IL TRACOLLO
3a riflessione di un giovane paternese amareggiato:
"IL DISSESTO" - 1256 volte grazie
Della nave colante a picco sei il mozzo
che, da tanta insania pervaso,
voleva intontirci con la luna nel pozzo,
invece sei solo colui che di pandora apre il vaso.
Quand'io ascoltavo con aria sbigotta
le parole di chi, nella feroce lotta
cercava consensi per ottener la poltrona,
data la lunghezza della listona; pensava:
stucchevoli discorsi? Retorica forse? Macchè
il popolo li ha scelti e pure incoraggiati
adducendo ai lor buoni propositi, talchè,
io m'era quasi pentito di non averli appoggiati.
Stando agl'orpelli delle loro sviolinate
pur anco il mistero del Cristo incarnato
c'avrebbero svelato,
avevan quasi garantito di crear il moto perpetuo
per uscir da questo regno tetro.
Ma, ahimè, le maniche di chi si sarebbe prodigato
si son già ricomposte,
le "illuminanti idee" nel cassetto riposte
e il nostro animo da codesti oltraggiato.
Il sipario sul secondo mandato
misero, è così calato,
chissà forse un giorno "sindaco amato"
riuscirai a resister almeno un lustro
o forse ti sei così tanto abituato
a cader, che c'hai provato gusto.
Invero di tanto acclarato potere
questo oggi ti resta,
infilarti la fascia mesta
e presiedere al religioso rito;
o potresti farne sfoggio a carnevale,
ambito che più ti si addice,
magari, avvinto teco il boccale,
ubriaco, ti parrà tutto un sogno felice.