Abbiamo letto con stupore questa mattina (27 giugno per chi scrive), sui quotidiani nazionali, la sintesi dell'intervento tenuto dall'On. Ciriaco De Mita nella Sala Convegni del Centro di Roma, davanti a un centinaio di dirigenti regionali e provinciali di DS e Margherita che erano stati convocati dal Comitato "14 ottobre" nella prospettiva di pervenire alla costituzione dei Comitati Provinciali per il PD entro il termine già stabilito del 30 giugno. Il Presidente De Mita nel suo intervento ha dichiarato testualmente: "I meccanismi del Partito Democratico sono oligarchici, io mi apparto, mi fermo qui, non salirò a bordo di questo partito all'americana". Il cronista racconta che al termine dell'intervento, la platea, composta da un centinaio di persone, assenti i leader Rutelli e Fassino perché già andati via, si è raggelata e l'applauso si è smorzato sul nascere.
Questa intervento di De Mita, che rappresenta una novità nello scenario politico nazionale, non può non aprire, qui in Irpinia, una profonda discussione sulle ragioni che lo hanno spinto ad appartarsi. Dopo più di quarant'anni, il centrosinistra irpino non avrà più un Leader di rilievo nazionale. La decisione era nell'aria. Troppo titubante, troppo attendista e calcolata è stata fin qui la posizione della Margherita provinciale. Un atteggiamento politico che non poteva certo scaldare i cuori di chi si voleva avvicinare al partito "nuovo" e di chi sperava di non imbattersi contro una sommatoria di vecchie oligarchie politiche. La Margherita provinciale, chiusa in se stessa, appena qualche mese fa, aveva teorizzato un processo costituente del PD tutto interno ai partiti mentre per la società civile avrebbero attivato solo delle "forme di ascolto". Come per dire che, se proprio volevano partecipare alla fase costituente, potevamo accomodarci fuori, a fare anticamera. Eppure noi l'avevamo detto fin dall'inizio, che il PD sarebbe stato un vero partito democratico e che sarà il popolo delle primarie a decidere la nuova classe dirigente con il metodo ormai stabilito di "una testa un voto". Tutte le posizioni quindi andranno ridefinite e saranno messe in discussione. Nessuno potrà vantare rendite di posizione, neanche l'On. Ciriaco De Mita. Se il Presidente ha deciso di fermarsi, noi non possiamo che prenderne atto e rispettare questa sua scelta. La discesa in campo di Walter Veltroni, le novità del PD, possono essere foriere di un rinnovamento anche della classe dirigente. Il Presidente De Mita nella consapevolezza di un necessario rinnovamento, coglie questa condizione politica, e da grande statista, qual è, decide di ritagliare per se solo il ruolo di padre nobile. Ci pregiamo di rappresentare i nostri saluti ad un grande irpino. Un uomo di stato. Un uomo politico dotato di grande cultura ed intelligenza che oggi lascia la mischia dell'arena politica. A lui vanno i nostri più sentiti ringranziamenti per quanto ha fatto e potrà continuare a fare per l'Irpinia e per l'Italia. Si apre ora la corsa alla ricerca di una nuova classe dirigente dove la cosiddetta società civile troverà spazio e condizione per esprimersi. Il 14 ottobre, la nostra Associazione presenterà una lista che si chiamerà Liberalirpinia. Il nostro impegno, come promesso, continua e confluirà nel partito dei riformisti. Abbiamo preso contatti con lo staff di Walter Veltroni, al quale abbiamo chiesto di capeggiare la nostra lista, se saranno possibili gli apparentamenti. I restanti candidati che affiancheranno Walter Veltroni saranno scelti fra gli iscritti dalla nostra associazione e saranno uomini e donne provenienti dal mondo del lavoro e delle professioni, dal mondo della cultura e dello sport. La nostra Associazioni si dichiara fin da ora pronta e disponibile ad assumere tutte le responsabilità necessarie affinché tutto proceda in Irpinia come previsto dal Comitato nazionale dei 45. Resta chiaro che nella logica del processo inclusivo, la nostra Associazione rimane aperta alle contaminazioni e al confronto con tutto l'associazionismo irpino interessato alla costituzione del PD ai quali garantiamo rappresentanza e rappresentatività. La stessa rappresentatività offriamo a Sindaci, Amministratori locali, soggetti politici o rappresentanti di categoria che non si sentono rappresentati dai partiti tradizionali ma che comunque credono in questo progetto riformista e democratico.
Data: 27/06/2007
Presidente APD IRPINIA Prof. Ing. Antonio Petruzzo
VicePresidente: Andrea Forgione
Segretario: Arch. Alevidio Zoena