E adesso che è a terra, il gabbiano deve fare i conti con quanto gli succede intorno. Non lo nasconde: fa fatica. Da lassù è tutto diverso. Eppure, il Gabbiano, ostinato sognatore, aveva fatto di tutto per farsi capire. Aveva lasciato la moltitudine degli altri gabbiani, perché si sentiva goffo nel "cercar solo di mangiare", cosa peraltro mai fatta, e considerava i suoi movimenti circoscritti in quello spazio limitato. Il volo è di più, è mente aperta verso l'infinito nonostante i limiti esistenziali, intelligenza nel progettare qualcosa d'importante, ricerca della felicità. Adesso una volta a terra, il Gabbiano, deve fare i conti soprattutto con chi in modo non garbato ed al limite della correttezza è accecato da "rabbia" e nel suo "racconto irragionevole" mette in un angolo, questo sì, dignità in quanto c'è accertamento di verità. Il Gabbiano sapeva che era un prezzo che doveva pagare. Lo accetta in assoluta serenità e quel che più conta senza alcun risentimento verso chi ha fatto di queste "narrazioni" l'unico fine della sua "presenza" politica. Il Gabbiano lo sa. Il Gabbiano è preparato a tanto. Il Gabbiano sa. Il Gabbiano sa che esistere è una prova di tutti i giorni, fatta di pesi e contrappesi, azioni e ragionamenti, accelerazioni e frenate, voli e tonfi improvvisi, perché proprio dal contrasto si comprende che la perfezione è una montagna insormontabile. Tuttavia libertà è anche mettersi in gioco e porre in atto tutta quella serie di strumenti che possono avvicinare ogni forma di vita alla grandezza. Essere veri è essere liberi. Ecco Pino, il Gabbiano sceglie te. Non ha paura. Ma attenzione il Gabbiano non è un ribelle, compie solo ciò che sente di dover fare seguendo il suo istinto, la sua mente, il suo cuore, anche se questo porta a scelte per cui se ne paga il prezzo, che comunque, però, dimostrano il coraggio delle proprie azioni. L'uomo da solo non si basta; come i gabbiani ha bisogno di una bussola, di grandi finalità, di fare squadra con gli altri uccelli. Provare e riprovare, tutti i tentativi di volo portano a dei risultati e anche quando il volo alto è realizzato, i gabbiani desiderano dare un senso a quel volo, renderlo più bello e spettacolare. Non ci si accontenta, il cielo è ampio e spazioso, concede vaste traiettorie e slanci del cuore. Pino il "Gabbiano" è con te e nella nota di domani, coincidente con la chiusura della campagna elettorale, spiegherà perché Paternopoli prediligerà il tuo progetto e perché il 25 maggio 2014, a Paternopoli, si dovrà scegliere tra "speranza" e "rabbia".
Alla prossima.
Il Gabbiano