stato Coordinatore dei vecchi partiti non dovrebbe ricoprire, almeno per il momento, il ruolo di Coordinatore provinciale del "Partito Nuovo" che nasce appunto per marcare una discontinuità con il passato. Infatti, se Giuseppe De Mita oggi ricoprisse il ruolo di Coordinatore, sarebbe come se la Margherita avesse fagocitato i DS, dando ragione a chi all'ultimo Congresso dei DS abbandonò il partito proprio perché temeva di essere divorato. Inoltre, il dott. Giuseppe De Mita, nella fase che ha preceduto le primarie, non ha dato prova di credere in un partito aperto e plurale qual è il PD e non ha voluto contaminarsi con la Società civile non cooptata. Prova ne è che la Società civile non cooptata fu esclusa dal Comitato dei sessantasei. Un altro limite alla candidatura del dott. Giuseppe De Mita è rappresentato dal suo scetticismo verso il progetto PD che si è tradotto, in questo ultimo anno, in giudizi politici che hanno messo in evidenza solo i dubbi e le incertezze a danno della spinta innovatrice intrinseca nel partito nuovo. Se invece la ragione per la quale siamo costretti a subire l'elezione di Giuseppe De Mita sta nel fatto che egli è nipote del Presidente Ciriaco De Mita, allora, dobbiamo ammettere, nostro malgrado, che in questa provincia la manovra gattopardesca è riuscita perfettamente.

Noi, i Democratici Coraggiosi, auspichiamo che il 24 novembre tra i convocati cresca e si faccia strada l'idea di individuare quale Coordinatore provinciale una figura di garanzia per tutte le componenti, che impersoni prima di tutto il necessario rinnovamento che tutti i democratici irpini si aspettano. Un uomo o una donna autorevole, che sappia ascoltare il territorio, che ha creduto nel PD fin dalla prima ora, unanimemente riconosciuto quale persona capace di guidare il PD in questa fase costituente.

 

Data, 31 ottobre 2007

  Andrea Forgione - Delegato eletto Assemblea Costituente del PD

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