IL PDL Irpino che vorrei

Le scorse elezioni politiche hanno segnato una svolta nella nostra provincia: per la prima volta il centrodestra, se pur con dei compromessi, è alla guida di palazzo Caracciolo. Il presidente Sibilia è sicuramente uno dei massimi esponenti del PDL Irpino e la sua azione politica è da sempre contraddistinta da una forte attenzione per i problemi concreti e la ricerca di soluzioni attuabili più che affermazioni retoriche senza seguito.

Eppure il mio partito, il PDL Irpino, stenta ad essere quella forza democratica e di trascinamento che è, invece, in molte parti d'Italia. Da ex dirigente di Forza Italia, a livello locale e provinciale, mi sarei aspettato un confronto vero all'interno del nuovo partito unico.

Un confronto basato su progetti, idee e reale interesse per il nostro territorio.

Invece, e lo dico con la delusione di chi ammette una sconfitta, ancora oggi si assiste ad incontri tra ex di qualcosa, volti solo a salvaguardare le proprie posizioni di nicchia, senza guardare più in la, senza avere il coraggio di rimettersi in gioco e dare vita ad un processo di rinnovamento chiesto sempre più a gran voce da i cittadini.

Non un incontro, non un dibattito, non un accenno al risultato elettorale ed al suo significato è stato fatto all'interno del Coordinamento Provinciale, che, praticamente, non esiste se non nella persona del Coordinatore e del ViceCoordinatore. Non parliamo poi dei Coordinamenti locali che ormai hanno chiuso i battenti, se non per alcune iniziative estemporanee, in attesa che venga calata dall'alto la scelta del Coordinatore e si faccia contento "l'uomo" o "l'amico" di turno.

Non è di sicuro questa l'idea di partito che il presidente Berlusconi , l'on. Fini e tutti gli alti esponenti del nostro partito avevano in mente quando hanno dato vita al PDL.

Qui non si tratta di tutelare i pochi, si tratta di tutelare l'Irpinia, di rilanciarne l'economia, l'occupazione e, unitamente, ricreare un tessuto sociale ormai lacerato, supportando con un parito radicato l'azione di governo del presidente Sibilia.

La base del PDL chiede a gran voce di essere coinvolta nel proprio partito e di non essere considerata solo quando c'è da portare acqua al proprio mulino o da riempire le sale in presenza del big di turno. Ben vengano le associazioni come Merito e Libertà o la neonata Progetto Sud - Europa purchè siano da stimolo alla discussione politica, vero e proprio succo della democrazia.

Vogliamo un partito vero, che si confronti sui temi importanti per l'Irpinia e sui grandi temi nazionali ed internazionali, un partito che sappia creare una classe dirigente in cui i cittadini possano riconoscersi ed avere fiducia. Un partito con la "P" maiuscola e non un piccolo centro di spartizione delle poltrone: di questo, francamente, nessuno ne sente il bisogno.

 

 

Ing. Felice Pescatore

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