Il Processo Stalinista

Comunicato stampa della componente "Sinistra e Mezzogiorno" dei Democratici di Sinistra sezione N. Iotti Paternopoli

 

Siamo venuti a conoscenza che nei prossimi mesi ,nei confronti del sottoscritto, sarà messo in piedi un processo politico nella commissione di garanzia provinciale.

Prima di passare al "caso Forgione", forse, il gruppo dirigente della Federazione Provinciale deve risolvere la "questione Chiaradonna" (il riferimento è alla compagna di Montella che non vuole ubbidire), poi si tenterà di epurare anche il compagno Forgione accusato di lesa maestà e di non praticare il culto della personalità.

Prima si attende il risultato delle amministrative. Ebbene ve lo do io il rendiconto: lista Ds 400 voti (ed io sono un ottimista) lista Bilancia 1200 voti con un rapporto matematico di uno a tre.

A Paternopoli si dice: "neanche rama vecchia pè la nova": Sperare in un risultato diverso è una follia.

La lista dei DS è stata messa in piedi all'ultimo momento, molti dei suoi componenti sono imparentati e perciò hanno lo stesso bacino di utenza, nessuna candidata di sesso femminile, nessuno straccio di programma elettorale, assenza completa di un progetto politico percorribile.

Una deblache completa voluta solo per assecondare i desideri del gran Maestro del novello essoterismo politico. Gli "scugnizzi" dambrosiani sono stati mandati allo sbando, per usare una metafora significativa, in una missione suicida nell'inverno russo.

A nulla serve paragonare la scelta fatta oggi con quella fatta nel 1985.

Anche allora si fece una lista di partito (prese 125 voti) ma eravamo in piena ricostruzione post sismica e come poi ha dimostrato la giustizia eravamo di fronte a reali tentativi di infiltrazioni camorristiche.

La lista del 1985 era una forte denuncia politica e nel contempo un grido di libertà e di necessaria legalità. Quella di oggi è un gioco d'illusionista venuto male. E poi chi dovrebbe essere il paladino senza macchia e senza peccato si è ben nutrito alla mensa dei numerosi Masaniello che la storia di Paternopoli ha registrato.

Se dal particolare si possono trarre indicazione per il quadro generale Paternopoli ci restituisce un gruppo dirigente provinciale allo sbando, arroccato nella difesa di una piccola nicchia di potere, intento solo ad una stucchevole lotta di posizione contro la Margherita, e che comanda solo in virtù di una alleanza spuria con i fassiniani di Alberta De Simone.

Quest'ultima poi invece di affrontare LE PROPRIE CONTRADDIZIONI POLITICHE ED I SERI PROBLEMI CHE ATTANAGLIANO l'Ente Provincia, si nasconde dietro un vittimismo che tradisce, a nostro avviso, una regressione a forme di infantilismo politico.

Da Paternopoli rivolgiamo un appello a tutti i compagni Bassoliniani della provincia: non fatevi illusioni, i dambrosiani non mollano, la battaglia per la liberazione del partito sarà lunga e dura e noi dobbiamo avere il coraggio, come d'altra parte fanno gli avversari, di essere risoluti ed a volte cinici. Noi siamo uomini liberi, siamo entrati nei DS da uomini liberi e tali intendiamo conservarci.

Il congresso è vicino, avanti senza paura, l'anomalia irpina ha i giorni contati.

 

Per i Bassoliniani, il portavoce Andrea Forgione

Free Joomla templates by Ltheme