Il Gabbiano scrive all'"amico" Pino

Il Gabbiano, si riserva di parlarti compiutamente in questi giorni. Planando a terra farà con te una riflessione approfondita su quanto sta accadendo a Paternopoli. E la faremo giusto in tempo per la presentazione delle liste. Al momento, viene segnalato il botto. Non ti preoccupare. Le candidature che vanno e vengono sono sempre le più "inopportune". Se botto ci sarà, poi, rallegratene. Fai tua questa piccola storia. Mentre tutti gli altri volano per procurarsi il "cibo", tu vola, puoi farcela, alla ricerca della libertà. La stessa libertà per la quale molti lottano, ma soprattutto quella libertà che fa "volare senza ali" le idee, il cambiamento e il coraggio degli uomini. Caro Pino, è questo quanto chiede il Paese. Vedi Pino, nei nostri comportamenti, nelle nostre decisioni, a volte, c'è necessità di cambiare prospettiva. Cambiando la prospettiva può nascere una nuova visione, un nuovo sogno, un nuovo futuro. C'è bisogno di discontinuità. Bisogno di uscire fuori "in un tempo in cui stiamo rinchiusi, asserragliati nelle nostre paure", per poter vivere "la dimensione della speranza e dell'apertura". Abbiamo bisogno di uomini giovani e coraggiosi. Bisogno di uomini non più "soli al comando". Il tempo che viviamo ha bisogno di collegialità. Bisogno di appartenenza. Senza tutori. Liberi. E perché poi, può essere motivo di discussione e di riflessione, non pensare a larghe intese, prendendo il meglio dai partiti e dalla società civile?.

Alla prossima

Il "gabbiano"

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