Il Golpe dei “Magnifici Sei”

Il documento politico comparso sul sito paternopolionline in data 8 maggio a firma PDL paternese, si deve intendere come una presa di distanza dal precedente documento politico a firma dell'ex coordinatore di Forza Italia, Antonio Morsa. Infatti, il documento sancisce che il comunicato di Antonio Morsa, era stato reso pubblico a titolo esclusivamente personale ed era assolutamente non in linea con il progetto politico di questa nuova destra paternese, trasformista e spregiudicata. Anzi, il messaggio contenuto nel documento, neanche tanto criptato, ordina ad Antonio Morsa di astenersi in futuro dal rilasciare dichiarazioni senza il consenso del nuovo direttorio composto da tre rappresentanti del partito di Fini e da tre rappresentanti del partito di Berlusconi. Di fatto, Antonio Morsa è stato epurato e commissariato, tra l'altro da chi solo in secondo tempo e per proprie convenienze si è avvicinato al progetto Berlusconiano. Il Partito Democratico, quale primo partito di Paternopoli, prende atto che il PDL locale ha un nuovo gruppo dirigente e che per Antonio Morsa è stato scelto il ruolo di semplice portatore d'acqua. In particolare, Forza Italia è ormai rappresentata dall'ing. Felice Pescatore, già delegato provinciale del partito, e dal ragioniere Barbieri Federico, vera mente politica del PDL paternese.

Il rag. Federico Barbieri è persona che capisce di politica: già militante del Partito Comunista, già coordinatore dei Socialisti di Bettino Craxi, già candidato alle elezioni provinciali per il Patto Segni, si è poi fatto apprezzare soprattutto per il ruolo di assessore all'urbanistica nel sindacato del dott. Alfonso De Rienzo, che per la verità tanti vivi ricordi ha lasciato nei cittadini paternesi. Oggi, Barbieri, è chiaramente l'ispiratore di questa nuova destra ed è il vero leader locale del partito di Berlusconi. Peccato per i moderati del PDL, perché oggi Barbieri si è fatto portatore della logica politica della contrapposizione a fronte della linea politica del detronizzato segretario Antonio Morsa che invece era improntata alla logica della civiltà del dialogo. Un vero e proprio "golpe" di stampo sudamericano. Tanto è e ne prendiamo atto. Infatti, il documento politico dell'otto maggio sancisce anche la volontà del PDL paternese di lavorare per costruire una lista di destra alle prossime amministrative, rifuggendo dal progetto di una lista civica tanto cara all'ex segretario Antonio Morsa, che era disponibile a sacrificare finanche gli interessi di parte sull'altare del bene comune dei paternesi. Inoltre, il documento dei "Magnifici sei" (da oggi li chiameremo così) minaccia chiaramente di cacciare dal partito chi non si adeguerà a questa loro politica velleitaria e di chiusura. Noi democratici paternesi, invece, pratichiamo la logica della tolleranza e della democrazia ed il nostro linguaggio non è mai così categorico. Infatti, noi lavoriamo ad una  grande aggregazione democratica e plurale dove ognuno potrà avere il proprio spazio e la propria visibilità. Il futuro Sindaco di Paternopoli non sarà più scelto dai vecchi potentati politici, quali per esempio l'on. De Mita o dai nuovi potentati, tra i quali potrebbe essere il Senatore Viespoli, ma saranno gli stessi cittadini a scegliersi il candidato Sindaco con il metodo delle primarie. Qualche mese prima della presentazione delle liste elettorali raccoglieremo le possibili candidature tra donne e uomini, forti, liberi e coraggiosi, che vogliono bene a Paternopoli e che vogliono servire i paternesi con umiltà, competenza e dedizione. Insieme a loro sottoscriveremo un programma amministrativo, poi ognuno presenterà un numero definito di firme a sostegno della propria candidatura. In una domenica, da decidere insieme, allestiremo a Paternopoli un seggio elettorale dove per tutta la giornata i cittadini paternesi potranno esprimere il loro voto scegliendo il candidato sindaco della lista da noi sostenuta. Tutti gli altri candidati faranno parte automaticamente della squadra di governo del Sindaco. Affronteremo con questo sistema democratico tutti coloro che sono ancorati a vecchi metodi e a vecchie logiche e sconfiggeremo, siamo sicuri, questa nuova destra che avanza fatta di intolleranza, chiusura ed arroganza. D'altronde, la destra a Paternopoli l'abbiamo già battuta un mese fa, nonostante avesse vinto in Italia e soprattutto in Campania dove ha ottenuto un netto 51%. Ricordiamo agli amici del PDL paternese che mentre Paternopoli è risultato in percentuale essere il venticinquesimo comune irpino dove il Partito Democratico ha preso più consensi, è risultato, allo stesso tempo, essere il settantunesimo comune per il PDL di Berlusconi. Segno questo incontrovertibile che i "magnifici sei" non hanno ricevuto le simpatie dei paternesi che loro tanto declamano, ma anzi hanno ottenuto rispetto al piano regionale e provinciale un mediocre risultato. A questo punto non ci rimane che esclamare: Allerta paternesi, la Destra non passerà ed il saluto romano, tanto in auge tra i "Magnifici sei" non sarà mai imposto a Paternopoli.

Data: 9/5/2008

 

Antonio Petruzzo, PD Paternopoli Andrea Forgione, Delegato regionale PD

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