Il Voto di Paternopoli visto dal PD

Dopo il risultato di lunedì 14 aprile non si può far finta di nulla. Veltroni è stato sconfitto e Berlusconi ha vinto nettamente le elezioni sia alla Camera dei Deputati che al Senato della Repubblica. Non ci eravamo illusi di poter vincere sul piano nazionale ma sinceramente non pensavamo a un risultato così netto ed inequivocabile. Questo risultato elettorale tuttavia semplifica notevolmente il quadro politico italiano e permette, senza alibi di sorta, a Silvio Berlusconi di governare stabilmente il Paese ed attuare il programma che ha presentato agli italiani. A Paternopoli però le cose sono andate diversamente. Il PD contrariamente a quanto pensato diventa il primo partito con 548 voti pari al 37,4%, mentre Veltroni, Leader della coalizione di centrosinistra (PD + IDV), riesce addirittura a catturare 610 voti, portandosi al 41,6% dei consensi e sfondando così il fatidico muro del quaranta percento. Questo risultato è ancora più stupefacente se si pensa che nel nostro Collegio, al Senato della Repubblica, era candidato l'on. Ciriaco De Mita e alla Camera dei Deputati era candidato il nipote Giuseppe De Mita, entrambi nelle liste dell' UDC. Infatti, dopo la rottura dei De Mita con il Partito Democratico, a Paternopoli, come in provincia di Avellino, si era assistito ad una vera e propria diaspora dal Partito Democratico. A Paternopoli, in particolare, questa fuga dal PD si è tradotta in sostegno politico alle "candidature De Mita" ed in supporto attivo, appunto, per il Partito di Casini da parte del Sindaco di Paternopoli, Duilio Raffaele Barbieri, del neo assessore, nonché Capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale, geom. Luigi Barbieri, dell'Assessora dott.ssa Gilda Storti e del Consigliere comunale, Attilio Storti. Inoltre, nel nostro Comune, il Partito di Casini è stato sostenuto attivamente dall'ex Segretaria del Circolo della Margherita, Licia Morsa, dall'ex Presidente del Circolo della Margherita, arch. Mario Sandoli, dall'ex Consigliere comunale, dott. Giuseppe Tecce e dall'ex Assessore Antonio Modano e tanti altri che qui non citiamo solo perché non hanno ricoperto o non ricoprono cariche politiche o elettive. Ed è ulteriormente stupefacente che tutto questo impegno per il Partito di Casini, a Paternopoli, si sia tradotto in soli 209 voti al Senato, dove il candidato capolista era per l'appunto l'on. Ciriaco De Mita e 215 voti alla Camera dei Deputati, dove nella lista compariva il nome di Giuseppe De Mita. I cittadini di Paternopoli con il voto di Domenica 13 e Lunedì 14 aprile hanno voluto innanzitutto premiare la coerenza di un progetto politico, quale è quello del Partito Democratico, e poi hanno deciso tuttavia di non sprecare un voto per candidature che non avevano alcuna possibilità di successo, come avevamo spiegato in dettaglio, noi democratici, durante la campagna elettorale di Paternopoli. Il PDL di Berlusconi, a Paternopoli, non riesce a superare la soglia del 35% e allo stesso tempo non riesce a catturare il consenso giovanile (alla Camera ottiene il 34,9% contro il 33,5% del Senato). La Sinistra Arcobaleno è la vera sconfitta anche a Paternopoli. Basti pensare che nel 2006 disponeva di ben 210 voti pari al 13,2% tra Rifondazione Comunista, Verdi e Comunisti Italiani mentre oggi si deve accontentare di un modesto 4,7% pari a 69 voti. Ci dispiace ma questo è il risultato anche di una cattiva gestione locale della Sinistra Arcobaleno che è apparsa, fin da primo momento, disunita e priva di iniziative. Quali conclusioni possiamo trarre sul piano locale da queste elezioni politiche? Ebbene, un piccolo terremoto politico che può avere conseguenze sul piano amministrativo, c'è sicuramente stato. A cosa ci riferiamo? Indubbiamente al fatto che i cittadini hanno potuto constatare, forse anche con un po' di stupore, che l'Amministrazione comunale di Paternopoli che era espressione di una lista civica (La Bilancia), tanto civica e tanto unita sul piano politico non è più. Da una parte, il Sindaco di Paternopoli, Duilio Raffaele Barbieri, il neo assessore, nonché Capogruppo di maggioranza in Consiglio comunale, geom. Luigi Barbieri, l'Assessora dott.ssa Gilda Storti e il Consigliere comunale, Attilio Storti hanno preso parte attiva alla campagna elettorale dell'UDC e si sono prodigati con tutte le loro forze per ottenere il risultato raggiunto che oggettivamente è di modesta entità (l'UDC non riesce a superare la soglia del 16%). Dall'altra, il Vicesindaco Gianni Storti, l'assessora dott.ssa Annarita Colantuono, il Consigliere comunale, l'avv. Antonio Rauzzino, il Consigliere comunale, nonché delegato alla Comunità Montana, dott. Gianni Fiorentino che si sono impegnati in prima persona nella campagna elettorale del Partito Democratico ed hanno contribuito al successo tributato dai cittadini di Paternopoli al partito di Veltroni. Adesso chiunque "mastica" anche solo un po' di politica sa che sul piano locale si rende necessaria una verifica politica. Infatti, le domande che i cittadini di Paternopoli si pongono dopo il risultato di lunedì sono praticamente tre: 1) Può il Sindaco di Paternopoli, dopo questo risultato elettorale, permettersi di assegnare la delega a un Consigliere del suo partito dopo averla tolta ad un esponente del PD senza neanche informare i sostenitori e i grandi elettori della sua lista civica? 2) Può chi si è voluto fortemente misurare in questa campagna elettorale ed ha ottenuto poi un mediocre 16% dei consensi pretendere di avere la maggioranza politica nella Giunta comunale? 3) Può il Sindaco Duilio Raffaele Barbieri, espressione di un partito fortemente minoritario tra i paternesi, far finta che nulla sia cambiato e per questa via tentare di sottrarsi ad una necessaria e doverosa verifica politica? Nei prossimi giorni il Partito Democratico di Paternopoli riunirà simpatizzanti, elettori, dirigenti ed amministratori per valutare le iniziative politiche da intraprendere ed arrivare nel breve ad una piattaforma di confronto, che tenga conto anche dei risultati raggiunti e di quelli da portare a termine, da sottoporre al Sindaco di Paternopoli e all'amministrazione comunale.

Nel frattempo i democratici di Paternopoli ringraziano tutti i cittadini che con il loro consenso hanno permesso al PD di diventare il primo partito di Paternopoli.

Grazie Paternopoli, grazie paternesi.

Data: 16/4/2008

 

 

Antonio Petruzzo, PD Paternopoli

Andrea Forgione, Delegato regionale PD

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