In data 4 maggio 2008 si è riunito il Comitato di Coordinamento del costruendo Partito Popolo della Libertà.
Il Coordinamento Paternese di Forza Italia ha individuato in Felice Pescatore, Salvatore Lambiasi e Federico Barbieri i propri rappresentanti.
La Sezione di Alleanza Nazionale "G. Tatarella" ha nominato Pasquale Lapio, Salvatore Cogliano e Daniele Modestino.
L'incontro si è aperto con l'analisi del voto espresso il 13 e 14 aprile 2008.
La riflessione ha tenuto conto dei risultati conseguiti, dalle due forze politiche nella tornata del 9 aprile 2006.
Un voto all'epoca, di fatto spontaneo e senza alcuna rappresentazione sul territorio..
A.N. e F.I. ottennero al Senato rispettivamente 97 e 208 (in tutto 315); alla Camera 113 e 253 (in totale 366).
Si rese necessario e politicamente opportuno strutturare tale risultato, procedendo nel luglio 2006 alla inaugurazione del Coordinamento di F.I. e nel settembre 2006 alla creazione della Sezione A.N.
Lo spirito che ha animato le due forze è stato il radicamento sul territorio attraverso l'analisi, la conoscenza, il confronto.
Il risultato è stata l'adesione di giovani, disoccupati, pensionati uniti dalla richiesta esplicita di POLITICA, di discussione, di soluzioni.
Questo connubio, quasi naturale, numericamente ha conseguito il 13 e 14 aprile 435 voti al Senato, 507 voti alla Camera. Vale a dire 122 voti in più al Senato, 141 voti in più alla Camera.
Senza alcun sbandieramento, va considerato quanto ottenuto dalle forze componenti il PD, che nella tornata del 2006 conseguirono 633 voti al Senato e 666 voti alla Camera. Il voto ultimo scorso ha sancito 548 alla Camera e 483 al Senato.
Questi risultati in un piccolo centro, assuefatto alla sudditanza sinistrosa, danno il polso di una insofferenza del cittadino nei confronti di chi ha gestito e scandito, a proprio tornaconto le problematiche collettive.
Affossando cultura, iniziative, istanze.
Con il 13 e 14 aprile è stato raggiunto un punto di non ritorno: la decimazione delle forze incluse in Sinistra Arcobaleno, la erosione di voti alle forze cosiddette di sinistra, l'approvazione partecipata del progetto Popolo della Libertà.
Il successo conseguito dal P.d.L. premia un impegno degli uomini e donne che per mesi hanno messo in gioco la propria intelligenza, le proprie capacità, la propria progettualità.
Il rapporto cittadino-politico è stato irreversibilmente invertito: la politica davvero al servizio del cittadino, il cittadino non più equivalente ad un voto.
L'adesione al progetto P.d.L. sottolinea la opportunità di far crescere le nuove generazioni al fine di proporle quali amministratori della collettività paternese, rispettando i tempi naturali di crescita delle nuove forze e la conclusione del mandato elettorale in atto.
La posizione del P.d.L. assume oggi una forza aggiunta: è l'unica forza politica che non nasconde interessi ma si pone come obiettivo la tutela di interessi collettivi, in maniera trasparente e democratica.
Per tali asseverazioni, la posizione politica del Popolo della Libertà di Paternopoli è ufficializzata esclusivamente mediante comunicati del Comitato di Coordinamento P.d.L..
Ogni altra esternazione ha carattere meramente personalistico.
L'obiettivo è di far crescere e radicare, anche a Paternopoli, un progetto forte e concreto di "centrodestra", che si concretizzi nelle istituzioni locali con la presenza di uomini ed idee che facciano riferimento al sistema valoriale dei moderati ed alternativo alle sinistre.
Non si prescinde, pertanto dal credo e dall'appartenenza politica, elementi fondanti di un gruppo, una squadra, un partito.
Chiunque si proponga o proponga idee in antitesi al progetto politico Popolo della Libertà, si pone in contraddizione estromettendosi dal progetto stesso.
La polemica di questi giorni ha mostrato, ancora una volta la patologia latente: infantilismo politico.
Gli avventizi intendono avvelenare ogni pozza d'acqua e gli sprovveduti di rimando gridano "al lupo" avvertendo un rumore di fronde.
Le elezioni politiche ultime scorse hanno visto la vittoria del P.d.L.; il governo incaricato è guidato da Silvio Berlusconi.
Il Partito Democratico è relegato all'opposizione; i rappresentanti locali di tale raggruppamento si preoccupino di porsi come soggetto politico evitando lo sterile tentativo di minare la compattezza del P.d.L..
La politica, anche in ambito locale è frutto di confronto democratico di idee e libero dibattito.
Essa è necessariamente fondata su valori, programmi e soprattutto regole condivise.
Il Popolo della Libertà