Abbiamo appreso dagli organi di stampa la volontà del gruppo di Futuro e Libertà di rompere la Grande Alleanza e conseguentemente di lavorare ad un progetto autonomo. Ne prendiamo atto e auguriamo agli amici finiani i migliori successi politici anche se le dichiarazioni rese alla stampa poco si conciliano con il loro concreto operare sul territorio. Infatti, ci chiediamo, come si spiegano i continui incontri che FLI tiene con il coordinatore dell’UDC locale, dott. Giuseppe Tecce mentre sulla stampa si parla di un progetto autonomo? Ed ancora, come si spiegano le dichiarazioni pubbliche rese da un dirigente locale di FLI che, a destra e manca, fa capire di essere disposto ad allearsi con il gruppo civico del dott. Felice De Rienzo? Insomma, FLI, pur essendo una piccola formazione politica non ancora passata al vaglio degli elettori, racchiude in se già tre linee politiche diverse ed antagoniste. D’altronde è proprio questo atteggiamento ondivago e trasformistico, che FLI sta attuando, ad aver spezzato il legame di solidarietà politica nato con l’atto costitutivo di Grande Alleanza. Una sorta di confusione politica che se si perpetuasse ancora metterebbe FLI fuori gioco. In fin dei conti il PD ha soltanto ufficializzato il proprio candidato sindaco, come era negli accordi sottoscritti ad ottobre, nella persona dell’avv. Antonio Rauzzino.
Candidato che non intendiamo imporre agli alleati, bensì sottoporlo alle primarie di coalizione per scegliere la leadership della lista. Dunque il PD non ha cambiato idea ed è rimasto leale al progetto di Grande Alleanza. Piuttosto è FLI che, avendo il candidato sindaco debole, si affanna per accasarsi con il miglior offerente, disonorando gli impegni presi. Questo gioco però non gli varrà a nulla. La debolezza intrinseca di FLI non potrà essere colmata con il gioco delle tre carte, ne’ attraverso questo gioco FLI può pensare di giocare una partita dignitosa. Al massimo FLI, stante queste condizioni di debolezza oggettiva, potrà candidare solo l’amico Salvatore Cogliano in qualche lista, naturalmente in posizione subordinata, con il rischio che non venga neanche eletto.
Noi invece avevamo proposto una alleanza paritetica fra partiti politici, senza veti o pregiudiziali, aperta a tutti e con le primarie per la scelta del candidato sindaco. Il problema vero è che in paese tutti temono la capacità del PD di convincere i cittadini a partecipare alle primarie e quindi sia FLI che il PDL hanno temuto di soccombere al PD nel gioco democratico. Anche l’UDC ha lo stesso timore tanto è che ha posto una pregiudiziale, sull’ingresso nell’alleanza, nei confronti del PD per non misurarsi con esso alle primarie. Dunque la domanda che bisogna porsi è perché tutti hanno paura di questo strumento democratico? A nostro avviso, la paura delle primarie nasce dalla consapevolezza di essere impreparati al confronto democratico in quanto non abituati a far partecipare i cittadini alla vita politica. Meglio per loro chiudersi dentro quattro mura, accordarsi secondo gli interessi di parte e praticare, quella che a Paternopoli le persone anziane chiamano “la politica della secchia”, ovvero: noi ti appoggiamo se in cambio ci dai qualcosa.
Peccato, perché questa vecchia politica, in un contesto di vacche magre, non porterà alcun beneficio a chi la pratica ma, anzi, finirà per favorire solo gli speculatori e gli avventurieri politici che credono di poter tirare “succo da una pietra”. Noi, veri democratici, non cederemo mai alla vecchia politica e rilanciamo il nostro progetto: grande alleanza con chi ci sta, primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco e pari dignità e rappresentanza per chi sottoscrive l’accordo ed il programma elettorale. Con questa linea politica possiamo non solo vincere le elezioni ma finalmente chiudere la parentesi del civismo regressivo che tanti danni ha arrecato a Paternopoli. Noi siamo aperti e generosi, chi come noi avverte la responsabilità del momento si comporti con coraggio e non pensi solo al proprio tornaconto particolare.
11/12/2010
Andrea Forgione, coordinamento circolo PD