Il PD è vicino a chi non ha voce

Continua a Paternopoli a tenere banco la vicenda capitata qualche giorno fa al sig. Alberto Gentile. Alberto, sposato con Antonietta Colantuono e padre di tre figli, rispettivamente di sette, quattro e due anni, si è visto assegnare le chiavi di un alloggio popolare di appena quarantasette metri quadrati, costituito da una cucina, un bagno ed una camera da letto, ovviamente da dividere in cinque persone. Alberto è un lavoratore precario ma con tanta voglia di lavorare e ogni volta che gli capita un lavoro accetta di buon grado perché a casa ha una famiglia da tirare avanti. La famiglia di Alberto attualmente vive in una casa di cinquanta metri quadrati per la quale paga un fitto che non può permettersi. Da qui la richiesta fatta al Comune di Paternopoli per ottenere l'alloggio popolare. Nella prima graduatoria stilata dall'IACP di Avellino, il signor Gentile occupava l'ottavo posto, poi, dopo i ricorsi regolarmente presentati dagli aventi diritto è slittato al diciassettesimo posto della graduatoria definitiva. Il signor Gentile non si è preoccupato più di tanto perché comunque sarebbe rientrato tra gli assegnatari, che dovevano essere per l'appunto venti, e perché l'art.12 della legge regionale 18 del 1997 (nuova disciplina per l'assegnazione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) stabilisce che la scelta dell'alloggio viene effettuata dall'assegnatario secondo il numero dei componenti il nucleo familiare dei concorrenti utilmente collocati in graduatoria e non secondo l'ordine di graduatoria e che in caso di parità del numero dei componenti il nucleo familiare, prevale chi ha il reddito più basso dichiarato all'atto della domanda di partecipazione al bando. Alberto, quindi, era convinto che il ventitre maggio, giorno dell'assegnazione degli alloggi, avrebbe ricevuto dal Sindaco di Paternopoli un alloggio adeguato alle esigenze del suo nucleo familiare che gli avrebbe permesso di vivere in una condizione più dignitosa. Una speranza invece che è andata delusa quando si è visto assegnare l'alloggio più piccolo di quelli realizzati in contrada Serra. Alberto Gentile, dopo aver subito questa palese ingiustizia, ha lanciato un appello alla stampa a tiratura provinciale, ma, a tutt'oggi si è fatto sentire solo il Presidente dell'IACP geom. Giovanni Romano, non per risolvere il problema ma, per far sapere che l'Ente da lui presieduto ha il compito di stilare solo le graduatorie e non di decidere sulle assegnazioni degli alloggi che spettano invece all'amministrazione comunale di Paternopoli. Adesso, quindi, la palla passa al Sindaco di Paternopoli, Duilio Raffaele Barbieri, che dovrà porre rimedio a questa palese ingiustizia. Il signor Alberto Gentile si è anche rivolto al locale Circolo del Partito Democratico nelle persone del delegato regionale del PD Andrea Forgione e dell'ing. Antonio Petruzzo per ottenere solidarietà ed appoggio nella sua richiesta di giustizia. Forgione e Petruzzo, su invito del signor Gentile, si sono recati in contrada Serra per visionare l'alloggio popolare che gli è stato assegnato ed hanno potuto constatare che effettivamente non è possibile, neanche con letti a castello, far entrare cinque letti in una camera da letto di appena tredici metri quadrati. I due esponenti del PD di Paternopoli hanno espresso la loro solidarietà alla famiglia Gentile ed hanno preso impegno di seguire la vicenda fino ad una sua positiva soluzione. Invitano, pertanto, il Sindaco, Duilio Raffaele Barbieri, a porre rimedio nel più breve tempo possibile a questa incresciosa vicenda che potrebbe avere anche conseguenze legali. Il Sindaco dovrebbe riconoscere al più presto il diritto reclamato dalla famiglia Gentile e dare una risposta concreta con l'assegnazione di un nuovo alloggio più grande ed adatto alle esigenze del nucleo familiare del signor Gentile, oppure dovrebbe procedere a ristrutturare e assegnare alla famiglia Gentile l'alloggio popolare di proprietà dell'IACP ubicato in via Fiorentino Troisi, nei pressi della stazione dei Carabinieri di Paternopoli, che da più di cinque anni risulta sfitto. La soluzione al problema abitativo della famiglia Gentile non può essere rimandata oltremodo né intendiamo assistere al gioco dello scarica barile tra l'Amministrazione comunale di Paternopoli e l'Ente IACP di Avellino. Ci attendiamo un'assunzione di responsabilità da parte del Sindaco di Paternopoli e del Presidente dell'Ente IACP di Avellino perché, siamo sicuri, ci sono tutte le condizioni per risolvere il problema abitativo di questa bella e numerosa famiglia, restituendo altresì alla nostra comunità un clima sereno e disteso che ultimamente si sta incrinando anche per questa vicenda dell'assegnazione degli alloggi popolari.

Data: 26/5/2008

 

Andrea Forgione, Delegato regionale PD Antonio Petruzzo, PD Paternopoli

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